Dopo quasi di dieci anni di lotte di piazza
I disoccupati organizzati di Napoli e Scampia ottengono i corsi di formazione
Sconfitta l’arroganza della giunta regionale di De Luca. Finalizzare i corsi al lavoro stabile, a salario intero, a tempo pieno e sindacalmente tutelato
Importante e storico contributo dei marxisti-leninisti
Redazione di Napoli
È senza dubbio una vittoria storica, la terza negli ultimi trenta anni - dopo quella degli LSU organizzati e del progetto ex Bros - per centinaia di disoccupati organizzati partenopei appartenenti alle combattive liste del “Movimento 7 novembre” e “Disoccupati cantiere 167” di Scampia - con i portavoce rispettivamente Eduardo Sorge e Omero Benfenati - quella ottenuta nei torridi mesi di luglio ed agosto per ottenere i corsi di formazione.
Finalmente è giunto l’annuncio, all’indomani del voto unanime del Consiglio comunale di Napoli per avviare la formazione in città, dopo una dura e lunga battaglia di piazza dove i disoccupati sono riusciti a centrare un importante obbiettivo con la partenza dei corsi di formazione sia per i giovani che gli iscritti di lunga durata per entrare nel settore dell’ambiente. Circa 600 unità dovrebbero, finalmente, cominciare una formazione di 300 ore finalizzata a lavori di pubblica utilità e mano mano, tutti gli “inoccupati” raggiungerebbero, pertanto, le sedi individuate per cominciare le ore di formazione nel settore richiesto.
A sbloccare i corsi è stato l’aumento delle proteste dei combattivi disoccupati che, negli ultimi mesi e in special modo in giugno e luglio, hanno effettuato a ripetizione importanti giornate di lotta e occupazioni, bloccando prima il centro dell’impiego, poi occupando l’ex sala del consiglio provinciale in piazza S. Maria La Nova, fino proprio alla Antisala dei Baroni, sede del consiglio comunale il 14 luglio, per mettere spalle al muro il consiglio comunale sulla responsabilità della formazione. A quel punto all’unanimità le istituzioni locali, con il cedimento di schianto anche della giunta Manfredi, votavano l’avvio dei corsi di formazione sotto l’egida anche della società mista “Napoli Servizi” che avrebbe poi “appaltato” a privati la formazione presso alcuni uffici napoletani. Una vittoria storica alla quale ha contribuito anche la Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli attraverso i suoi compagni storici, come Luigi Prodomo, portavoce fin dal primo giorno di nascita del “Movimento 7 novembre”, che ha seguito in tutte le fasi di lotta conquistando un posto all’interno dei corsi di formazione.
E si tenga presente che i disoccupati organizzati questa volta hanno dovuto subire l’arroganza, la tracotanza e l’angheria oppositive direttamente dal presidente regionale con l’orbace Vincenzo De Luca che non ha voluto sostenere i corsi di formazione e ha sempre contrastato fin dalla nascita i movimenti di Napoli e Scampia.
Dopo diversi rifiuti di incontrare i disoccupati organizzati, storico è stato lo scontro tra De Luca e il giovane portavoce Sorge nei pressi dei quartier di Dazio e Cappuccino, vicino a Bagnoli, laddove il leader del “M7N” fronteggiava a viso aperto il presidente della Campania che gli rispondeva con boriosità mussoliniana facendo capire che la sua giunta non avrebbe appoggiato la loro lotta. Una sconfitta, pertanto, anche per il PD, nonostante l’interessamento ruffiano di Manfredi e di Elly Schlein che pochi mesi addietro avevano cercato, in un incontro con i delegati dei senzalavoro, di mettere una cosiddetta “pezza a colori” in vista delle prossime elezioni europee del 2024.
Chiaramente i corsi di formazione così come sono strutturati non convincono i disoccupati organizzati che il prossimo 20 settembre andranno a Roma presso il ministero delle Attività Produttive e ottenere la conferma della copertura finanziaria: “non ci sono scuse allora, ora che siamo lavoratori inoccupati, disoccupati in formazione manca solo la volontà politica di sbloccare le procedure finanziarie e tecniche per dare continuità e inserimento lavorativo a queste platee, per valorizzare i soldi spesi per i programmi di formazione, per garantire un salario tramite un lavoro realmente utile alla società e ai bisogni sociali della nostra città e dei nostri territori”.
Che la giusta lotta dei disoccupati organizzati non si fermi e raggiunga l’obiettivo del lavoro stabile, a salario intero, a tempo pieno e sindacalmente tutelato!
20 settembre 2023