Larga mobilitazione contro il supersfruttamento
Scioperi e presidi per i diritti e contro la repressione nei magazzini Coop dell’Emilia-Romagna
Dal corrispondente dell'Emilia-Romagna
Continua da mesi la lotta dei lavoratori dei magazzini Coop dell’Emilia-Romagna per i diritti e contro la repressione. I lavoratori, organizzati da Adl Cobas e Sgs protestano contro il sistema degli appalti e dei subappalti con cui vengono gestiti i magazzini, che produce differenze salariali e di trattamento tra i lavoratori, consente il sottoinquadramento, li espone alla ricattabilità per la piena occupazione e li mette in competizione fra di loro; inoltre, alcune società che gestiscono in appalto i magazzini non riconoscono il sindacato e i suoi delegati e non vengono riconosciuti i diritti sindacali come quello a svolgere assemblee, accusando la committenza, Coop Alleanza 3.0, di generare i lauti profitti, 4,4 miliardi di fatturato nel 2021, grazie anche alle condizioni nei magazzini delle società alle quali appalta la gestione.
Lo scorso 15 dicembre avevano protestato i lavoratori dei magazzini di Parma, Reggio Emilia, Forlì e Cesena con scioperi e picchetti ai cancelli contro le condizioni lavorative dei facchini in appalto per Coop Alleanza 3.0, denunciando come la situazione si protragga da tempo “ma la committenza ci ha risposto che la questione non la riguarda. Allora i lavoratori replicano che non li riguarda fare arrivare le merci ai punti vendita della grossa catena”.
Anzi, Aster Coop accusava i lavoratori in lotta nei magazzini di Forlì e Cesena di “irresponsabilità” nello scioperare nel periodo prenatalizio, perché andavano potenzialmente ad intaccare i lauti profitti generati dal business
natalizio, addirittura esprimendo “ferma condanna per tale azione, disapprovandone le modalità e le tempistiche”, rifiutando quindi il confronto e rispondendo alle rivendicazioni con la repressione sindacale. Un lavoratore infatti veniva licenziato dopo una contestazione disciplinare giunta ad appena tre giorni dalla sua partecipazione ad un presidio dello scorso 16 dicembre davanti ai cancelli.
Il 21 gennaio un’altra manifestazione si è tenuta all’interno del Centro commerciale Lame a Bologna, organizzata da Adl Cobas, che ha denunciato: “Nelle ultime settimane i magazzini Coop di tutta l’Emilia-Romagna sono attraversati da ripetute agitazioni e scioperi, culminati nel magazzino di Parma con l’intervento violento della Polizia e il ferimento di diversi lavoratori e un’attivista del sindacato… Da mesi infatti va avanti la lotta di questi lavoratori contro il sistema degli appalti e delle cooperative che produce precarietà, condizioni di lavoro povero e di salario inaccettabili, un sistema che nega il pieno riconoscimento del sindacato. Un sistema ‘a marchio Coop’ che vuole lavoratori sottocosto e senza diritti! Ma la risposta di Coop e delle cooperative che gestiscono i magazzini non è stata solo la totale chiusura alle richieste dei lavoratori, ma anche un gravissimo attacco anti-sindacale con licenziamenti e sospensioni per chi è iscritto e maggiormente attivo nel sindacato Adl Cobas”. Infatti al licenziamento si sono aggiunte 2 sospensioni cautelari a Cesena e un licenziamento e 30 lettere di sospensione a Parma.
Per denunciare la situazione e informare della situazione si è tenuto un presidio sabato 4 febbraio davanti al Centro commerciale Ixcoop di Cesena: “È una vergogna che società come Coop Alleanza 3.0 che nascono dalle esperienze cooperativistiche patrimonio storico del movimento dei lavoratori/trici abbiano abbandonato totalmente quei valori e impongano invece nella nostra regione la violazioni dei più basilari diritti”.
I lavoratori continueranno nelle proteste perché “Quanto sta succedendo è un attacco non solo a queste centinaia di lavoratori/trici ma a tutti coloro che rivendicano salario giusto, diritti, dignità e il pieno riconoscimento dei diritti sindacali e di sciopero e che hanno a cuore le libertà democratiche. Per questo abbiamo bisogno del sostegno di tutte e tutti affinché Coop Alleanza 3.0 si assuma le proprie responsabilità nei confronti dei ‘propri’ lavoratori/trici! Ritiro provvedimenti ritorsivi, sospensioni e licenziamenti! Riconoscimento del sindacato scelto dai lavoratori e del diritto di sciopero! Diritti, salario giusto e lavoro degno nei magazzini Coop! Siamo persone, lavoratori e lavoratici e non ci rassegniamo ad essere trattati come merce sottocosto!”.
8 febbraio 2023