Napoli: I marxisti-leninisti diffondono la posizione del PMLI. Migliaia partecipano al corteo promosso dai Si Cobas
Redazione di napoli
Un Primo Maggio quello napoletano bagnato da una pioggia intensa che soltanto all’inizio del pomeriggio si è diradata quando le iniziative promosse dai sindacati di base volgevano al termine. Particolarmente partecipato da migliaia tra disoccupati, precari, immigrati e giovani dei Centri sociali è il corteo promosso dai Si Cobas, disoccupati del “Movimento 7 Novembre” e del “Cantiere 167” di Scampia che ha caratterizzato la giornata dando una risposta alla clamorosa assenza di iniziative a Napoli di CGIL, CISL, UIL.
Il corteo, aperto da un bello striscione in rosso che riportava la scritta “Primo Maggio di lotta – Salario e sicurezza sul lavoro contro carovita, repressione e guerra - è partito da piazza del Gesù per attraversare via Toledo e giungere presso via Medina, fermandosi davanti alla sede di S. Lucia della Regione Campania. Il presidio conclusivo era tutto contro la giunta antipopolare campana guidata da De Luca che stenta ancora a far partire i corsi di formazione per tutti i disoccupati organizzati, nonostante soltanto qualche centinaio sia stato, per ora, destinato ai giovani.
Presso la galleria Principe Umberto, a due passi dal Museo Nazionale di Napoli, si è svolta una vera e propria assemblea pubblica, con interventi dal microfono per celebrare il Primo Maggio, organizzata dal sindacato USB. Presenti anche i lavoratori e le lavoratrici della manutenzione stradale in lotta per essere assunti nella pubblica amministrazione, nonché alcuni rappresentati dei Cobas che hanno diffuso volantini contro Israele e pro-Palestina.
I compagni della Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli del PMLI sono stati presenti ad entrambi gli eventi diffondendo centinaia di volantini che riproducevano l'Editoriale per “Il Bolscevico” a firma del compagno Andrea Cammilli, Responsabile per il lavoro di massa del CC del PMLI, dal titolo “Il Primo Maggio sia l’inizio della lotta del proletariato per la conquista del potere politico e del socialismo”. Buona l’accoglienza degli operai presenti che si sono intrattenuti a parlare della questione lavoro a Napoli e soprattutto della guerra in Ucraina e della nostra posizione che ha destato molta curiosità e attenzione soprattutto sul definire neonazista la politica guerrafondaia di Putin.
3 maggio 2023