Militarizzazione delle scuole: “Libro e moschetto balilla perfetto”
A Pisa “Open Day” delle Forze armate per le elementari
Il “progetto di insegnamento del tiro a segno nelle scuole” sussurrato il 6 febbraio scorso dal sottosegretario per l’Attuazione del programma alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, fedelissimo della Meloni, all'orecchio del generale Franco Federici, consigliere militare della Meloni, a margine dell'incontro fra la premier neofascista e il primo ministro etiope Abiy Ahmed Ali, per addestrare gli studenti di ogni ordine e grado all'uso delle armi, va avanti e nei giorni scorsi si è arricchito di una nuova “opportunità” offerta dal comando dall’aeronautica militare di Pisa che ha spedito un invito a tutte le scuole della città (compresi i bambini della primaria) a partecipare a un open day il 28 marzo “per festeggiare il Centenario dell’aeronautica Militare alla 46ª Brigata Aerea di Pisa”.
Il programma della giornata stilato dall’ufficio di comando del reparto prevede: “alle ore 10 alzabandiera solenne. Mostra statica di velivoli (con possibilità di salire a bordo), mostra dinamica di velivoli, sorvolo di velivoli con aviolanci, mostra fotografica e intrattenimenti vari per i bambini più piccoli, tanta musica e video per tutti!”.
Da quando il governo neofascista Meloni si è insediato a Palazzo Chigi le scuole vengono sempre più spesso coinvolte in attività organizzate o promosse dall’esercito, come è successo ad esempio anche il mese scorso a Sigonella dove circa 350 ragazzi siciliani sono stati coinvolti in un percorso di alternanza scuola-lavoro nella base militare Nato.
Un progetto ad ampio raggio come ha precisato anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, altro fedelissimo della Meloni e cofondatore insieme al camerata La Russa di FdI, durante la presentazione nei giorni scorsi di un think tank
da lui promosso con l'obbiettivo di “cambiare la percezione dello Strumento militare nazionale rispetto al passato” e infondere alle nuove generazioni il culto per le armi, la passione per le forze armate, il militarismo e il ricorso alla guerra per difendere gli interessi della patria.
Insomma Basta mettere insieme la proposta di controriforma scolastica capitalista, neofascista, classista, meritocratica e autoritaria invocata dal ministro fascioleghista dell'Istruzione e del “merito” Valditara, col revisionismo storico e culturale neofascista auspicato dal ministro del nuovo Minculpop meloniano Gennaro Sangiuliano con le lezioni di tiro per insegnare agli studenti il maneggio delle armi prospettato da Fazzolari e gli stage presso le basi Nato e le caserme delle forze armate italiane sostenuti da Crosetto, per rendersi conto che siamo di fronte a un preciso disegno politico perseguito dal governo neofascista Meloni col chiaro intento di indottrinare e inculcare alle nuove generazioni l'ideologia fascista; favorire le lobby delle armi di cui peraltro il ministro della Difesa Crosetto è un autorevole rappresentante; fornire mano d'opera gratis e giovani operai docili e addestrati alle aziende e, all'occorrenza, trasformare gli studenti di estrazione operaia e popolare in carne da cannone per l'imperialismo italiano e le mire espansioniste dell'Italia secondo il motto neofascista “libro e moschetto balilla meloniano perfetto”.
Contro questo infame progetto che punta a riassoggettare la scuola al trinomio mussoliniano “dio, patria e famiglia” si sono levate molte proteste da parte di associazioni e sindacati, tra cui Pax Christi e Cobas, che hanno deciso di dar vita all' “Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole” che si occuperà di “segnalare e contrastare casi di strane collaborazioni tra istruzione e forze armate”.
22 marzo 2023