Su Radio 24
Mieli dà notizia del cambio di posizione del PMLI sull'invio di armi all'Ucraina
L'11 maggio Paolo Mieli, storico e editorialista del “Corriere della sera”, commentando i fatti del giorno su Radio 24, emittente della Confindustria, ha dato notizia del cambiamento di posizione del PMLI sull'invio delle armi all'Ucraina.
Testualmente ha detto: “Scontro di cui parla oggi il 'Corriere della sera', è quello in casa, no, scusa 'La Repubblica' con un articolo di Matteo Pucciarelli. È in casa pacifista, dove secondo questo articolo il fronte pacifista si divide per la manifestazione che ha organizzato Santoro domenica scorsa, quella della staffetta in tutta Italia, dicendo che non serve il protagonista. È un modo soft di dividersi, però si capisce che alcune associazioni vengono citate per nome e cognome (dimmi, dimmi, dai, voce del conduttore - ndr). Rete italiana, Pace e disarmo che dice la sua staffetta è estemporanea, meglio azioni concrete. Altri ricordano che loro stanno facendo azioni più penetranti nello stesso tempo in Ucraina e in Italia. Perché stanno polemizzando? Stanno polemizzando perché si rendono conto che soprattutto alcune dichiarazioni della manifestazione organizzata da Santoro, quella che dice Zelensky è un farabutto, Moni Ovadia, ti ricordi? (sì, certo, voce del conduttore - ndr), non aiuta, non danno idea di veri pacifisti, ma danno idea di essere così, di tifare per una parte.
A proposito di queste discussioni. A proposito di queste discussioni segnalo una cosa che sul giornale non ha trovato molta ospitalità (in realtà nessuna ospitalità - ndr), che un gruppettino che fu della sinistra exraparlamentare, veramente piccolo, però che ha i blasoni perché è uno dei primi, il Partito marxista-leninista italiano che c'ha il giornale 'Il Bolscevico' (che dunque, esiste, voce del conduttore – ndr), si si esiste ma è piccolo, segnalo che è piccolo, ha cambiato posizione, dopo essere stato per un anno antiNato ultrapacifista, recentemente ha detto che i fatti lo hanno convinto che la battaglia ucraina è giusta. Hanno pubblicato un articolo su 'Il Bolscevico' ( si tratta del Documento dell'Ufficio politico del PMLI in dato 24 aprile 2023, ndr) e hanno detto che dare le armi a Zelensky è giustissimo. La dichiarazione è: Il Partito marxista-leninista italiano era contro l'invio delle armi in Ucraina ma di fronte alla macelleria crescente del nuovo Zar Putin e dal momento che l'Ucraina si prepara alla controffensiva per cacciare dal Donbass l'invasore e occupante russo non è più possibile sostenere di non inviare armi in Ucraina. Ripeto è un piccolo gruppo non indicativo (oh per già solo il nome, il nome del giornale, insomma, voce del conduttore – ndr). La cosa buffa è che questi erano anticamente, erano maoisti filo cinesi, parliamo di 50 anni fa, adesso se la prendono con Putin ma anche con Xi Jinping”.
A parte le grossolane e incomprensibili inesattezze (ultrapacifismo, ecc.) e il ridimensionamento delle dimensioni del PMLI (“un gruppettino molto piccolo”, ripetuto tre volte – ndr), da storico e autorevole giornalista Mieli non può ignorare del tutto le posizioni politiche del PMLI, specie quello che lo caratterizzano e lo contraddistinguono. Nel 2018, per esempio, nel suo libro “La storia del comunismo in 50 ritratti” ha dato notizia dei messaggi che si sono scambiati Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, e Pol Pot, allora premier della Kampuchea democratica (Cambogia).
E gli altri suoi colleghi? Perché non citano mai il PMLI pur essendo passati 46 anni dalla sua nascita? Evidentemente la necessità della destra e della “sinistra” del regime capitalista neofascista di occultare il PMLI per non farlo conoscere alle masse è più forte del dovere democratico della completezza dell'informazione politica.
17 maggio 2023