Ballottaggio elezioni comunali in quattro comuni siciliani dell’11 e 12 giugno 2023
Oltre la metà dell'elettorato diserta le urne. A Siracusa il 61,3%
Tutti i sindaci eletti da una minoranza risicata degli elettori. Il neosindaco di Siracusa, Francesco Italia, votato solo dal 21% degli elettori
L’11 e il 12 giugno 2023 si è svolto il secondo turno delle elezioni comunali a Siracusa, Piazza Armerina, Acireale e Aci Sant’Antonio, gli unici quattro comuni della Sicilia. Alla chiusura definitiva dei seggi, alle ore 15, ha disertato le urne il 59,2% degli aventi diritto, con un incremento del 17,8% rispetto al primo turno in cui si era registrata una diserzione del 41,4%. In particolare, a Siracusa, l'unico capoluogo interessato dal turno di ballottaggio, su 102.147 elettrici ed elettori chiamati alle urne ben oltre la metà, ossia 62.576, le hanno disertate, pari al 61,3%. L’incremento fra il primo e il secondo turno è stato del 16,1%. Ad Acireale(Catania) ha disertato il 59,7% degli aventi diritto con addirittura l’incremento del 26,4% rispetto al primo turno. Ad Aci Sant’Antonio (Catania) ha disertato il 49,5% (+15,8%). A Piazza Armerina (Enna) il 55,5% (+9,7%).
A Siracusa, il candidato della destra, Ferdinando Messina, pur partendo in vantaggio, riduce lievemente i suoi consensi fra il primo e il secondo turno e non riesce a prevalere sul sindaco uscente Francesco Italia, membro di Azione, che al secondo turno raddoppia quasi i suoi voti potendo contare sul soccorso della “sinistra” borghese, dal PD al M5S, che erano rimasti fuori dal ballottaggio.
Italia è stato votato dal 55,4% dei voti validi, che corrispondono però solo al 21% dell’intero corpo elettorale. In sostanza, non ha nemmeno il consenso di un quarto dell’elettorato siracusano, che di fatto lo ha delegittimato in partenza.
Ad Acireale, invece, è stato eletto sindaco Roberto Barbagallo. Sostenuto da Forza Italia, che non ha presentato una propria lista, ha ottenuto 8.964 voti, equivalenti al 51,6% di voti validi, pari al 19,6% degli aventi diritto. Nel ballottaggio ha avuto la meglio su Antonino 'Nino' Garozzo, che con 8.417 preferenze si è fermato al 48,4% di voti validi, appoggiato da tutta la destra, a eccezione di Fi, e da Sud chiama Nord di Cateno De Luca. I due candidati hanno rivestito in passato l'incarico di sindaco di Acireale. E in quel ruolo Roberto Barbagallo è stato condannato in primo grado a un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa, per presunte richieste illecite a un vigile urbano, nel 2018, mentre era il primo cittadino in carica.
Ad Aci Sant'Antonio il nuovo sindaco con il 51,7%, pari al 25,7% degli elettori, è Quintino Rocca, storico esponente del PD, appoggiato da quattro liste civiche. Lo sfidante della destra Giuseppe Santamaria, spinto da nove liste di cui tre con i simboli di partito (FI, Fdi, DC), ottiene il 48,3% dei voti validi.
A Piazza Armerina Nino Cammarata vince con il 58,7% di voti validi (pari al 25,3% degli elettori) il derby interno alla maggioranza di governo: a sostenerlo le liste di FdI, Udc e una civica. Massimo Di Seri, appoggiato da Forza Italia, Dc e Sud chiama Nord, ottiene il 41,3% dei voti validi.
Per i risultati generali sulle elezioni parziali in Sicilia rimandiamo all’articolo pubblicato da “Il Bolscevico” n. 22/2023.
14 giugno 2023