Grande manifestazione nazionale antifascista il 4 marzo a Firenze
Valditara minaccia provvedimenti contro la Dirigente che invita gli studenti a combattere il fascismo
Il ministro fascioleghista si deve dimettere. Fuorilegge i gruppi neofascisti e neonazisti. Lottiamo uniti contro il governo neofascista Meloni
Il connivente silenzio del governo neofascista Meloni unito alle minacce del ministro fascioleghista dell'Istruzione e del “merito” Giuseppe Valditara, contro la dirigente del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze minacciata e intimidita per aver invitato gli studenti a reagire e a combattere il fascismo, a cui si sono aggiunti i provocatori commenti dei massimi esponenti di FdI, Lega e FI, che a più riprese hanno tentato di liquidare come “una scazzottata fra coetanei” la vile aggressione neofascista perpetrata il 18 febbraio da una squadraccia di picchiatori neofascisti militanti di Azione Studentesca, l'organizzazione giovanile di FdI, ai danni di alcuni studenti antifascisti del Liceo Classico Michelangiolo di Firenze, confermano ancora una volta che, come si legge nel Documento del CC del PMLI, il governo neofascista Meloni “conclude la marcia su Roma elettorale iniziata dal Movimento sociale italiano (MSI) fondato il 26 dicembre 1946 dal fucilatore dei partigiani Giorgio Almirante”. I neofascisti al governo e le squadracce di fascisti vecchi e nuovi liberi di scorrazzare nel Paese.
Incalzato dalla pronta e coraggiosa mobilitazione antifascista promossa dagli studenti medi fiorentini insieme ai collettivi e movimenti di sinistra, centri sociali, rappresentanze operaie, sindacali e dell'associazionismo fiorentino che il 21 febbraio hanno dato vita a Firenze, città medaglia d'oro per la Resistenza, a una grande e combattiva manifestazione per ribadire che “Firenze è antifascista” e chiedere a gran voce: “Liberiamoci dal fascismo e dal governo Meloni” e “Mettere fuorilegge i gruppi neofascisti e neonazisti”, Valditara dopo ben 5 giorni di silenzio è intervenuto sulla vicenda e, invece di condannare il pestaggio squadrista e stigmatizzare il comportamento omertoso della dirigente del Michelangiolo, si è scagliato contro la dirigente del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze minacciandola di gravi provvedimenti disciplinari per aver diffuso il 21 febbraio una lettera indirizzata a tutti gli studenti e a tutto il personale del suo Istituto per invitarli a vigilare e combattere il fascismo.
“Chi decanta il valore delle frontiere - ha scritto fra l'altro la preside nella missiva - chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee”.
Il 23 febbraio, dopo ben 5 giorni di silenzio, Valditara dagli schermi televisivi dell'alleato piduista Berlusconi ha lanciato contro la dirigente del Da Vinci un gravissimo proclama neofascista affermando, nel corso di un'intervista alla trasmissione “Mattino 5”, che la lettera: “È del tutto impropria” perché a suo dire “non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo”. Si tratta, ha aggiunto Valditara, di “iniziative strumentali che esprimono politicizzazione, un atto ideologico di propaganda che auspico non abbia più posto nelle scuole perché non rappresentano la realtà dei fatti” in quanto, secondo il ministro “in Italia non c’è nessun pericolo fascista, nessuna deriva violenta o autoritaria, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo o con il fascismo”.
Perciò ha tagliato corto Valditara, rincarando la sua dose di intimidazioni, accuse, provocazioni e minacce: “se l’atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure”.
Le “gravissime dichiarazioni del ministro che ha preferito esprimersi sulla lettera di una preside piuttosto che condannare la violenza squadrista di Firenze” sono state prontamente denunciate dalla Rete degli Studenti Medi e immediatamente smentite dai fatti perché, nelle stesso momento in cui Valditara pronunciava il suo proclama, alcuni militanti del Blocco studentesco e di Casapound, per niente intimoriti dal fatto che poche ore prima la Digos aveva perquisito le abitazioni di sei esponenti di Azione studentesca individuati come responsabili del pestaggio e indagati per violenza privata aggravata e lesioni per l’aggressione al Michelangiolo, appendevano nei pressi del Leonardo Da Vinci uno striscione con su scritto: “Non ci fermerà una circolare, studenti liberi di lottare” mentre sui social veniva pubblicata una foto con la lettera della dirigente data alle fiamme. Un'azione che emulava le squadracce mussoliniane quando davano fuoco alle pubblicazioni saccheggiate dalle sedi operaie.
Immediata la reazione degli studenti e delle Rsu delle scuole fiorentine che hanno indetto una grande manifestazione nazionale antifascista che si terrà il prossimo 4 marzo a Firenze a cui hanno aderito tutti i collettivi e movimenti di sinistra, centri sociali, rappresentanze operaie, sindacali e dell'associazionismo sia a livello locale che nazionale.
Nell'appello alla mobilitazione nazionale antifascista lanciato dalle Rsu fiorentine fra l'altro si legge: “Crediamo di interpretare il sentire delle lavoratrici e dei lavoratori che ci hanno elette, esprimendo la nostra grande preoccupazione per i fatti avvenuti recentemente: prima l’aggressione di matrice neofascista agli studenti del Liceo Michelangiolo di Firenze, che ricordano i momenti più bui della nostra storia recente; poi le inaccettabili parole del Ministro Valditara, il quale, invece di condannare la violenza squadrista, si è scagliato contro la Dirigente del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci... vogliamo reagire e chiediamo alle organizzazioni sindacali e a tutte le realtà democratiche e antifasciste di questa città e di questo Paese di schierarsi al nostro fianco”.
Il PMLI sarà presente alla manifestazione e lotterà al fianco delle studentesse e degli studenti e delle masse polari antifasciste per spazzare via il governo neofascista Meloni, mettere fuorilegge tutti i gruppi neofascisti e neonazisti e chiedere a gran voce le immediate dimissioni del ministro fascioleghista Valditara.
1 marzo 2023