Combattivo corteo di 5 mila manifestanti
In piazza a Messina per ribadire che le masse popolari non vogliono il Ponte sullo Stretto
Militante partecipazione del PMLI
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Messina 12 agosto, concentramento in piazza Cairoli da dove ha inizio un partecipato corteo per dire No al ponte sullo Stretto e non solo, No al sottosviluppo del Meridione, No alla disoccupazione e alla precarietà, No alla mafia, No all'emigrazione dei nostri giovani, No alla militarizzazione della Sicilia, No alla tav, No al capitalismo imperialista.
La grande piazza si è ben presto riempita di oltre cinquemila manifestanti messinesi e calabresi con delegazioni da altri luoghi della Sicilia e da diverse parti d'Italia. A guidare il grande corteo lo striscione NO PONTE, del comitato storico "Rete No Ponte Messina", a seguire No Ponte Calabria. Tanti altri striscioni, con tante bandiere di vari organizzazioni e partiti che hanno aderito alla manifestazione, così come tanti erano i cartelloni. Alla testa un camioncino amplificato con molti manifestanti che si alternano a lanciare slogan e riflessioni contro la mostruosità del Ponte sullo Stretto di Messina, un'opera inutile per le popolazioni locali anzi una catastrofe ambientale e umana dove un equilibrio di armonia con la natura viene compromesso.
Un rappresentante della "Rete No Ponte" ha affermato “siamo scesi in piazza in migliaia oggi a Messina a manifestare contro la realizzazione di questa opera che devasterà la città facendola diventare un enorme cantiere. Interi quartieri saranno sventrati e molti dovranno lasciare le proprie abitazioni. Continueremo le manifestazioni anche quando apriranno questi cantieri, sembrerebbe a luglio 2024, e non permetteremo a nessuno di devastare Messina. Ormai la maggior parte delle persone sono dalla nostra parte perché hanno capito quali disagi dovrebbe sopportare la città".
Da oltre un secolo e mezzo si parla del ponte sullo Stretto, addirittura dal 1860, un sogno per i governi borghesi capitalisti, Nel 1883 luglio, il Consiglio comunale di Catania approva un ordine del giorno con cui "sollecita - dice il telegramma inviato al presidente del consiglio De Petris - la costruzione di un tunnel sotto lo stretto di Messina" per favorire i collegamenti fra l'isola e il continente. Un "progetto secolare" che però ad un certo punto è divenuto uno spot propagandistico e un appetitoso banchetto di denaro pubblico per la borghesia capitalista mafiosa, da Berlusconi ad altri fino all'attuale governo neofascista Meloni e al ministro Salvini che lo vogliono imporre, senza tenere conto della volontà popolare, e anzi contro tale volontà visto che sono ben altre le priorità delle masse popolari sicule e calabre.
In un recente articolo pubblicato su Il Bolscevico
dove si dava notizia della contestazione a Salvini da parte dei manifestanti “No Ponte” si riportava sinteticamente la posizione del PMLI: “Noi marxisti-leninisti abbiamo più volte ribadito come la realizzazione del ponte, in particolare vecchio 'cavallo di battaglia' dei mafiosi e delle forze politiche ad essi asservite sia di destra che di 'sinistra' rappresenta un enorme regalo alla borghesia e al capitalismo italiani. Il martoriato Mezzogiorno, le martoriate masse calabresi e siciliani, nell'immediato hanno bisogno di ben altri interventi cominciando dal lavoro, dalla sanità pubblica, dall'istruzione, dalla messa in sicurezza del territorio, dalle reti idriche, dagli alloggi, dal potenziamento del traffico pubblico, dall'accoglienza ai migranti, dalla lotta alle mafie”.
Per questo urge creare un vasto fronte unito No Ponte che deve necessariamente assumere un carattere di massa nazionale. Che tutti gli anticapitalisti e i sinceri fautori del socialismo si uniscano al PMLI e prendano coscienza che la lotta alla realizzazione del ponte sullo Stretto passa necessariamente dalla lotta al governo neofascista Meloni che va abbattuto da sinistra facendo affidamento solo sulla lotta di classe e di piazza.
Al corteo, terminato in piazza Unione europea dov’era stato allestito uno spettacolo di canzoni e musica popolare, ha partecipato con spirito militante il PMLI tramite la Cellula “Stalin” della provincia di Catania. I compagni indossavano il “corpetto” con il manifesto storico "Lottiamo uniti contro il Ponte di Messina” condiviso e fotografato da tanti manifestanti. Diffusi i volantini che riportavano l'articolo con la contestazione a Salvini, andati a ruba tra i manifestanti e chi era ai lati del corteo.
6 settembre 2023