Catania in piazza contro l'autonomia differenziata
Militante partecipazione del PMLI
“Ribelliamoci contro la secessione dei ricchi”
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Nel pomeriggio del 7 dicembre in Piazza Stesicoro a Catania si è svolto un presidio indetto dal Comitato per il ritiro di ogni autonomia differenziata, l'unità della Repubblica e l'uguaglianza dei diritti. Questa la sua posizione: “Il governo Meloni con l'azione del ministro leghista Calderoli e con la complicità dei governatori PD di Toscana e Emilia-Romagna stringe i tempi per imporre l'autonomia differenziata.
Che vuol dire autonomia differenziata? Significa dare potere assoluti e risorse ingenti alle regioni in materia che colpiscono l'unita nazionale: dalla scuola alla sanità, dall'ambiente al lavoro, dalle infrastrutture al rapporto con altri Stati. Le regioni più ricchi saranno sempre più ricche e le regioni più poveri sempre più povere. Se andasse in porto questo disegno, frutto di una pessima riforma della Costituzione, voluta dal centro-sinistra nel 2001 e avvallato dai governi che si sono succeduti e dal PD, avremmo 20 staterelli regionali in competizione, disposti a servire ogni progetto di speculazione e privatizzazione. Se nasci in una regione (come la Sicilia) impoverita per decenni da politiche predatorie, avrai: - meno asili nido (forse nemmeno uno) una scuola pubblica meno sicura e attrezzata, con programmi diversi e insegnanti meno pagati; - meno ospedali pubblici e strutture sanitarie e dovrai andare a curarti altrove in ospedali privati; - meno sicurezza sul lavoro con salari e contratti diversificati regione per regione; - un servizio di trasporti pubblici meno efficienti. Dal Sud parta una mobilitazione nazionale contro ogni ipotesi di autonomia differenziata, per ristabilire uguaglianza (mai esistita nel capitalismo, per non peggiorare diritti acquisiti) e dignità per tutte e tutti, qualsiasi sia il luogo di nascita”.
Un progetto che le regioni più ricche vogliono per staccarsi dal Meridione arretrato e “improduttivo”, su indicazione della Ue imperialista per diventare più ricche, per affrontare la competizione globale e che aumenterà ancor di più le disuguglianze sociali. Il PMLI da tempo lotta contro questo piano reazionario con la parola d'ordine "Per l'Italia unita, rossa e socialista".
Al presidio oltre ai promotori hanno partecipato con interventi unitari e interessanti Rifondazione Comunista, Associazione comunista Olga Benario, Sindacato di base USB, e tanti manifestanti. Presente l'Anpi e Simona Suriano di ManifestA.
Dopo il presidio si è svolto un breve corteo per raggiungere la Prefettura dove una delegazione è stata ricevuta dalla prefetto Nicolosi e le ha espresso la contrarietà al progetto di autonomia differenziata.
Il PMLI ha partecipato con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania con spirito militante e unitario. I compagni al megafono hanno spiegato la posizione del Partito, di opposizione a questo progetto fin dai suoi primi passi. I compagni portavano la gloriosa e rossa bandiera del PMLI e il manifesto "Uniamoci contro il governo neofascista Meloni per il socialismo e il potere politico del proletariato". Diffusi i volantini con la posizione del Partito contro il governo.
14 dicembre 2022