Indagato l'ex ministro Romano
L'attuale deputato di Noi Moderati è accusato di frode su guanti e camici
Saverio Romano, ex ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del governo Berlusconi, attuale deputato di Noi Moderati, è finito nelle indagini della Procura di Palermo in merito alle forniture pubbliche di camici e guanti alla Regione Sicilia procurate nell'estate del 2020 in piena pandemia. L'indagine, partita un anno fa dalla Procura di Roma era stata stralciata e trasferita alla Procura siciliana.
Indagati insieme a Romano, per gli stessi reati, anche l’editore croato Andelko Aleksic, titolare della European Network Tlc srl (Ent), fornitore della Regione all’epoca guidata dall’attuale ministro Nello Musumeci, e l’imprenditore Vittorio Farina, che per i pubblici ministeri avrebbe svolto un ruolo di agente “di fatto”.
Alla società milanese Ent sono stati sequestrati un milione di euro per un'ipotesi di truffa sulla fornitura di dispositivi sanitari per l’emergenza Covid, mentre a Romano i 58.784 euro ricevuti dalla società di Aleksic con un bonifico sul conto co-intestato con la moglie, segnalato come “operazione sospetta” poiché “priva di causale”.
La fornitura prevedeva altri dispositivi, ma le fiamme gialle si sono concentrati sui guanti monouso acquistati dal Dipartimento di Protezione civile Sicilia per distribuirli in ospedali, Rsa e hub vaccinali. Nello specifico è stato ipotizzato il reato di frode nelle pubbliche forniture in relazione alla vendita di guanti monouso "di qualità inferiore - si legge in una nota - alle caratteristiche previste dal contratto". Dagli accertamenti è venuto fuori che 120 mila guanti in lattice, solo quelli rimasti in circolazione, sequestrati e portati in laboratorio per i test, erano di scarsa qualità.
Secondo quanto sostiene l’accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Rosalia Affinato, Romano avrebbe agevolato la conclusione del contratto di fornitura e si sarebbe attivato per accelerare il pagamento. Il deputato, tra i principali sostenitori dell’elezione a governatore di Renato Schifani, si è “difeso” sostenendo: "Sono indagato per traffico di influenza e non per frode in commercio. Non ho fatto da mediatore né ho trafficato alcunché". Un'anima vergine non lo è, visto che di procedimenti ne ha avuti diversi: è stato indagato per corruzione aggravata nell'inchiesta sul cosiddetto "tesoro di Ciancimino" nel 2013, accusa archiviata; è stato indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione nel 2003, al termine del processo svoltosi con rito abbreviato nel 2012, viene assolto “perché il fatto non sussiste"; di nuovo indagato per rivelazione di segreto d'ufficio per la compravendita di sentenze nel Consiglio di Stato, 2019, anche questa archiviata.
29 marzo 2023