Criminali raid e bombardamenti russi sull’Ucraina smascherano il bluff del nuovo Zar del Cremlino sulla “tregua” per il Natale ortodosso
La resistenza ucraina ha liberato il 54% del territorio occupato da Mosca
Zelensky: “Oggi siamo un passo più vicini alla nostra vittoria”
Continuano cruenti e distruttivi i ripetuti raid e attacchi missilistici russi su tutta l’Ucraina, così come si rafforza la resistenza dell’esercito di Kiev, sempre sostenuta dal consenso popolare. Al 5 gennaio l'Ucraina ha liberato circa il 54% del proprio territorio occupato dalle forze russe dopo l'invasione del 24 febbraio. Lo scrive su Twitter il ministero della Difesa britannico, allegando la relativa mappa. La Russia, si legge ancora, controlla circa il 18% del territorio riconosciuto internazionalmente dell'Ucraina, comprese le aree del Donbass e la Crimea sotto occupazione di Mosca dal 2014.
Neppure la proclamazione unilaterale del cessate il fuoco da parte del nuovo zar del Cremlino in occasione del Natale ortodosso ha portato qualche ora di tregua, tanto che il 6 gennaio le forze russe hanno aperto il fuoco ben 14 volte a Lugansk. Bombardamenti russi anche contro Kramatorsk e Kherson, come denunciato dal vice capo dell'Amministrazione presidenziale ucraina, Kyrylo Tymoshenko: Kramatorsk è stata colpita due volte con razzi e un condominio è stato distrutto. Sempre prima dell'inzio della tregua sono state registrate almeno 4 esplosioni a Kherson, dove si sono contati diversi morti e feriti.
"Non ci sarà tregua" fino a quando l'ultimo soldato russo avrà lasciato l'Ucraina. Fino ad allora "ci saranno solo Himars sulle vostre teste". È questo il messaggio a Mosca del consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych dopo il cessate il fuoco unilaterale proclamato dalla Russia per il Natale ortodosso. Gli Himars sono lanciarazzi multipli semoventi forniti dagli USA alle forze di Kiev, che si sono rivelati uno dei sistemi d'arma più efficaci nel conflitto contro le forze di aggressione di Mosca. "Vogliamo la continuazione della guerra fino a quando l'ultimo piede dell'ultimo occupante sarà rimosso dal nostro territorio", ha detto Arestovych in una conversazione su Youtube
con l'attivista russo per i diritti umani Mark Feigin,
ripresa dall'agenzia ucraina Unian
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"Le autorità russe vogliono usare il Natale come copertura per fermare l'avanzata dei nostri ragazzi nel Donbass, anche solo per un pò, e portare attrezzature, munizioni e mobilitarsi più vicino alle nostre posizioni", ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel messaggio serale.
Almeno tre civili sono morti e altri 9 sono rimasti uccisi il 7 gennaio, malgrado la tregua offerta da Mosca, in attacchi russi nelle regioni ucraine di Donetsk, Kherson e Kharkiv.
"Il mondo è stato ancora una volta in grado di vedere oggi quanto siano false le parole di qualsiasi livello che provengono da Mosca. I russi hanno parlato di un presunto cessate il fuoco – ha rincarato la dose Zelensky il 7 gennaio -, ma la realtà è che i proiettili russi hanno colpito di nuovo Bakhmut e altre postazioni ucraine. Solo l'espulsione degli invasori dalla terra ucraina significherà il ripristino della sicurezza e della pace". "Stiamo lavorando per questo - ha aggiunto il presidente ucraino - l'aiuto dei nostri partner è diretto a questo, questo è l'obiettivo dell'intero mondo civile ora. E ringrazio tutti coloro che ci aiutano a difendere l'indipendenza dell'Ucraina! Grazie a tutti coloro che combattono e lavorano per il nostro paese! Oggi siamo un passo più vicini alla nostra vittoria".
Se dallo scorso 24 febbraio in Ucraina sono rimasti uccisi almeno 453 bambini e 877 sono rimasti feriti, lo scrive su Telegram il ministro della Difesa di Kiev, Oleksii Reznikov, "Tuttavia, i numeri reali sono molto più alti - ha aggiunto - la Russia ha commesso crimini di guerra e non ha intenzione di fermarsi", l’esercito di aggressione neozarista ha perso solo l’8 gennaio 590 uomini, facendo salire a 111.760 le perdite fra le fila russe dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina.
Il 9 gennaio, nel suo discorso notturno su Telegram, il presidente ucraino Zelensky ha ricordato: "Nessun tentativo da parte della Russia di manipolare la diplomazia e la politica funzionerà mai più. (…) Il mondo ha visto di nuovo in questi giorni che la Russia mente anche quando richiama l'attenzione sulla situazione al fronte con le sue stesse dichiarazioni. Bombardamento russo di Kherson con munizioni incendiarie subito dopo Natale. Gli attacchi a Kramatorsk e in altre città del Donbass hanno preso di mira oggetti civili proprio quando Mosca parlava di 'tregua' del suo esercito. Nessun tentativo da parte della Russia di manipolare la diplomazia e la politica funzionerà mai. Solo il rafforzamento dell'Ucraina, solo i successi dell'Ucraina, solo il ripristino dell'integrità territoriale dell'Ucraina, solo il ritorno di tutto il nostro popolo dalla prigionia russa sono garanzie per il ripristino della pace. Ci stiamo avvicinando ogni giorno di più".
Nella regione di Sumy, sempre il 9 gennaio, nel nord-est dell'Ucraina, l'amministrazione locale ha riferito di oltre un centinaio di bombardamenti. "L'esercito russo ha effettuato 144 attacchi durante la giornata", in particolare sulle località di Esmansk, Novoslobid, Myropil, Bilopol e Khotyn
che erano "sotto tiro", ha scritto sul social Telegram il capo dell'amministrazione regionale Zhivitskii. Ad Esmansk in particolare, l'esercito russo ha colpito con mortai, lanciarazzi multipli Grad e artiglieria pesante, distruggendo quattro case, una scuola e una sala comune.
Attacco missilistico russo anche in mattinata sulla regione di Kharkiv. Lo rende noto il governatore locale Oleg Sinegubov. A essere colpito sarebbe stato il mercato della città di Shevchenkove. "Si registrano al momento sette feriti fra cui una ragazza di 13 anni", ha spiegato. Le truppe russe hanno ripreso l'assalto alla città di Soledar, nella regione di Donetsk, dove stanno infuriando feroci battaglie. "Dopo un tentativo fallito di catturare Soledar e il ritiro, il nemico ha raggruppato le proprie forze, reintegrato le perdite, ridistribuito ulteriori unità d'assalto, cambiato tattica e lanciato un potente assalto", ha osservato la viceministra della Difesa ucraina Maliar, secondo la quale, i russi hanno schierato un gran numero di gruppi d'assalto formati dalle migliori riserve dei mercenari del Gruppo Wagner.
Intanto dal campo diplomatico rileviamo la dichiarazione del nuovo ministro degli Esteri cinese Qin Gang, che ha spiegato all'alleato russo, Sergei Lavrov, con cui ha parlato il 9 gennaio al telefono, che la Cina ritiene che il conflitto in Ucraina debba essere risolto tenendo in considerazione tutti i principi fondamentali del diritto internazionale, inclusa la Carta delle Nazioni Unite (che proibisce la minaccia o l'uso della forza nelle relazioni fra Paesi, ndr). La Cina, ha aggiunto il ministro già ambasciatore a Washington, chiede il rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale di ogni Paese coinvolto nella crisi. Pechino farà tutti gli sforzi per risolvere la questione ucraina in modo pacifico”.
11 gennaio 2023