Catania in piazza in solidarietà alle lotte delle donne iraniane e curde
Il PMLI al fianco delle battaglie di massa per diritti, libertà, democrazia e indipendenza
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Il 20 dicembre si è svolto a Catania un partecipato corteo di solidarietà con le donne iraniane e curde in lotta per la loro liberazione e la loro emancipazione, in lotta contro i rispettivi governi reazionari, patriarcali e misogini come quello iraniano, e quello turco del fascista Erdogan che invade e non dà tregua al Kurdistan del Nord e dove le donne del Rojava sono in prima linea nella lotta in difesa del proprio territorio e per l'autodeterminazione del popolo curdo e per la loro emancipazione femminile.
Grande è stata la mobilitazione e la "solidarietà alle sorelle" iraniane e kurde e a tutti i popoli nella lotta contro “i regimi opprimenti e dispotici", come si leggeva nel volantino degli organizzatori. In prima fila le associazioni delle donne catanesi che hanno organizzato un corteo partecipato con alla testa gli striscioni "Donna vita libertà", "Jin-Jian Azadi” e “Erdogan assassino".
Il corteo dopo aver attraversato parte di via Etnea è arrivato sotto il palazzo della Prefettura dove si è svolta un'assemblea con tanti interventi di donne che hanno denunciato il governo iraniano per le leggi arcaiche antifemminili, con violenze e assassini e arresti, processi sommari e pene di morte, che colpiscono oltre alle donne anche uomini che sono solidali. Denunciati anche i crimini del governo turco contro il popolo curdo. Tanti gli iraniani e i curdi residenti in Sicilia che sono scesi in piazza solidali con le lotte in atto nei loro Paesi.
Il PMLI ha partecipato con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania. I compagni portavano due manifesti con le parole d'ordine del PMLI: "Appoggiamo la grande rivolta delle donne, dei giovani e delle masse iraniane contro l'imposizione del velo e per la libertà, la democrazia e la giustizia. Condanniamo la criminale e sanguinaria repressione da parte del governo iraniano teocratico, oscurantista, misogino e reazionario. Chiediamo la fine delle impiccagioni e libertà di Fahimeh Karimi e di tutte/i gli arrestati. Chiediamo la rottura delle relazioni diplomatiche da parte del governo italiano con l'Iran”. L'altro manifesto era incentrato sull'appoggio alla lotta del popolo curdo per la sua indipendenza e contro la repressione del governo turco. Manifesti condivisi e fotografati da molti manifestanti.
Sono stati distribuiti dal PMLI volantini sull'aggressione russa all'Ucraina, sul governo neofascista Meloni e sulla solidarietà ai popoli in lotta contro gli imperialisti dell'Ovest e dell'Est. Infatti, noi marxisti-leninisti appoggiamo con forza le sacrosante proteste del popolo iraniano e di quello curdo con alla testa le donne.
4 gennaio 2023