Lettere
Pieno sostegno alla preside Savino e deploro il ministro Valditara che vuole bandire l'ideologia comunista al pari di Mussolini
La lettera del ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Valditara, mirata a dissuadere gli studenti dall'appoggiare l'ideologia comunista, ha prodotto i suoi risultati: pestaggi, violenza e bullismo in pieno stile fascista perpetrati da parte di alcuni facinorosi dal gruppo “Azione studentesca”, un'organizzazione di estrema destra che pochi giorni fa si è resa protagonista delle predette nefandezze, opportunamente e coraggiosamente denunciate dalla preside del liceo scientifico “Da Vinci” di Firenze, ancorché minimizzate dai media ageisti e al servizio del potere neofascista.
Il coraggio della giovane preside, Annalisa Savino, però, si è scontrato con l'opposizione del ministro della Pubblica Istruzione, un organo di governo che non solo ha omesso - come nemmeno il più incallito dei conservatori avrebbe fatto - di condannare pubblicamente i fatti, ma addirittura si è schierato contro la preside che, invece ha provveduto a condannare le violenze immotivate, minacciando l'adozione di provvedimenti ai danni della stessa. Un'intimidazione che non poteva avere seguito, perché avrebbe esposto il ministro a duri attacchi da parte dell'opinione pubblica, e difatti ha indotto l'onorevole leghista Valditara a desistere dal proposito.
Non stupisce più come la stampa e i media asserviti minimizzino sulla deriva neofascista di alcuni gruppi studenteschi “in virtù della loro giovane età”. Quello che stupisce e preoccupa è il fatto che dietro queste azioni si è evidenziata l'esortazione di un organo di governo, un ministro della Repubblica che, distorcendo la storia alla maniera della storiografia maccartista, ha invitato a bandire l'ideologia comunista, al pari del suo predecessore Mussolini, senza condannare minimamente le violenze ai danni di minori che nulla avevano in comune con i soggetti in questione. L'episodio accaduto al liceo “Michelangelo” rappresenta l'ennesima dimostrazione di come l'anticomunismo sia violenza e sangue, come nel corso della Storia si è rivelato mietendo vittime innocenti solo in virtù della loro idea liberamente manifestata.
La posizione espressa dall'onorevole Valditara è da considerarsi deplorevole e, non a caso, condannata dalle autorità politiche toscane, tra cui sindaco e governatore regionale, oltreché dall'opinione pubblica schierata al fianco della giovane preside Annalisa Savino a cui vanno rivolti i migliori omaggi per il coraggio profuso nel denunciare pubblicamente un'azione vergognosa messa in atto da una frangia di bulli, nonché un atto di surrettizio asseveramento posto in essere da un organo di governo che ora dovrebbe, quantomeno, dimettersi.
Valditara ha già scatenato indignazioni tra l'opinione pubblica per le sue proposte in merito agli stipendi differenziati per gli insegnanti, ma soprattutto per avere, in difesa delle proprie idee antisemite, distorto, oltre alla storia del comunismo, anche quella dell'Impero Romano d'Occidente, attribuendone il collasso agli immigrati. Che in realtà erano i federati cacciati dalle loro terre dalle invasioni unne e impiegati dall'imperatore Valente per fare la guerra.
Alla luce di quanto sopra, è bene che non venga dimenticato il coraggio della giovane preside Savino, a cui va il mio sostegno.
Il silenzio, l'asseveramento alla violenza e le distorsioni storiche sia del ministro Valditara che della stampa ageista, asservita al potere come lo furono i canali d'informazione ai tempi del regime fascista, non incontrano il mio sostegno e ritengo siano da condannare e distanziare apertamente.
Mimmo Varavallo - Sant'Antimo (Napoli)
La tutela della relazione degli anziani con gli animali con i quali vivono ha fatto un passo avanti
La Commissione Affari Sociali del Senato ha approvato un’integrazione agli obiettivi del Disegno di Legge “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane” a tutela delle persone e degli animali con i quali convivono.
Grazie all’emendamento a prima firma di Orfeo Mazzella (M5S) riformulato grazie alla viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci (FdI), tra i principi e i criteri direttivi che il governo dovrà osservare entro il prossimo gennaio, per promuovere la dignità e l’autonomia, l’invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità delle persone anziane ci sarà quello di attuare percorsi per il mantenimento delle capacità fisiche, intellettive, lavorative e sociali, anche mediante “la relazione con gli animali di affezione”.
LAV, che aveva proposto a Commissione e governo una serie di emendamenti che andavano in questa direzione, esprime soddisfazione per l’approvazione di questo principio legislativo, passo importante verso una società più inclusiva e civile, che parte dalla visione umana e avrà grandi ripercussioni positive sulla tutela e la cura di cani e gatti.
L’emendamento rappresenta un ulteriore tassello al riconoscimento che gli animali fanno parte della famiglia e della necessità di tutelare la relazione delle persone anziane con gli animali con i quali vivono. Da anni con la nostra campagna #CuriamoliTutti abbiamo operato affinché il diritto alla relazione con gli animali fosse tutelato e affinché agli animali fossero garantite le cure necessarie, esprimiamo soddisfazione per questo positivo passo di attenzione alle fragilità umane e animali.
Claudia Valenti, Ufficio stampa Lav - Roma
1 marzo 2023