Firenze
Manifestano in duemilacinquecento. Una catena umana circonda gli Uffizi. Il volantinaggio del PMLI stimola il confronto col grido “pacifista” degli organizzatori
IL Tg3 regioale intervista Chiavacci sulla posizione del PMLI
Redazione di Firenze
Su invito del Coordinamento Europe for Peace, oltre duemilacinquecento persone provenienti da tutta la Toscana hanno dato vita ad una manifestazione per chiedere l’immediato cessate il fuoco in Ucraina e l’apertura di negoziati. Nella piattaforma, rilanciata anche dalla CGIL che ha partecipato con alcuni delegati all’iniziativa, anche l’invito all’ONU affinché convochi una conferenza di pace. Dalla piazza è salita anche una condivisile quanto netta opposizione all’invio delle armi da parte del nostro Paese.
Sul palco di piazza dei Giudici si sono alternati interventi degli organizzatori e delle associazioni aderenti con momenti musicali e artistici, mentre una catena umana ha “abbracciato” fisicamente gli Uffizi per poi ricongiungersi al concentramento. Nel rispetto dell’invito degli organizzatori, erano presenti solo le bandiere arcobaleno della pace e un unico striscione d’apertura che recitava “Si negoziato, no invio armi. Firenze città aperta ripudia la guerra”.
Tra gli interventi che si sono susseguiti, c’è stato anche quello del segretario generale di Cgil Toscana, Rossano Rossi, che ha sostanzialmente rilanciato le parole d'ordine della manifestazione secondo cui “La guerra non si può fermare con la guerra, c’è bisogno di un cessate il fuoco immediato e l’apertura di un negoziato vero con il coinvolgimento delle Nazioni Unite perché sia trovata una soluzione politica al conflitto”. Tra i presenti anche la deputata del Pd, Laura Boldrini.
Sostanzialmente, negli stessi interventi, nessuno si è contraddistinto nell’analisi della guerra in corso che ha assunto un carattere esclusivamente “pacifista”, senza voler dare alcuna connotazione diversa né all’aggressore, né all’aggredito, né tantomeno chiedendosi se questa sia davvero la cosa giusta da fare affinché questa pace possa essere giusta e soprattutto duratura.
Presente alla manifestazione i compagni del PMLI provenienti da Firenze e provincia che ha diffuso un migliaio di copie del volantino preparato dal Comitato provinciale di Firenze dal titolo “Quale Pace?” che è stato generalmente ben accolto dai manifestanti. Salvo alcuni episodi di becera e sterile intolleranza e qualche provocazione da parte di noti membri di gruppi politici sostanzialmente filo-putiniani, i compagni sono riusciti a intavolare decine di confronti interessanti con quella parte di manifestanti ai quali interessava capire la nostra posizione in merito alla “Pace possibile solo con la vittoria dell’Ucraina”. In questi scambi di opinione che hanno consentito ai nostri compagni di argomentare dialetticamente la posizione del Partito sul conflitto, qualcuno ha detto di non aver pensato a chi effettivamente gioverebbe un avvio dei negoziati senza il ritiro delle truppe di Mosca, alcuni sono rimasti sempre della loro opinione del “no alla guerra” in generale, mentre altri hanno affermato che effettivamente “le guerre non sono tutte uguali” in riferimento anche a quella partigiana, rappresentata anche da delegazioni dell’ANPI in piazza.
In ogni modo la presenza e lo spirito dialettico dei compagni fiorentini è stata in larga parte apprezzata e, dato il contesto, l’essere riusciti a svolgere il proprio compito in maniera completa, non era assolutamente scontato. Una troupe del Tg3 regionale Rai ha intervistato il compagno Enrico Chiavacci passando poi una dichiarazione sulla legittimità della resistenza ucraina e l’immagine della locandina con le nostre parole d’ordine.
1 marzo 2023