Nonostante la condizione pietosa a Napoli e in regione
Le giunte De Luca e Manfredi vogliono aumentare le tariffe dei trasporti
Redazione di Napoli
È ormai da qualche mese che la giunta campana antipopolare del presidente in orbace, Vincenzo De Luca, ha detto chiaramente che vi saranno aumenti dei biglietti a livello regionale, con il varo di un nuovo tariffario dei servizi di trasporto napoletani il quale prevede un rincaro (corsa singola) della Linea 1 da 1,20 a 1,30 euro. Non è mancato il commento della giunta Manfredi che, di concerto con le affermazioni di quella regionale, ha ritenuto affermare sfrontatamente che le tariffe dei trasporti cittadini a Napoli sono inferiori a quelle di Roma e Milano, annunciando che anche nel capoluogo si passerà agli aumenti.
In sostanza si parla di un ulteriore aumento a 1,50 euro, motivando maliziosamente il nuovo salasso dai costi relativi alle nuove stazioni in costruzione, ai prolungamenti di orario previsti dopo il 15 settembre per tutti i venerdì e i sabato e alla diminuzione dei tempi di attesa, che dovrebbero non superare gli 8 minuti tra una corsa e l’altra, mentre ad oggi si attesterebbero intorno ai venti minuti circa, se non oltre. Solite e scontate promesse: sta di fatto che la condizione dei trasporti in Campania è al palo da anni e versa in condizioni pietose se non disastrose tra ritardi, guasti e attese infinite. La tratta ormai principale, ossia la linea 1, che va dal quartiere dell’area Nord di Piscinola fino alla stazione centrale in piazza Garibaldi, necessitava di un miglioramento non solo in termini di tempo ma anche di avvicendamento dei treni, con i nuovi 20 che dovevano essere messi in funzione entro l’inizio del 2023.
Nulla di tutto questo, anzi ad oggi siamo, si potrebbe dire, “in sperimentazione” per essere ironici. Inoltre non si riesce a capire quando entrerà in vigore il progetto connesso - previsto per la primavera di quest’anno - che vorrebbe anche l’installazione delle antenne che permetteranno di usufruire del 5G e del wi-fi gratuito, sia nelle stazioni che a bordo dei treni. Sta di fatto che la situazione dei trasporti langue nonostante l’inaspettato boom del turismo (attualmente Napoli è la seconda città nell’Unione europea per aumento di visitatori) e la crescita delle imprese familiari che hanno fatto chiedere anche l’ulteriore possibilità di potenziare i trasporti, soprattutto nel capoluogo, con la formula del “24 ore su 24” cui collegare un bando di nuove assunzioni nel trasporto pubblico. Un disastro dopo l’altro e un fallimento totale delle politiche dei trasporti delle due giunte antipopolari che, anziché fare ammenda e chiedere scusa alle masse, si permettono il lusso sfacciato di annunciare impunemente il rincaro delle tariffe locali e regionali.
6 settembre 2023