Promosso da “Disoccupazione zero”
Partecipato e combattivo corteo a Catania per il diritto al lavoro
Partecipazione attiva del PMLI
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
A Catania prosegue la lotta “per il lavoro prima di tutto e in alternativa un reddito di cittadinanza transitorio adeguato al costo della vita attuale in attesa di un lavoro a tempo indeterminato con diritti sindacali”.
Con questa parola d'ordine il comitato "Disoccupazione Zero" ha indetto per il 28 gennaio una giornata di lotta a cui si sono unite altre realtà locali e siciliane e l'Usb-Unione sindacale di base Catania.
Dal concentramento di piazza Cutelli è partito un partecipato e combattivo corteo (nonostante il generale inverno) per le vie del centro storico. A guidare la manifestazione uno striscione con la parole d'ordine "Lavoro Reddito Dignità". I promotori spiegano i motivi della mobilitazione così: "abbiamo voluto organizzare il secondo corteo a difesa del lavoro e del reddito di cittadinanza per le strade di Catania. Abbiamo dato la possibilità ai percettori di scoprire che la piazza è, un luogo di confronto, di lotta civica, dove portare avanti la battaglia per i propri diritti. Come Disoccupazione Zero iniziamo un percosso che non termina nella sola difesa del RDC, ma che vuole organizzare i disoccupati, i lavoratori in nero, poveri, sfruttati o che non vedono riconosciuti i propri diritti di dignità e stabilità, portando avanti anche la nostra legge che garantisce un lavoro nell'amministrazione pubblica a ogni cittadino. Vi chiediamo di partecipare, e attivarvi insieme a noi".
Durante il corteo lo slogan più lanciato è stato proprio "Lavoro Reddito Dignità". Tanti i comizi volanti contro il governo Meloni che a luglio smantellerà il reddito di cittadinanza indicando come fannulloni i percettori di tale reddito; toccati anche i temi del disagio sociale popolare nel catanese a partire da disoccupazione, precariato, dove il lavoro in nero e sotto pagato impera, part-time, pensioni minime, caro vita e caro bollette, periferie abbandonate con servizi da Terzo mondo, migliaia di sfratti per morosità, sanità pubblica in crisi per mancanza di finanziamenti, le attese infinite per una visita specialistica nelle strutture pubbliche mentre avanza la sanità privata nella logica del profitto capitalista.
Il corteo si è concluso all'entrata della Villa comunale Bellini con alcuni comizi sui temi sopra citati e si è dato appuntamento per il 4 febbraio in piazza Stesicoro per una "mobilitazione in tutta Italia per dire che vogliamo il salario minimo, le pensioni minime a mille euro, le case popolari, il reddito di cittadinanza, stop al caro vita".
Il PMLI ha partecipato con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania unendosi con entusiasmo alla lotta di comune interesse. I compagni indossavano il “corpetto” con le parole d'ordine del Partito "Il lavoro prima di tutto" e "Uniamoci contro il governo neofascista Meloni per il socialismo e il potere politico del proletariato". Hanno distribuito il documento del Comitato centrale del PMLI contro il governo neofascista Meloni e fatto sventolare la rossa bandiera del Partito durante il corteo. Tanti i dialoghi con giovani interessati a conoscere il PMLI.
1 febbraio 2023