Consultazione popolare dei lavoratori ex GKN
Una valanga di Sì per la fabbrica pubblica e socialmente integrata
Allestiti quasi 200 seggi tra Firenze, Prato e Pistoia
Determinante l'apporto di centinaia di solidali e volontari
Nonostante la pioggia incessante di questi giorni, i lavoratori ex GKN, appoggiati da oltre 800 volontari e solidali, hanno ottenuto un'altra grande vittoria.
La sfida della consultazione popolare per la fabbrica pubblica e socialmente integrata lanciata dal Collettivo di fabbrica dall'1 al 10 dicembre in risposta agli attacchi e alle calunnie padronali, all'immobilismo del governo e delle amministrazioni locali, è stata coronata da un grande successo che va ben oltre le aspettative.
Una mobilitazione di massa organizzata dal basso in soli due giorni ha permesso l'allestimento di ben 189 seggi fissi e itineranti dislocati su tutto il territorio della Piana tra Firenze-Prato-Pistoia da un “esercito” di oltre 800 solidali e volontari. Oltre 16 mila e 500 lavoratori e lavoratrici, studenti, pensionati, disoccupati, casalinghe, hanno partecipato alla consultazione davanti ai cancelli di altre fabbriche in lotta contro i licenziamenti, presso le Case del Popolo, centri sociali e popolari, circoli Arci, nelle pubbliche assistenze, bar, SMS, URL, centri culturali e ricreativi, Polisportive, Librerie, piazze, mercati, Biblioteche, scuole, facoltà e poli universitari, fiere, sedi sindacali e presidi COBAS, USB, CUB e Si-Cobas, presso la saletta sindacale del Palazzo Regione Toscana e il Comune di Firenze.
“Con la testa pesante perché non solo non riceviamo lo stipendio, ma nemmeno i cedolini delle buste paga – si legge in un post pubblicato sulla pagine Facebook del Collettivo di fabbrica a commento dei primi risultati della consultazione - ce l'abbiamo fatta, abbiamo rotto l'assedio... grazie a una macchina organizzativa dal basso improvvisata in due giorni... Non ringraziamo qualcuno per non fare torto a nessuno, ma su www.insorgiamo.org trovate ancora tutto l'elenco dei seggi. Dove si vede chi è stato in campo e chi alla finestra”.
Perciò, si legge ancora nel post del Collettivo, chiediamo: “l'immediata convocazione del Comitato di Proposta e di Verifica. l'intervento pubblico subito. Abbiamo i progetti industriali e le idee. Tutti i soggetti pubblici preposti vengano a discuterli con serietà e professionalità. Noi pretendiamo che i soldi pubblici e la cassa integrazione intervengano per rimettere in moto lo stabilimento, non per logorarci nell'immobilismo. Messa a disposizione dello stabilimento e della struttura societaria a chi vuole investire. Siamo il nuovo, loro il vecchio. Rompiamo l'assedio e #insorgiamo”.
14 dicembre 2022