Comunicato del Comitato provinciale di Firenze del PMLI
No all'ulteriore militarizzazione di Firenze
PER COMBATTERE LA MICROCRIMINALITA’ SERVONO LAVORO, DIRITTI E RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE URBANE

Con il pretesto di combattere la microcriminalità e dare più “sicurezza alla cittadinanza”, il sindaco di Firenze Dario Nardella, ha promosso un progetto che assolda quaranta volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri “181 Pegaso” che da oggi 11 settembre svolgerà “interventi di prevenzione e sicurezza nei luoghi pubblici dov’è stata segnalata dai Quartieri una più forte richiesta di controlli”.
Secondo Palazzo Vecchio, lo scopo del progetto è “aumentare decoro, visibilità e sicurezza, promuovere l’educazione alla convivenza ed al rispetto della legalità, il dialogo tra le persone, la dissuasione di condotte illecite e la prevenzione di fenomeni che comportano turbative del libero utilizzo negli spazi pubblici”, anche se Nardella stesso nelle interviste vuota il sacco e dichiara alla luce del sole l’obiettivo reale di militarizzare ulteriormente con il moltiplicarsi di uomini, mezzi e telecamere, una città già sotto controllo.
Firenze infatti assumerà altri 50 ispettori di Polizia municipale ma, dato che “la sicurezza è un dovere dello Stato”, il sindaco PD chiede a gran voce al governo neofascista Meloni “almeno 200 nuovi agenti di polizia e carabinieri, oltre al ripristino del progetto ‘strade sicure’ con i militari a presidiare i luoghi sensibili”.
Ecco come Nardella e la giunta PD intendono risolvere i problemi della popolazione, facendo seguito unicamente al metodo repressivo della sorveglianza militare, allineandosi in pieno alle politiche della destra fascista in una gara al rialzo dall’odore prettamente elettorale, e non senza conseguenze pratiche. Una linea peraltro promossa anche dalle organizzazioni neofasciste in città come Casapound e Casaggì che ostentano “ronde” di mussoliniana memoria, le cui sedi Nardella si guarda bene dal chiudere, come vorrebbe invece la Firenze antifascista.
Maggiore “sicurezza” per le masse popolari si può conseguirla solo creando migliori condizioni economiche, sociali, di aggregazione e di partecipazione; servono misure politiche che impediscano la deindustrializzazione e l’esternalizzazione del lavoro, così come è necessario combattere il precariato in tutte le sue forme, garantendo lavoro stabile, a salario pieno e sindacalmente tutelato per tutti, inclusi i giovani, partendo proprio dal divieto delle pubbliche amministrazioni di assumere lavoratori precari per lavori di routine, e abolendo gli appalti nei servizi.
In una Toscana nella quale negli ultimi 10 anni i poveri sono più che raddoppiati, le giunte locali, a partire da Firenze, dovrebbero preoccuparsi di bloccare i progetti speculativi in corso - come ad esempio lo “Student Hotel” di viale Belfiore costruito in barba alle proteste degli abitanti -, recuperando il patrimonio edilizio delle aree private e pubbliche dismesse o in via di dismissione per la conversione in alloggi popolari, e studentati pubblici, dell’assegnazione di edifici per soddisfare le esigenze della popolazione alla quale mancano spazi sociali, culturali, ricreativi, soprattutto al servizio dei giovani. Indispensabile è poi fornire un’assistenza sanitaria gratuita senza alcun ticket, a partire dagli anziani, dai diversamente abili e dai bambini, famiglie indigenti e immigrati.
In sostanza, la qualità della vita della popolazione, a Firenze come altrove, si migliora dirottando risorse pubbliche in politiche sul lavoro, abitative, sociali e sociosanitarie, prevenendo la povertà e le ingiustizie sociali ed economiche, in modo tale che siano garantiti a tutti, italiani e immigrati, un lavoro stabile, la casa, l’accesso alle cure mediche, all’istruzione e ai servizi, e non di certo militarizzando le strade con “forze dell’ordine” e “volontari”, facendo l’ennesimo regalo al governo neofascista Meloni che ha fra i suoi capisaldi proprio la “sicurezza” e il “controllo” delle masse popolari.
 
Partito marxista-leninista italiano
Comitato provinciale di Firenze

 

Firenze, 11 settembre 2023