Vivace e partecipato convegno presso il Museo del Territorio di Biella con l’autorevole storica Cernigoi
Chiesta a più voci l’abolizione della filofascista “giornata del ricordo”
All'iniziativa organizzata dall'ANPI “Valle Elvo e Serra” ha contribuito anche il PMLI.Biella
Dal corrispondente dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Come annunciato da un comunicato rilanciato, solo parzialmente, dalla stampa locale e da manifesti affissi in tutta Biella, si è svolto l’11 febbraio, presso la sala conferenze del Museo del Territorio organizzato dall’ANPI “Valle Elvo e Serra” sezione “Pietro Secchia”, il convegno con la presenza dell'autorevole storica Claudia Cernigoi che ha efficacemente illustrato quanto la questione delle foibe si inserisce nelle più complesse vicende storiche del nostro confine orientale, durante il secondo conflitto mondiale, che necessitano di un’analisi seria e approfondita dei fatti e delle cause che li determinarono.
L’iniziativa ha visto oltre un centinaio di partecipanti e alla sua realizzazione hanno contribuito le sezioni locali del Partito Comunista dei Lavoratori (PCL), del Partito della Rifondazione Comunista (PRC) e del Partito marxista-leninista italiano (PMLI) oltre al Laboratorio Sociale “La città di Sotto” ed il Coordinamento Biella Antifascista.
La storia cattiva però scaccia quella buona - è stato l’incipit di Claudia Cernigoi - e la lotta di Liberazione dai nazifascisti, condotta dai partigiani comunisti italiani e jugoslavi, diventa un’orgia di sangue dove a farne le spese è la popolazione italiana in quanto tale, con i superstiti poi costretti a fare le valigie per non subire la stessa sorte. Giustamente Cernigoi ha voluto sottolineare che “È in pericolo il concetto stesso di antifascismo: non possiamo trovarci, fascisti e antifascisti dalla stessa parte il 10 febbraio in nome dell’identità nazionale”. La storica triestina ha giustamente denunciato: “Grazie alla legge istitutiva del giorno del ricordo la Repubblica italiana ha conferito onori persino a 300 repubblichini di Salò e ad almeno 6 criminali di guerra in ex-Jugoslavia, che non sono mai stati infoibati”.
Infine, Claudia Cernigoi ha citato lo storico Sand Volk il quale sostiene che “Il fascismo e i fascisti non sono più qualcosa di cui vergognarsi, anzi sono diventati rappresentanti di un altro modo di amare l’Italia, di essere al servizio dell’Italia, e in quanto tali pienamente legittimati a essere sussunti nella nuova ideologia della Nazione che è stata costruita quale fondamento della Seconda repubblica”.
Al termine dell’intervento di Claudia Cernigoi vi sono state alcune interessanti riflessioni da parte del pubblico quasi tutte improntate sulla necessità di abolire il “giorno del ricordo” e non trasformarlo in un “giorno di tutte le memorie” - come ha invece auspicato il presidente nazionale dell'ANPI Gianfranco Pagliarulo - per non contribuire a spianare la strada all'imperialismo italiano verso i Balcani e l'intero Mediterraneo.
22 febbraio 2023