Iniziativa unitaria delle Organizzazioni biellesi di Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Unione Popolare e Partito marxista-leninista italiano
A 15 anni dal rogo della Thyssen si muore ancora di lavoro e sfruttamento in Italia e nel biellese

Questo il titolo del volantino diffuso a decine di copie dalle Organizzazioni biellesi di Rifondazione Comunista e Potere al Popolo con Unione Popolare e Partito marxista-leninista italiano. Il 6 dicembre di 15 anni fa alla Thyssen Krupp di Torino morirono bruciati vivi sette operai mentre nel biellese la stessa terribile sorte toccò, il 9 gennaio 2001, a tre lavoratori della Pettinatura di Vigliano che morirono a causa di un’esplosione e altri sei riportarono gravi conseguenze permanenti.
Le Organizzazioni politiche della Sinistra biellese hanno pure contestato la famigerata alternanza scuola-lavoro, voluta dalla “Buona scuola” del governo Renzi, ricordando tre giovani le cui vite sono state cancellate per sempre, studenti costretti a lavorare gratis invece di ricevere formazione. I loro nomi sono Lorenzo Parelli di anni 18, colpito a morte da una putrella, Giuseppe Lenoci di anni 16, morto su un furgone mentre andava a riparare una caldaia, e Giuliano De Seta di anni 18, deceduto dopo essere stato colpito da una lastra di ferro.
Così nelle mattinate di martedì 6 e mercoledì 7 dicembre militanti e simpatizzanti della Sinistra alternativa hanno volantinato davanti alle scuole tecniche superiori biellesi scambiando interessanti discussioni con le studentesse e gli studenti. Nel pomeriggio di martedì 6 dicembre in via Italia, nei pressi del battistero, è stato allestito un presidio informativo sui temi della sicurezza nei luoghi di lavoro considerato che le condizioni di lavoro precario, lo sfruttamento intensivo, le scelte padronali di risparmio su prevenzione e sicurezza, carenza di controlli determinati da vergognosi allentamenti di norme e tagli al personale ispettivo, hanno determinato in Italia, dall’inizio del 2022, ben 1.350 omicidi sul lavoro di cui 50 nel solo Piemonte.
Anche durante il presidio di via Italia sono stati molteplici gli scambi costruttivi con la popolazione sempre più determinata a contestare le politiche economiche del governo neofascista Meloni; infatti in molti hanno evidenziato l’intenzione di partecipare alle prossime iniziative di sciopero di CGIL e UIL contro una legge di Bilancio iniqua che non tiene minimamente conto dei criteri di solidarietà e giustizia sociale, della qualità e stabilità del lavoro, della sicurezza nei luoghi di lavoro e su nuove politiche industriali ed energetiche capaci di prospettare un futuro per il Paese, sulla trasformazione digitale e la riconversione verde, su uno stato sociale più forte e qualificato.

 

Partito della Rifondazione Comunista - Federazione Biellese
Unione Popolare - Biella
Potere al Popolo - Biella/Valsesia
Partito marxista-leninista italiano - Organizzazione Biellese

14 dicembre 2022