Vertenza Si-Cobas Mondo Convenienza
25 lavoratori in sciopero licenziati a mezzo stampa
Le società in appalto assoldano bande di crumiri per sabotare la protesta
“Non ci faremo intimidire lo sciopero continua”
Dopo quasi 50 giorni di sciopero e di presidio permanente davanti ai cancelli del deposito di Mondo Convenienza (colosso della distribuzione mobili) situato in Via Della Gattinella a Campi Bisenzio (Firenze) e più volte sgomberato con la forza da polizia e carabinieri nelle settimane scorse; il 13 luglio la società Rl2, che ha in appalto da Mondo Convenienza il servizio di trasporto, montaggio e consegne a domicilio, ha annunciato con un comunicato stampa sui giornali il licenziamento di 25 lavoratori che aderiscono alla protesta e che secondo Rl2 sono tra i “responsabili del blocco illegale anche tramite atti violenti, del servizio di consegna nel deposito di Campi. I dipendenti in questione – si legge ancora nel comunicato stampa aziendale - supportati dai Sicobas, con le loro condotte hanno messo a rischio chiusura l’attività produttiva”.
Un atto gravissimo con cui Rl2 spera di ricattare e intimidire i lavoratori in lotta; di affievolire la grande solidarietà popolare che si è creata intorno a questa vertenza e di impedire il diritto di sciopero additando i lavoratori come dei delinquenti.
Una provocazione senza precedenti che secondo il Si-Cobas Prato-Firenze rappresenta un salto di qualità nella vertenza ed è strettamente legata con quello che nelle stesse ore stava succedendo nel magazzino Mondo Convenienza di Torino dove dal 12 luglio circa 150 facchini, montatori e autisti su 280 hanno proclamato lo sciopero a oltranza e la polizia ha provato a sgomberare il picchetto portando via i lavoratori di peso.
Segno evidente che Mondo Convenienza, Rl2 e Veneta Logistics, l’azienda che gestisce il magazzino di Settimo Torinese, temono il dilagare della protesta partita da Campi Bisenzio e che nelle settimane scorse ha già coinvolto anche i depositi di Bologna e Roma e per arginarla hanno perfino mobilitato un manipolo di crumiri prezzolati: “capi e caporali delle diverse cooperative che gestiscono gli appalti Mondo Convenienza di Campi, Bologna, Pisa, Torino, Venezia, gli stessi che il 20 giugno a Bologna picchiavano i lavoratori in sciopero mandandoli all’ospedale con braccia e denti rotti”, che tra il 14 e il 16 luglio al grido di “Fateci lavorare” per due giorni hanno assediato il Comune di Campi Bisenzio “per pretendere l'intervento della polizia sui lavoratori in sciopero e costruire la bugia di una spaccatura tra lavoratori”.
In un post pubblicato sulla pagina Facebook il Si-Cobas Prato-Firenze tra l'altro denuncia: “Questa situazione è vergognosa, tanto più in una città come Campi, i cui cittadini e cittadine si sono distinti nella resistenza partigiana e antifascista proprio contro personaggi del genere che nel Ventennio facevano le stesse cose: picchiare i lavoratori in sciopero e fare pressione sulle istituzioni democratiche per difendere gli interessi di pochi e non quelli di molti”. Perciò, conclude la nota: “Invitiamo tutta la cittadinanza a boicottare questa iniziativa e a solidarizzare con i lavoratori di Mondo Convenienza che da più di un mese stanno lottando contro sfruttamento, caporalato, paghe da fame, turni di 12 ore e assenza di sicurezza sul lavoro”.
Mentre il responsabile del Si-Cobas Prato-Firenze Luca Toscano sottolinea che: “I lavoratori in sciopero hanno appreso dalla stampa di essere stati licenziati. Dai licenziamenti via mail siamo passati a quelli via comunicato stampa. Il metodo è vergognoso quanto le motivazioni addotte. Ma svela il vero obiettivo di questa mossa. Mentre l’azienda non si è preoccupata ancora di comunicare i licenziamenti ai lavoratori interessati, si affretta ad annunciarlo alla stampa. È chiaro il perché — aggiunge il sindacalista — È più che altro interessata a provare a spaventare i più di cento lavoratori che da ieri sono entrati in sciopero a Torino e fermare un processo che sta vedendo centinaia di lavoratori in tutta la filiera Mondo Convenienza raccogliere il messaggio di speranza partito da Campi Bisenzio”.
Il sistema di sfruttamento messo in piedi da Mondo Convenienza e gestito dalle Srl in appalto costringe da anni i lavoratori “a sottostare a contratti che producono lavoro povero: contratto pulizie multiservizi invece che logistica, con turni tra le 10 e le 14 ore al giorno per 6 giorni la settimana, con straordinari non pagati”.
In risposta alla tracotanza pasronale, il 18 luglio, davanti al presidio di Campi Bisenzio, il Si-Cobas ha convocato un'assemblea pubblica per fare il punto sulla vertenza e rilanciare le rivendicazioni che prevedono: il rispetto del Ccnl nazionale della logistica (oggi i lavoratori in appalto di Mondo Convenienza sono inquadrati col più povero Ccnl Multiservizi, circa 400 euro al mese in meno); introduzione di un marcatempo che consenta di segnare le ore lavorate e veder pagati regolarmente gli straordinari; indennità di trasferta giornaliera per mettere fine al ricatto che ora come ora impedisce a chi lavora anche di andare in malattia; rispetto delle misure di sicurezza e abrogazione del “regolamento aziendale” interno a Mondo Convenienza e società in appalto che va in deroga a ogni normativa sul lavoro e, tra le altre cose, prevede di effettuare consegne in qualsiasi condizione e ovvimente il ritiro immediato dei licenziamenti.
Intanto, mentre Mondo Convenienza continua a ripetere di non avere responsabilità su ciò che fanno le Srl in appalto, già due procure, Ivrea e Bologna, hanno indagato i vertici aziendali per l’intermediazione illecita di manodopera e lo sfruttamento del lavoro, nel 2021 e nel 2022. A Bologna il processo è appena iniziato, a Ivrea è in fase di conclusione delle indagini.
In ogni caso, avverte il Si-Cobas “I licenziamenti non saranno il punto fine di questa lotta. Sono un motivo in più per portarla avanti. Fino a quando il sistema Mondo Convenienza non verrà scalfito. Il presidio in via Gattinella continua. Non si può cedere di fronte a un'azienda che fattura 1,2 miliardi l’anno e vuole continuare a fare impresa sullo sfruttamento dei chi lavora”.
19 luglio 2023