Dopo la grave frana con 12 morti e gravi disagi ad Ischia una proposta concreta della Cellula isolana del PMLI
Basta chiacchiere e passerelle dei soliti politici borghesi. Ora è necessario realizzare il Parco Naturalistico dell’Epomeo
Dal corrispondente della Cellula “Il Sol dell’Avvenir” di Ischia
Le tragiche conseguenze della frana di Casamicciola a Ischia del 26 novembre 2022, che causò la morte di 12 persone e la distruzione di numerose abitazioni, sono ancora oggi vive. Da allora si sono succedute varie passerelle dei soliti politici borghesi, non sono mancate voci e promesse di finanziamenti per controllare, bonificare, salvaguardare il territorio dal dissesto idrogeologico di vecchia data. La realtà però, è ancora tragica: diverse centinaia di sfollati, centinaia di abitanti costretti, ad ogni allerta meteo, a trovare rifugio negli alberghi perché è pericoloso tornare nelle loro case fortunatamente non distrutte.
Numerosi gli interventi di esperti, di tecnici, ma ancora oggi, non c’è nessuna proposta concreta e realizzabile.
La Cellula isola d’Ischia del PMLI “Il Sol dell’Avvenir” ritiene che i mali dell’isola vengano da lontano, la fragilità del territorio non è un caso né può essere definita “calamità naturale”, i danni che si succedono periodicamente, sono causati in primo luogo, dalla irresponsabilità di quanti avrebbero dovuto garantire la salvaguardia del territorio. Nel corso degli anni non si è registrato nessun intervento.
Il PMLI ritiene che una soluzione concreta è da individuare nella istituzione del Parco Naturale dell’Epomeo. Un’idea certamente non nuova, ma che necessariamente va ripresa e rilanciata con forza. Se nel parlò già nel 1996 quando il Comitato Nazionale per le Aree Naturali Protette, con delibera del 2 dicembre inserì l’isola nell’elenco delle Riserve naturali nazionali, un’iniziativa condivisa dall’allora ministro per l’Ambiente Edo Ronchi che la trasformò in legge, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l’anno successivo. Fu un successo per gli ambientalisti isolani ma per i cacciatori fu invece l’occasione per dare fiato alle loro trombe. Insieme a questi ultimi, i sindaci dei sei comuni isolani, fra i quali perfino il sindaco del Comune di Forio, Franco Monti, esponente di Rifondazione Comunista, che osteggiò l’idea del ministro, nel timore che i cacciatori facessero crollare la sua maggioranza politica. Una vergogna tipica di una falsa sinistra che ha spesso anteposto gli interessi di potere elettoralistico a quelli del paese e delle popolazioni. E così non se ne fece nulla.
Eppure, il Parco dell’Epomeo creerebbe gli strumenti per la difesa del territorio, attraverso la pulizia dei boschi, la conservazione della biodiversità, l’integrazione dell’attività umana con l’ambiente, la promozione di iniziative tese all’educazione ambientale, alla formazione e alla ricerca, alla difesa e ricostruzione degli squilibri biologici ed idrogeologici di un’area appetibile alla speculazione edilizia, come ricorda Nicola Lamonica nel suo documentato volume “I progressisti al Comune di Forio e poi… una sconcertante involuzione egotistica”.
Il Parco dell’Epomeo è sostenuto dal vulcanologo Giuseppe Luongo che propone, nel contempo, anche l’istituzione di una Parco Scientifico. Queste stesse proposte costituiscono l’elemento essenziale di un Manifesto per la ricostruzione di Casamicciola e dell’isola, redatto da un gruppo di amici della rivista locale “il Continente” e sottoscritto per ora, durante un’assemblea pubblica, da una cinquantina di persone e di rappresentanti di associazioni e forze politiche fra cui la Cellula isolana del PMLI che ha tra l’altro ricordato e pubblicato sul quotidiano locale “il dispari”, che i marxisti-leninisti dell’isola, con uno specifico comunicato stampa, saranno protagonisti di iniziative pubbliche per sostenere l’istituzione del Parco Naturalistico dell’Epomeo, condizione essenziale per la difesa del territorio e per impedire l’ulteriore dissesto idrogeologico dell’isola.
25 gennaio 2023