Lettera del PMLI al direttore del "Corriere fiorentino" senza risposta
“Il Corriere” e la sua costola fiorentina condannano le false notizie, ma... ne da' una grossa sul PMLI
Qui di seguito pubblichiamo la Lettera inviata dal Comitato provinciale di Firenze del PMLI al “Corriere fiorentino”, che in un articolo del 15 ottobre aveva attaccato il Partito in un articolo di commento alla manifestazione studentesca in solidarietà col popolo palestinese. Lettera, che com'è ormai abitudine dei “democratici” antimarxisti-leninisti, è rimasta senza risposta.
A Roberto De Ponti
direttore del Corriere Fiorentino
In un articolo del 15 ottobre a firma Giulio Gori titolato “Studenti e non in corteo, cori contro Israele e Hamas
”, in coda si legge: “l’unica nota stonata è stata un militante del Partito Marxista Leninista Italiano
- ignorato da tutti -
col cartello ‘Con Hamas’
”.
Registriamo l'attacco mirato del vostro giornale al nostro Partito che, seppur non fosse di certo l'unica organizzazione in piazza ad appoggiare la resistenza palestinese e con essa Hamas, è stato l'unico citato nel vostro articolo.
Precisiamo anche che al corteo studentesco ed al presidio di piazza Santa Maria Novella i nostri compagni che in realtà erano in numero di gran lunga superiore ad uno, hanno diffuso centinaia di volantini dal titolo “Hamas scatena la tempesta contro Israele sionista e neonazista per la liberazione della Palestina” (che alleghiamo), senza alcuna difficoltà e intrattenendosi in numerose e dialettiche discussioni coi partecipanti che l'hanno accolto con interesse.
Come peraltro si legge in un altro vostro articolo del 15 ottobre, firmato da J.Sto dal titolo “Il grido dei cinquecento per la Palestina ‘Genocidio a Gaza, cessate il fuoco’
”, un solo intervento dei tanti che sono stati pronunciati al presidio è stato critico nei confronti di Hamas, e ciò conferma che il popolo palestinese e coloro che appoggiano la loro causa per l'indipendenza e la libertà, ha compreso che la resistenza è l'unica via possibile e pertanto sostiene le forze che la compongono indipendentemente da quale sia la loro natura politica o ideologica poiché, per tutti, c'è un primo grande nemico comune da sconfiggere, il governo sionista di Israele.
In ogni caso, è un fatto che l’imperialismo israeliano si fa quotidianamente beffa del diritto internazionale e delle risoluzioni ONU che periodicamente negli anni sono state approvate ma mai riconosciute e attuate. In generale, per noi le nazioni e i popoli più deboli hanno tutto il diritto di resistere con la lotta armata alle aggressioni degli imperialismi dell'Est e dell'Ovest: vale oggi per gli ucraini contro gli invasori russi e per i palestinesi contro gli oppressori nazisionisti, come valeva ieri per la lotta armata dei popoli afghano e iracheno contro gli invasori Usa e della Nato.
Noi siamo da sempre al fianco dell’eroico popolo palestinese contro la repressione e lo sterminio da parte dei governanti sionisti israeliani, che hanno estromesso con la violenza e il terrorismo le popolazioni arabe autoctone della Palestina, cacciate a forza dalle loro case e dalle loro terre e costrette da allora a vivere come esuli all’estero o come schiavi sotto l’occupazione militare israeliana. Adesso si apprestano a radere al suolo gran parte della striscia di Gaza costringendo all'esodo forzato la popolazione, che come alternativa può solamente tentare di resistere o morire.
Anche noi vogliamo “la pace” in ogni teatro di guerra, ma essa dev’essere giusta ed espressa in concreto, non una parola vuota e priva di giustizia e di significato. Non è “in pace” un territorio nel quale un popolo viene calpestato in silenzio da un aggressore. Lo Stato ebraico di Israele si comporta col popolo palestinese come Hitler nell’olocausto degli ebrei.
Ribadiamo la nostra posizione “due popoli uno Stato”, e appoggiamo con forza la resistenza armata palestinese, qualunque sia la sua matrice ideologica o religiosa, anche se distante anni luce dalla nostra concezione del mondo e della società, perché è in questo contesto oggettivamente giusta ed antimperialista.
Sappiamo che la chiarezza delle nostre posizioni in generale, e di quella antimperialista in particolare, che giungono fino alla contraddizione principale, vengono solitamente ignorate o attaccate senza alcuno straccio di dialettica dalla stampa di regime. Ce ne facciamo una ragione, di classe, e proseguiamo sulla nostra strada verso il socialismo, l'unico vero sistema che può garantire pace e fratellanza fra i popoli.
Partito marxista-leninista italiano
Comitato provinciale di Firenze
Firenze 15 ottobre 2023