A Roma, Milano, Perugia, Lecce, Palermo, Torino, Modena, Bologna, Firenze
Studenti in tenda contro il caro affitti
L'Udu chiede 2 miliardi al governo per il diritto allo studio
Al grido di "Vorrei un futuro qui", il 25 settembre è ripartita la mobilitazione nazionale degli studenti universitari contro il caro affitti e per il diritto allo studio.
Dopo le proteste del giugno scorso, si legge in un post sulla pagina Facebook dell'Unione degli universitari (Udu): “Abbiamo deciso di tornare a dormire in tenda davanti alle nostre facoltà perché il governo continua ad ignorare il caro studi e la crisi abitativa, senza attuare alcuna soluzione concreta. Ci sentiamo traditi rispetto alle promesse che avevamo ricevuto prima dell'estate".
A ribadirlo sono gli studenti de La Sapienza di Roma che hanno dato il via alla nuova ondata di mobilitazione che andrà avanti fino alla manifestazione nazionale del 7 ottobre indetta dalla Cgil e, oltre alla Capitale, coinvolgerà altre 24 città dal Nord al Sud tra cui Milano, Perugia, Lecce, Palermo, Torino, Modena e Bologna.
“Il governo Meloni – denunciano ancora gli studenti - non solo non ha mosso un dito per affrontare il caro affitti, ma ha cancellato un progetto da 660 milioni di euro per la realizzazione di nuovi alloggi universitari nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)”.
Al fianco degli studenti universitari si sono schierati fra gli altri anche la CGIL e varie associazioni.
A Milano sono tornate in piazza anche le tende del movimento studentesco “Cambiare Rotta”. Gli studenti hanno indetto un’assemblea nazionale il 16 e 17 settembre e per poter parlare, confrontarsi e elaborare una piattaforma rivendicativa, avevano occupato un cinema vuoto, subito sgomberato dalla polizia, ma non si sono lasciati intimorire e hanno subito convocato una seconda assemblea nazionale il 7 ottobre.
In un appello diffuso in rete gli studenti sottolineano che per uscire dall’emergenza abitativa “Chiediamo al presidente Meloni e al ministro Bernini di trovare urgentemente due miliardi di euro per intervenire su studentati pubblici, affitti, borse di studio, salute mentale e caro libri... una legge nazionale sugli affitti brevi, la destinazione dei fondi del Pnrr agli studentati pubblici, il recupero di immobili inutilizzati, lo stop della vendita del patrimonio pubblico, il ripristino dei fondi per l’affitto e la morosità incolpevole, la reintroduzione dell’equo canone”.
Da una recente ricerca sulla condizione abitativa studentesca avviata da Cgil, Unione degli Universitari (Udu) e Sunia, emerge che un terzo degli studenti universitari in Italia non riesce a pagare l’affitto. Per il 56% degli studenti i costi sono troppo elevati, il 47% lamenta condizioni non dignitose degli appartamenti, il 41% la carenza di alloggi e il 46% riferisce di essere stato truffato con annunci falsi e molti addirittura lamentano una selezione che penalizza gli studenti maschi e quelli non italiani.
4 ottobre 2023