Intervento di Chiavacci per il PMLI.Toscana e per il Comitato provinciale di Firenze del PMLI al VI congresso del Partito dei CARC Toscana
Facendo leva sugli obiettivi comuni uniamoci e costruiamo un ampio fronte unito per buttare giù da sinistra e con la piazza il governo neofascista Meloni

Care compagne e cari compagni,
nel ringraziarvi per l'invito a partecipare al vostro Congresso, porto a tutti voi, il più cordiale, sincero e militante saluto a nome del PMLI.Toscana e del Comitato provinciale di Firenze del PMLI che rappresento.
Le molte battaglie che ci hanno visti in piazza fianco a fianco, dentro e fuori Unità Popolare, dimostrano che abbiamo fini ed obiettivi comuni perché entrambi ci prefiggiamo di combattere il capitalismo e il fascismo in tutte le sue forme, il razzismo, ma soprattutto per proporre alle masse popolari, a cominciare dal proletariato, l’orizzonte socialista.
Il PMLI auspica che la cooperazione tra i nostri due partiti si sviluppi sempre più sia a livello nazionale che a livello locale, perché anche da ciò passa lo sviluppo della lotta di classe in Italia e quello della coscienza rivoluzionaria delle masse popolari.
L'abbiamo già fatto a Roma a un recente incontro indetto da CSI, ed anche in questa sede vogliamo proporvi la costituzione, laddove ve ne siano le condizioni, di Coordinamenti Anticapitalisti e Antifascisti locali, in sigla (CAA), comprendenti organismi che condividono le due discriminanti imprescindibili per chi vuole dare un contributo alla lotta contro il governo neofascista Meloni, rappresentante del capitalismo italiano. Un governo che condanniamo con forza e con sdegno per la strage di Stato di migranti a Cutro.
Di occasioni per sedersi intorno ad un tavolo e parlare della creazione dei CAA ce ne sono. Il 25 Aprile e il 1° Maggio dovrebbero essere date utili, comunque dovremmo celebrare queste ricorrenze in qualche modo unitariamente.
Anche le celebrazioni unitarie dei Maestri del proletariato internazionale che abbiamo in comune - Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao - dovrebbero rappresentare un momento immancabile nel nostro lavoro politico comune. Il 21 gennaio del prossimo anno cade il Centenario della scomparsa di Lenin, vi invitiamo a commemorarlo assieme a Cavriago. Potremmo commemorarlo anche qui a Firenze in una iniziativa congiunta e aperta ad altri seguaci di Lenin.
 

Ucraina
A livello strategico ci sono fra i nostri due Partiti alcune importanti divergenze di linea, sia per quanto riguarda la politica interna che estera.
Sulla guerra in Ucraina, per noi rimane imprescindibile la condanna dell'aggressione imperialista della Russia del nuovo zar Putin all'Ucraina e l'appoggio alla Resistenza e al popolo ucraino aggredito, fino alla sua vittoria.
Siamo contrari quanto voi a che l’Italia invii armi all'Ucraina, tuttavia ciò non toglie che il suo governo abbia tutto il diritto di recuperarle dove ritiene opportuno, e di usarle per difendere la propria integrità e sovranità territoriale. Chiediamo al governo italiano di rompere le relazioni politiche, diplomatiche, economiche e commerciali con la Russia.
A nostro avviso, attribuendo alla Nato la responsabilità di questa guerra si finisce per rilanciare la tesi sostenuta da Putin alla vigilia dell'invasione neozarista, da “Grande Russia”, giustificandola di fatto. L'imperialismo dell'Ovest ha i suoi interessi - e proprio Putin l'ha rafforzato consegnando nelle mani della NATO anche Finlandia e Svezia - ma non bisogna perdere mai di vista la contraddizione principale: e cioè che Putin ha invaso l'Ucraina e sta massacrando il suo popolo.
Non ci sarà pace giusta e duratura se la Russia manterrà i territori occupati, a meno che non voglia concederglieli l'Ucraina stessa; Putin potrà fare altrettanto in Moldavia, oppure in Transnistria, col rischio di dare il via alla guerra mondiale imperialista di fatto.
Dunque, secondo noi, o si sta con l'imperialismo, vero nemico dell'umanità, tanto quello dell'Est quanto quello dell'Ovest, o si sta con chi lo combatte armi in pugno per la libertà, l'indipendenza e la sovranità nazionale.
In Donbass, fra l'altro, è stato Putin a fomentare il separatismo, arruolando volontari, fra i quali anche fascisti italiani. Egli ha estromesso dal governo delle cosiddette “Repubbliche popolari” di Donetsk e Lugansk, i comunisti e ha vietato l’attività delle organizzazioni comuniste. Putin con la gloriosa esperienza dell’Unione Sovietica di Lenin e Stalin non solo non c'entra nulla, ma ne è agli antipodi.
 

Governo di blocco popolare
Le nostre divergenze riguardano anche il governo di “blocco popolare”, e la partecipazione attiva alla farsa dell'elettoralismo e del parlamentarismo borghesi, ormai largamente delegittimati dall'astensionismo che, come abbiamo visto alle recenti regionali del Lazio e della Lombardia, ha raggiunto livelli record mai toccati prima.
Oggi, quel che serve per combattere il regime capitalista neofascista e il suo governo, è a nostro avviso il fronte unito anticapitalista e antifascista quanto più largo possibile, e non il governo di “blocco popolare” che noi riteniamo essere irrealizzabile, e che comunque non si può “imporre” né alle istituzioni borghesi né a quella che chiamate “Repubblica pontificia”, in realtà Repubblica borghese e capitalista.
 

Conclusioni
C’è un punto strategico molto importante che ci accomuna, quello del socialismo. Fa parte del Programma generale del PMLI approvato dal Congresso di fondazione il 9 Aprile 1977. Il 3° Congresso nazionale ha tracciato il nostro disegno generale del socialismo in Italia.
Il Comitato centrale del PMLI col Documento del 25 ottobre dell’anno scorso ha invitato tutti i partiti, movimenti e associazioni con la bandiera rossa e la falce e martello, ad aprire una grande discussione pubblica e privata sul futuro dell'Italia, che abbia come fine quello di elaborare un progetto comune per abbattere il capitalismo e conquistare il socialismo e il potere politico del proletariato, che può essere realizzato solo con la rivoluzione proletaria.
Nell'immediato, uniamoci e facciamo ogni sforzo per costruire un ampio fronte unito per buttare giù da sinistra e con la piazza il governo neofascista Meloni, incoraggiati dalla volontà di lotta dei 50 mila antifasciste e antifascisti che abbiamo visto con gioia nella grandiosa e storica manifestazione nazionale di Firenze sabato scorso.
Sarebbe bello, inoltre, se marciassimo fianco a fianco con in testa le bandiere del PMLI e dei Carc, alla manifestazione nazionale promossa dal Collettivo dei lavoratori GKN che si svolgerà a Firenze sabato 25 marzo.
Viva l’unità di azione fra il PMLI e i CARC!
Viva il socialismo e il potere politico del proletariato!
Buon congresso a tutte e a tutti.

15 marzo 2023