Lettere
I lettori d'accordo con la posizione del PMLI e de “Il Bolscevico” a fianco del popolo palestinese
Sono perfettamente d’accordo con la posizione del PMLI su Hamas.
Francesco - Fano (Pesaro Urbino)
Ho letto l’articolo de “Il Bolscevico” su quanto accade in Palestina. D’accordo.
Chriso – Piemonte
Mi sembra giusto ciò che sostenete circa il popolo palestinese.
Nicola Spinosi - Firenze
Depositato il primo dei ricorsi di 34 lavoratori Stellantis Pomigliano iscritti a Slai cobas
Depositato il 21 settembre, al Tribunale del Lavoro di Nola, il primo dei ricorsi milionari (sottoscritto da 34 lavoratori) per il risarcimento dell’ingente danno subito dagli iscritti a Slai cobas e deportati illegalmente nel 2008 dall’azienda (all’epoca FCA) al reparto confino di Nola: 5.057.500 di euro (per danni patrimoniali e non patrimoniali) è la richiesta dei primi 34 operai del reparto WCL di Nola recentemente chiuso da Stellantis condannata per violazione del diritto antidiscriminatorio e di quello sindacale.
L’iniziativa fa seguito alla decisione della Corte di Cassazione che, in conseguenza della forte iniziativa del sindacato di base, pose all’ordine del giorno la pressante necessità di un decisivo “cambio di passo” della giurisprudenza del lavoro con la innovativa sentenza n.1 del gennaio 2020 (contenzioso FCA/Slai cobas: “le prevalenti sentenze della magistratura italiana ignorano le direttive europee in materia di diritto antidiscriminatorio nei luoghi di lavoro”), annullando la precedente sentenza del 2014 della corte di Appello di Napoli - che dava ragione a FCA - e rinviando la causa allo stesso Tribunale di Appello di Napoli con diverso collegio giudicante. In conseguenza di ciò lo scorso 7 febbraio la Corte di Appello di Napoli non ha potuto fare a meno di condannare l’azienda per comportamento antisindacale e trasferimento discriminatorio a Nola degli iscritti a Slai cobas.
Slai cobas - Coordinamento provinciale di Napoli/ Pomigliano d’Arco
11 ottobre 2023