Empoli: Importante unità d’azione antifascista e anticapitalista tra PMLI e PCI. Forti interventi di Cammilli e Scardigli. Diffuso il volantino con l’Editoriale di Scuderi sulla questione del potere politico
Dal nostro corrispondente dell’Empolese-Valdelsa
Il 25 Aprile i compagni della Cellula “Vincenzo Falzarano” di Fucecchio del PMLI e della sezione del PCI Empolese-Valdelsa hanno celebrato assieme a Empoli il 78° della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo. È il terzo anno consecutivo che ciò avviene ed è un esempio concreto di che cosa significhi unità d'azione tra i partiti con la bandiera rossa e la falce e martello. Tralasciando le divergenze e concentrandosi sull’unità d’azione antifascista e anticapitalista le due delegazioni hanno fatto brillare questa importante ricorrenza, contro il governo neofascista Meloni a cui non deve essere fatto nessun regalo, per il socialismo e il proletariato al potere.
Il ritrovo era nella centrale Piazza Farinata degli Uberti da dove è partita la manifestazione organizzata dall'Anpi a cui hanno partecipato anche le istituzioni locali, tra cui la sindaca del PD Brenda Barnini e il senatore PD Dario Parrini. Al corteo di alcune centinaia di manifestanti c’erano, oltre ai militanti e simpatizzanti del PMLI e del PCI, che hanno caratterizzato il percorso con le loro bandiere rosse fiammanti, Rifondazione comunista e la Federazione anarchica italiana.
L'iniziativa istituzionale si è conclusa davanti al monumento di Piazza XXIV Luglio, così denominata per ricordare i 29 martiri empolesi caduti per una rappresaglia nazista nel 1944, scattata dopo uno scontro armato tra partigiani e una pattuglia tedesca, avvenuto mentre quest'ultima cercava di reprimere le iniziative della Resistenza locale. Qui è terminato anche il volantinaggio, iniziato dalla prima mattinata, che annunciava l'iniziativa promossa da PMLI e PCI per celebrare unitariamente il 25 Aprile, e che si è tenuta nella stessa piazza subito dopo quella ufficiale, oltre che dei volantini riportanti l’Editoriale di Scuderi per l’Anniversario della fondazione del PMLI sul potere politico del proletariato e quello con l’Editoriale de “Il Bolscevico” per il 25 Aprile. Volantini diffusi in centinaia di copie e ben accolti dai manifestanti che si sono intrattenuti a lungo con i compagni dibattendo sulla Resistenza e la natura del governo Meloni.
Per prima cosa è stata deposta una corona portata da un rappresentante del PMLI e da uno del PCI in “onore ai martiri antifascisti”. La grande e bella corona, con un nastro rosso e le firme dei due partiti, è stata collocata alla base del monumento che ricorda i caduti della strage di Empoli facendo bella mostra di sé accanto a quella deposta dall'amministrazione comunale. Il canto di “Bella Ciao” ha salutato la deposizione della corona unitaria.
Hanno poi preso la parola per il PCI, il Segretario della Sezione Empolese-Valdelsa compagno Sandro Scardigli, che ha ricordato la “presenza centrale e maggioritaria dei comunisti nell'opposizione al fascismo all'interno del Paese; il ruolo primario e imprescindibile dei comunisti nella lotta partigiana contro il nazifascismo; la discesa in campo dei lavoratori e dei ceti popolari nella lotta armata contro l'occupante e i fascisti repubblichini”.
Nel suo forte intervento per il PMLI (pubblicato integralmente a parte) il compagno Andrea Cammilli ha affermato tra l’altro che “per noi non ci può essere una 'pacificazione nazionale', una 'memoria condivisa' tra antifascisti e fascisti, tra chi combatté dalla parte dei boia nazifascisti oppressori e chi impugnò le armi per resistere a quell'oppressione. Al contrario, bisogna chiedere lo scioglimento immediato di tutti i gruppi e organizzazioni neofasciste e neonaziste e la chiusura di tutti i loro covi”. “Mai come oggi - ha continuato Cammilli - celebrare il 25 Aprile, significa non solo ricordare una delle pagine più luminose della storia del nostro popolo, ma anche ispirarsi al suo spirito e ai suoi insegnamenti per combattere il fascismo che si presenta sotto nuove forme e nuovi vessilli, e che oggi è salito al potere con il governo neofascista Meloni… Per questo noi diciamo che bisogna unire tutte le masse antifasciste, anticapitaliste e progressiste, e anche le forze riformiste e dei partiti parlamentari in un fronte unito di lotta più ampio possibile, senza settarismo, pregiudizi ed esclusioni, per abbattere il governo neofascista Meloni prima che faccia altri gravi danni alle masse e rimetta la camicia nera all'Italia… Ma questo non basta a noi marxisti-leninisti e non deve bastare a tutti i partiti con la falce e martello. Non basta chiedere il rispetto della Costituzione nata nel dopoguerra, oltretutto fatta a brandelli e piegata alle esigenze del federalismo e del presidenzialismo. Occorre comprendere che il fascismo è figlio del capitalismo, e che per estirparlo per sempre è necessario porsi l'obiettivo di abbattere il sistema capitalista e sostituirlo col socialismo e il potere politico del proletariato. Senza questo passaggio non si può cambiare veramente l'Italia, che era anche l'aspirazione delle partigiane e dei partigiani comunisti”.
Il quotidiano “La Nazione” nella cronaca di Empoli e la testata online “Gonews” hanno pubblicato il giorno prima il volantino unitario dando notizie della celebrazione PMLI-PCI.
26 aprile 2023