Applaudito intervento di Enrico Chiavacci, Incaricato nazionale del PMLI per l'ecologia, ambiente e clima, all'assemblea nazionale sull'ambiente e il clima
Che nasca e viva un grande movimento unitario, anticapitalista per l'ambiente
La battaglia per l'ambiente va inserita nella lotta contro il capitalismo per il socialismo
 
Pubblichiamo il testo integrale del discorso pronunciato dal compagno Enrico Chiavacci, che per rientrare nei tempi stabiliti dagli organizzatori ne ha letto una versione abbreviata.
Care ambientaliste, cari ambientalisti, care e cari giovani, care compagne e cari compagni,
Tutti i partiti, le associazioni ed i singoli attivisti che oggi partecipano a questa assemblea sono legati all'obiettivo comune di proteggere la natura, l’ambiente, e conseguentemente il genere umano che ne fa parte, dallo sfacelo al quale stiamo assistendo ormai da decenni e che è stato ben descritto dagli interventi che mi hanno preceduto.
Per cominciare, accettiamo con entusiasmo la proposta all'Ordine del Giorno di costituire il Coordinamento Nazionale di Lotta per l'Ambiente e naturalmente collaboreremo attivamente alla stesura della piattaforma; in secondo luogo diamo la medesima adesione anche alla proposta di realizzare una manifestazione nazionale per l'ambiente, che a nostro avviso dovrà tenersi a Roma in un sabato non precedente al 22 aprile, per poter affrontare con calma le questioni organizzative e di propaganda.
Governo
Tutto quanto di buono uscirà da questa assemblea, sarà un'arma importantissima per indirizzare la battaglia unitaria contro il governo neofascista Meloni, che ad oggi rappresenta il nostro nemico principale poiché è ciò che nel nostro Paese porta avanti gli interessi del capitale.
Dal punto di vista delle politiche ambientali, è in piena continuità coi governi precedenti, praticamente su tutto, a partire dal rilancio delle trivellazioni, per finire con la folle idea del nucleare sedicente “verde”.
Anche il progetto di far diventare l'Italia un hub del gas in Europa – già obiettivo di Renzi e di Conte - è sciagurato ed inviso alla scienza.
Nessuna transizione energetica dunque, ma le sole direttive dell'ENI che porteranno al raddoppio della linea adriatica, al potenziamento dei gasdotti esistenti, ed alla costruzione di nuovi.
Secondo noi è indispensabile indirizzare la lotta per il clima all’abbattimento di questo governo neofascista; serve una mobilitazione organica che in ogni territorio rivendichi la sicurezza idrogeologica e sismica, una piena e reale riconversione energetica, il disarmo nucleare ed il dimezzamento delle spese militari, e la riduzione ed il riciclo totale dei rifiuti, senza l’utilizzo di inceneritori.
L'astensionismo dell'ultima tornata elettorale, che ha registrato uno storico 60% al quale è ormai innegabile - anche per i più reazionari - attribuire un significato politico e sociale ben preciso, dimostra che tutti i partiti istituzionali di governo, dal PD alla Meloni, sono giganti dai piedi d'argilla che possono essere sgretolati.
 
La comune nostra battaglia anticapitalista
Come anche voi giustamente dite, giustizia ambientale significa anche estirpare le ingiustizie sociali che derivano dalle disparità territoriali e dal sistema economico, ed impedire la rapina delle risorse naturali dei paesi del sud del mondo da quelli già ricchi, la cui ricchezza è però concentrata nelle mani di una piccolissima parte della loro popolazione.
Abbiamo imparato questa lezione studiando i nostri maestri, in particolare dalle parole di Engels, che nella sua opera “Dialettica della Natura”, già a fine ottocento, ci ha dato spunti come questo: “Ad ogni passo ci vien ricordato che noi non dominiamo la natura come un conquistatore domina un popolo straniero soggiogato, che non la dominiamo come chi è estraneo ad essa, ma che noi le apparteniamo con carne, sangue e cervello e viviamo nel suo grembo: tutto il nostro dominio sulla natura consiste nella capacità, che ci eleva al di sopra delle altre creature, di conoscere le sue leggi e di impiegarle in modo appropriato.” (1)
 
Lenin e Imperialismo
Se sulla concezione della natura i nostri due fari sono Marx ed Engels, non possiamo dimenticare che un nemico mortale dell'umanità e dell'ambiente è l'imperialismo, che rapina, devasta ed annienta qualsiasi cosa nel solo nome del profitto. Basti pensare alle conseguenze immediate e future dell'attuale guerra in Ucraina, ingiusta e da condannare senza esitazioni.
Per combatterlo noi ci rifacciamo al pensiero di Lenin, perché nessuno meglio di lui ha saputo analizzarlo e darvi una risposta concreta. Non a caso lo definì come “fase suprema del capitalismo”, ed il suo pensiero ha illuminato mille resistenze anticoloniali di popolazioni oppresse che lottavano per la loro libertà e per la terra.
Non c'è da inventare nulla dunque, ma seguire l'esempio di questi giganti del pensiero politico e fa convergere tutte le nostre forze per conquistare un mondo radicalmente diverso.
 
Il salto di qualità
Nell'immediato, occorre creare un quanto più vasto fronte unito possibile che si ponga l'obiettivo di conquistare una riconversione energetica reale, il definitivo stop all'utilizzo delle fonti fossili incluso il gas e, soprattutto, una gestione pubblica dei servizi e dei Beni comuni senza più multinazionali dell’energia, dell’acqua e dei rifiuti che si appropriano delle risorse di tutti, riducendole a merce quale esclusivo mezzo di profitto.
Allora, se quello che abbiamo sostenuto finora è vero, dovremmo riflettere bene sul perché accade tutto ciò.
Perché nonostante gli sforzi di milioni di persone in tutto il mondo l’ambientalismo riesce soltanto a strappare pochi provvedimenti, e parziali, mentre sullo sfondo nulla cambia in sostanza e si continua impunemente ad inquinare il pianeta peggiorandone la sua condizione climatica?
Cosa manca a questa lotta globale e largamente condivisa da gran parte della popolazione mondiale per essere più incisiva e raccogliere ora, ma anche in prospettiva, risultati concreti e stabili?
È possibile continuare a sperare che i governi nazionali e continentali, i loro politicanti borghesi, mettano veramente i bastoni fra le ruote dei propri finanziatori?
In sostanza, proprio i governi e gli organismi ai quali scriviamo e firmiamo petizioni, le istituzioni nelle quali viene riposta una qualche fiducia poiché non si riesce a vedere via di uscita, sono i responsabili principali di questa situazione poiché nei fatti rafforzano e consolidano l’origine di tutti i mali sociali, inclusi quelli ambientali, che è il capitalismo e la sua sete di profitto immediato ad ogni costo.
Questo è il salto di qualità che vi chiamiamo a fare, e cioè comprendere che la battaglia per l’ambiente (così come tutte le altre che hanno temi sociali), non può rimanere inserita in questo modello economico che mette in secondo piano l'ambiente stesso, il clima, l’inquinamento e la salute pubblica, rispetto agli interessi privati dei colossi multinazionali dell’energia, dell’acqua e dei rifiuti.
Perdurando il capitalismo si ripeteranno nella sostanza, surrogati degli accordi di Parigi o poco più, pomposi ma di facciata, poiché inutili ed inapplicati, e comunque mai risolutivi.
L'appello che vi rivolgiamo è profondo quanto chiaro, e chiede a tutti voi di non disperdere le forze in un vicolo cieco, ma di legare la vostra apprezzabile ed importantissima lotta a quella più generale per realizzare una società veramente democratica nella quale siano i lavoratori e le lavoratrici, i giovani, con alla testa il proletariato, a decidere tutto, incluso come gestire le risorse naturali che abbiamo a disposizione.
Per noi questa società è il socialismo poiché solo esso è in grado di garantire un controllo popolare efficace e di liberare i cosiddetti beni "comuni" dalle grinfie delle multinazionali private, rendendoli effettivamente pubblici e gestiti in maniera oculata nell’interesse di tutti.
 
I giovani
Per sottolineare l'importanza delle nuove generazioni nel “cambiare il mondo”, vorrei chiudere questo intervento prendendo in prestito le parole del nostro maestro Mao: “Il mondo è vostro, come è nostro, ma in ultima analisi è vostro. Voi giovani, pieni di vigore e vitalità, siete nel fiore della vita, come il sole alle otto o alle nove del mattino. Le nostre speranze sono riposte in voi... Il mondo vi appartiene. ” (3)
Che nasca e viva un grande movimento unitario, anticapitalista, per l'ambiente!
Buon lavoro a tutte ed a tutti.

 


Citazioni:
(1) Dialettica della natura. cit.dal 1873 al 1883 ed alcune integrazioni furono redatte nel 1885 – 1886. Opere Complete Marx – Engels, Editori Riuniti, vol.XXV, p.468
(2) Dialettica della natura. cit.dal 1873 al 1883 ed alcune integrazioni furono redatte nel 1885 – 1886 - Dialettica della natura, Edizioni Rinascita 1950, p.218
(3) Mao Zedong, Incontro con i cinesi che studiano o frequentano corsi di specializzazione a Mosca, 17 novembre 1957 - Libretto rosso, Citazioni dalle Opere del Presidente Mao Zedong, p.302

29 marzo 2023