Catania in piazza per l'anniversario della strage operaia alla Thyssen Krupp
Rilanciata la richiesta di introdurre il reato di omicidio e lesioni gravi sul lavoro. Presenza attiva del PMLI
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Nel pomeriggio del 6 dicembre si è svolto a Catania, in piazza Stesicoro, un partecipato e combattivo presidio in ricordo del 15° anniversario del crimine della Thyssen Krupp, quando sette operai persero orribilmente la vita per un incendio scoppiato nell’acciaieria di Torino e per far cessare l’ecatombe di morti e feriti in fabbrica e in ogni luogo di lavoro.
Le statistiche parlano chiaro: nel nostro Paese i soli infortuni sul luogo di lavoro o in itinere causano più di 1.400 morti l'anno, diciannovemila dal 2009. E ancora più elevata è la mortalità da malattie causate sul lavoro.
Nell'articolo de “Il Bolscevico” sulla strage di Torino veniva messo sotto accusa il capitalismo con la sua avidità di profitto le cui conseguenze furono pagate con la vita da quei 7 lavoratori: “Nell'acciaieria ThyssenKrupp lavoravano da 12 ore. Sette torce operaie. Torino in lutto. Sciopero generale. Lacrime di coccodrillo di Napolitano, dei governanti e dei padroni. Maledetto capitalismo”. Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Giuseppe De Masi, Rosario Rodino, Rocco Marzo, morirono o all'istante o nei giorni successivi tra atroci sofferenze, altri rimasero feriti. Un bilancio tremendo, devastante, inaccettabile che per le modalità dei fatti, per le terribili conseguenze sui lavoratori, per le eclatanti e colpevoli responsabilità aziendali è stato definito, giustamente, uno dei più gravi e pesanti incidenti sul lavoro del dopoguerra.
“Gli operai morti alla ThyssenKrupp - denunciava “Il Bolscevico” - sono in ultima analisi vittime del capitalismo maledetto che si nutre del sudore e del sangue dei lavoratori per il profitto e i privilegi di pochi, che vive e prospera sullo sfruttamento della forza-lavoro, sulla povertà della maggioranza e la ricchezza della minoranza, che si fonda sull'ingiustizia sociale. Andando al sodo e oltre gli infingimenti falso-moralistici, per i padroni gli operai sono nient'altro che 'merce' da comprare a buon mercato, usare fino allo sfinimento e poi buttare nella pattumiera. Se poi, questa 'merce' si 'guasta' in corso d'opera, la si sostituisce in un batter d'occhio pescando nella disoccupazione e nel precariato. Ciò è tanto più vero in questa congiuntura storica caratterizzata dalla globalizzazione imperialista e neoliberista, da una competizione economica portata agli estremi, da una non adeguata rappresentanza sindacale del proletariato, da una non sostanziale difesa dei suoi diritti. Con questa coscienza, la lotta per la sicurezza nei luoghi di lavoro, in ultima analisi si lega con la lotta contro il capitalismo e tutto ciò che rappresenta”.
Il presidio è stato indetto dalla Rete 6 dicembre Catania, da RC, Unione Popolare. Si sono uniti al presidio il sindacato USB, il PMLI, Organizzazione comunista Olga Benario OCOB, ANPI Catania, e altre realtà. Molti gli interventi di solidarietà alle famiglie delle vittime degli incidenti sul lavoro, si è chiesto alle istituzioni più controlli, più sicurezza, con meno ore di lavoro, più ispettori del lavoro, riconoscimento delle malattie dei lavori più a rischio e logoranti, leggi più severe con l'introduzione del reato di omicidio sul lavoro.
Il PMLI ha partecipato con spirito unitario, con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania. I compagni indossavano il corpetto e i manifesti contro il governo neofascista Meloni e “Il lavoro prima di tutto”, parole d'ordine condivise da molti manifestanti. Distribuiti i volantini con la posizione del PMLI contro il governo. Il compagno Sesto Schembri ha preso la parola a nome della Cellula ricordando la strage della Thyssen Krupp e denunciando il capitalismo assassino e maledetto fondato sul massimo profitto che sfrutta e opprime gli operai e i lavoratori, per la ricchezza di pochi a discapito della povertà della maggioranza del popolo.
14 dicembre 2022