Sardegna
I minatori disoccupano la miniera dopo aver ottenuto una prima vittoria
 
I lavoratori della miniera di quarzo di Silius nel Gerrei, in provincia di Cagliari, avevano occupato nella mattinata del 29 giugno i due pozzi estrattivi della miniera di Genna Tres Montis a causa dell’assenza di certezze sul futuro in vista della ripartenza dell’attività estrattiva assegnata dalla Regione Sardegna, attraverso una concessione pubblica, alla società privata Mineraria del Gerrei a partire dal 1° luglio.
“Chiediamo il rispetto della delibera di giunta dello scorso marzo – aveva così giustificato la protesta Giampiero Manca, segretario generale della Filctem Cgil di Cagliari - in cui si garantisce l’occupazione dei lavoratori nelle aree limitrofe di Silius e San Basilio e non l’allontanamento per trasferimento dalla loro residenza”. “Chiediamo, inoltre – aggiungeva lo stesso Manca - il pagamento immediato degli stipendi arretrati non ancora erogati, compreso l’ultimo. Ma soprattutto chiediamo alla nuova azienda garanzie occupazionali per tutti i lavoratori del sito”.
Le ragioni della protesta, quindi, sono chiare: non solo la società Igea, di cui 34 minatori sono dipendenti, non ha pagato loro l'ultimo stipendio, ma i lavoratori hanno forti dubbi sul proseguimento della loro attività da parte della nuova società privata Mineraria del Gerrei.
Il giorno successivo, 30 giugno, si apriva con la massima urgenza il tavolo di confronto tecnico istituzionale presieduto dall'assessore all'Industria della Regione Sardegna, al quale hanno partecipato i sindacati, i rappresentanti di Igea, quelli della Mineraria Gerrei e i sindaci delle località di Silius e di San Basilio, nei cui territori si trovano le imprese minerarie.
Le due società hanno raggiunto un accordo con i sindacati per il quale i lavoratori che resteranno con Igea non verranno trasferiti a Lula o a Iglesias – località lontane dalle loro residenze - ma saranno temporaneamente impiegati in siti limitrofi. L'accordo prevede l'impegno da parte della società Igea di voler favorire il personale locale e la condizione che ai lavoratori che transiteranno nella nuova società Mineraria del Gerrei verrà riservato un inquadramento contrattuale pari a quello attuale, perché la miniera di Genna Tres Montis ha, secondo la stessa Mineraria Gerrei, ampie possibilità di crescita produttiva, con la prospettiva di estrazione di 220.000 tonnellate all’anno di minerale, di cui circa 70mila fluorite e 150mila di galena, un lavoro a pieno regime per il quale saranno necessarie circa 100 persone.
Nella stessa riunione istituzionale anche la società Igea ha dato precise garanzie sul pagamento degli stipendi arretrati.
Nella serata del 30 giugno, quindi, è stato chiaro che la lotta dei lavoratori, al fianco dei quali sono stati unitariamente tutti i sindacati del settore, aveva dato loro una prima vittoria, e tutti i minatori sono risaliti dai pozzi che avevano occupato per protesta.
Questa, ovviamente, è soltanto una prima vittoria da parte degli operai, alla quale dovrà seguire il preciso rispetto degli impegni da parte delle due imprese minerarie coinvolte.

12 luglio 2023