Un’altra mazzata al lavoro nella provincia di Napoli
Quasi 200 licenziamenti da parte dei padroni della GDM
Silenzio e incapacità del neopodestà metropolitano Manfredi
Redazione di Napoli
Sono sul piede di guerra i lavoratori e le lavoratrici del settore del commercio dopo il clamoroso annuncio a fine gennaio delle centinaia di licenziamenti dei mega supermercati ex Ipercoop di Afragola ed ex Auchan di Nola che si trovano nei siti di forte impatto commerciale in Campania “Le Porte di Napoli” e “Vulcano Buono”. Una mazzata impressionante che vede ben 176 tra impiegati e operai dei due supermercati licenziati in tronco dopo l’abbandono soprattutto dei pescecani capitalisti appartenenti alla multinazionale francese; per non parlare poi dell’indotto che porterà altra disoccupazione. Un fatto di una gravità inaudita dove i padroni della GDM sono vergognosamente protagonisti con la loro arroganza antioperaia che non ha alcuna giustificazione dopo l’annuncio senza preavviso delle centinaia di licenziamenti.
La GDM - che fa capo a Giovanni Longobardi - nel 2019 aveva rilevato il supermercato di Afragola-Acerra dalla Coop di Bologna e nel 2021 quello di Nola da Margherita distribuzione, controllata da un’altra cooperativa emiliana, la Conad, che a sua volta aveva acquisito l’impianto nolano dalla francese Auchan, in un primo momento “salvando” centinaia di posti di lavoro. Un fantomatico, appunto, “salvataggio” che si è rivelato un clamoroso flop dopo circa dieci mesi e non certo per un difetto di liquidità o per un'aperta crisi imprenditoriale perché nel frattempo uno dei soci della GDM ha aperto un nuovo supermercato a Volla e un ristorante nelle adiacenze.
Giovedì 2 febbraio i sindacati riuscivano a strappare un anno di cassaintegrazione per tutti gli operai e gli impiegati facendo revocare, momentaneamente, i licenziamenti collettivi e rinviando al governo Meloni l’apertura di un tavolo di trattative non solo a conferma della cassaintegrazione ma per trovare un nuovo acquirente che garantisca i posti di lavoro.
Nel frattempo, tremano gli altri impianti in mano alla GDM che, oltre a quello di Volla, è proprietaria anche di due supermercati collocati nell’area sud di Napoli, a Torre Annunziata e a Castellammare di Stabia, dove lavorano quasi un centinaio di dipendenti.
GDM porta al tavolo con i sindacati le solite scuse: la crescita esponenziale delle spese energetiche, dei fatti passivi, delle spese condominiali, del costo del personale. Rimane sullo sfondo il silenzio delle istituzioni locali in camicia nera, in primis il neopodestà metropolitano Manfredi, che non solo non ha detto una parola né ha paventato un intervento su questi licenziamenti, ma ad un anno dal suo insediamento non ha steso uno straccio di piano di lavoro per Napoli e provincia, nonostante la grave crisi occupazionale che dopo i quasi 500 licenziamenti della Whirlpool ora sta interessando i quasi 200 della GDM.
8 febbraio 2023