Biella: La pioggia battente non ferma il corteo. Spezzone unitario delle forze politiche dalla bandiera con falce e martello
Dal corrispondente dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Anche quest'anno il ritrovo per il corteo unitario del Primo Maggio, organizzato dai sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, è stato presso piazza Martiri della Libertà a Biella per celebrare la Giornata internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori.
Purtroppo la pioggia battente ha in parte rovinato il programma dell’importante Festa ma non ha di certo piegato la loro voglia di manifestare per il lavoro stabile, ben retribuito e sindacalmente tutelato e contro il governo neofascista Meloni che, provocatoriamente, proprio in queste ore si appresta a introdurre più precarietà, riduzione delle garanzie dei contratti nazionali di lavoro, cancellazione del Reddito di cittadinanza e maggior flessibilità in generale.
Nel corteo, che ha sfilato per le vie del centro, si è costituito lo spezzone antagonista delle comuniste e dei comunisti formato dal Partito della Rifondazione Comunista (PRC), dal Partito Comunista Italiano (PCI) e dall'Organizzazione di Biella del Partito marxista-leninista italiano (PMLI) che con rosse bandiere con la falce e il martello ed il continuo lancio di canzoni di lotta e slogan ha mostrato alle masse popolari biellesi di essere la propria parte più cosciente e organizzata.
Gli slogan “Governo Meloni, governo dei padroni”, “Della Meloni non ne possiamo più, tutti uniti buttiamola giù” e altri, sono stati rilanciati da tutti i manifestanti così anche “l’Internazionale”, “Bandiera rossa”, “Bella ciao” e “Fischia il vento” cantate sulle note delle due bande musicali ufficiali presenti, la banda Giuseppe Verdi Città di Biella ad aprire il corteo mentre lo ha chiuso la Filarmonica Cossatese.
Quando la sfilata è giunta sotto la sede provinciale di Fratelli d'Italia la maggioranza dei partecipanti ha gridato forte: “Fascisti carogne tornate nelle fogne” ad indicare tutta la rabbia e l’avversione per le frasi revisioniste proferite da tantissimi sindaci e rappresentanti di quel partito a ridosso del 25 Aprile, Anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo, senza dimenticare il discorso di Ignazio Benito La Russa, caporione del Senato, che ha vilmente cercato di ridicolizzare l'azione partigiana di via Rasella a Roma nel marzo del 1944.
Considerato che la pioggia non ha mai accennato a diminuire i comizi finali si sono tenuti presso la Camera del Lavoro di Biella. Qui, dopo il discorso introduttivo del Segretario generale della CGIL di Biella, Lorenzo Boffa, ha preso la parola l’oratrice ufficiale Chiara Maffè, Segretaria regionale della UIL, che in un discorso piatto e solo a tratti condivisibile ha enunciato le motivazioni che hanno portato all'impoverimento dei lavoratori e delle masse popolari italiane che, in pochi anni, hanno visto erosi i salari e le pensioni, con le famiglie che negli ultimi tre mesi hanno perso il 3,7% del potere d'acquisto. Noi marxisti-leninisti vogliamo però ricordare che se l'Italia è l'unico Paese in cui i salari negli ultimi 30 anni sono diminuiti del 3%, subendo una caduta del 10% nell'ultima decade e del 6% soltanto nell'ultimo anno a causa dell'impennata dell'inflazione, ciò è dovuto anche all'accettazione da parte sindacale della cosiddetta “moderazione salariale”.
Prima di concludere la dirigente sindacale UIL ha ricordato le tre date scelte dai sindacati confederali per altrettante manifestazioni interregionali nei sabati di maggio. La manifestazione dove convergerà anche il Piemonte sarà quella del 13 maggio a Milano che vedrà anche la certa presenza dell’Organizzazione di Biella del PMLI.
3 maggio 2023