Comunicato del PMLI.Biella sulla manifestazione nazionale del 7 ottobre
Saremo a Roma per non lasciare il proletariato in balìa dei riformisti e diffondere la nostra parola d'ordine strategica sulla questione del potere politico
L’Organizzazione biellese del Partito marxista-leninista italiano (PMLI) invita tutte le militanti e i militanti, le amiche e gli amici, oltre alle centinaia di persone che “seguono” la nostra pagina Facebook locale a partecipare alla grande manifestazione di sabato 7 ottobre a Roma organizzata dalla CGIL prendendo posto nei pullman messi a disposizione dalla Camera del Lavoro di Biella.
La Cgil ha indetto una grande manifestazione nazionale a Roma sui diritti delle masse lavoratrici e pensionate: per il lavoro, contro la precarietà, per il contrasto alla povertà, per l’aumento dei salari e delle pensioni, per la sanità e la scuola pubblica, per la tutela dell’ambiente, per la difesa e l’attuazione della Costituzione contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della Repubblica parlamentare in favore di quella presidenziale e federalista. Nel frattempo è stata lanciata una consultazione tra i lavoratori dove si chiede il sostegno alla piattaforma sindacale e alla mobilitazione. I temi sono importanti, però siamo ancora alle iniziative di sabato, e lo sciopero si allontana.
Riteniamo la condotta di Landini del tutto inadeguata e inconcludente rispetto all'emergenza che stanno vivendo le lavoratrici e i lavoratori, i precari, i pensionati, penalizzati dal carovita, da salari e pensioni da fame, dalla privatizzazione dei servizi, a partire da quello sanitario. Una condotta rinunciataria e capitolarda che fa perdere alla Cgil ulteriore credibilità tra coloro che dovrebbe rappresentare, alla ostinata ricerca della concertazione con il governo che si beffa dei sindacati e dell'unità a tutti i costi con Uil e soprattutto Cisl che non ne vuol sapere di scendere in piazza. Insomma, si intravede all'orizzonte uno scenario che abbiamo già vissuto con i governi Conte II e Draghi, con scioperi generali a fine anno che rimangono isolati, quasi di testimonianza, e che non portano ad alcun risultato concreto per i lavoratori.
Purtroppo ancora oggi partiti e organizzazioni di sinistra, persino alcuni che si dichiarano comunisti, sono appiattiti sulla democrazia borghese e hanno assunto come loro programma la Costituzione borghese. Come ha detto il compagno Scuderi in una conversazione con la Direttrice responsabile de “Il Bolscevico”, compagna Monica Martenghi, “La Costituzione è la grande montagna che devono scalare i democratici e i progressisti guardando verso il socialismo e il PMLI, se vogliono davvero cambiare l’Italia”, intendendo dire che se si rimane ancorati alla Costituzione non vedremo mai all'orizzonte il socialismo. Non è la Costituzione che assicura il progresso sociale (se inteso come l'emancipazione delle classi un tempo sfruttate), ma è merito dei conflitti sociali, della lotta di classe e delle rivoluzioni.
Parteciperemo alla manifestazione del 7 ottobre con la nostra linea e le nostre considerazioni, anche per non lasciare il proletariato e le masse in balìa della borghesia e dei riformisti e per diffondere la nostra parola d'ordine strategica rivoluzionaria sulla questione del potere politico.
Per quanto riguarda la consultazione in corso della CGIL, naturalmente i marxisti-leninisti voteranno SÌ allo sciopero generale, e dove possibile interverranno nel dibattito spiegando la necessità di proclamare subito lo sciopero generale e perché la Costituzione non può essere “la via maestra” dei lavoratori.
Per il PMLI.Biella
Gabriele Urban
Biella, 2 ottobre 2023