Partecipato presidio a Firenze a sostegno della popolazione palestinese e di condanna degli aggressori sionisti israeliani
Malgrado l'ostracismo degli organizzatori al cartello, e al contrario delle bugie di “Repubblica” e del “Corriere Fiorentino”, presenti le insegne e i volantini del PMLI
Redazione di Firenze
Dopo quello del 14 ottobre, nel tardo pomeriggio di sabato 21 ottobre, in piazza S. M. Novella, punto di riferimento e di ritrovo a Firenze della popolazione immigrata, si è svolto il partecipato presidio “Gaza chiama” a sostegno del martoriato popolo palestinese, organizzato da Firenze per la Palestina, Comunità palestinese, Comunità islamica di Firenze e Toscana, e giovani Musulmani d'Italia-Firenze.
Malgrado la pioggia battente, confermata l'ottima partecipazione della settimana precedente. Tra gli oltre cinquecento manifestanti, forte la presenza giovanile con in prima fila la componente palestinese e tra essa la presenza femminile peraltro fortemente rappresentata tra tutti i partecipanti al presidio. Al loro fianco a portare sostegno le altre comunità immigrate come quelle egiziane, marocchine, pakistane. Numerosi anche gli italiani in particolare studenti.
Molti le manifestanti e i manifestanti con le bandiere palestinesi rosse-bianche-nere-verdi, di cui una gigantesca era al centro del presidio. Diversi i cartelli e gli striscioni per fermare il genocidio dei palestinesi e contro l'occupazione israeliana. Dello stesso tenore gli slogan lanciati.
Come forze politiche presenti, oltre al PMLI, vi erano con le bandiera rosse, il PCI, con i cui compagni ci siamo salutati cordialmente, la FGC e il PRC.
Il PMLI, presente con una delegazione di compagni di Firenze, Prato e Mugello, ha portato, in pieno spirito unitario la bandiera del Partito con sotto quella palestinese, il cartello con i manifesti, riportati anche nelle locandine dei “corpetti”, “Con Hamas, le Brigate Ezzedin al-Quassam e il popolo palestinese. Per la liberazione della Palestina” e ha distribuito un centinaio di volantini con la nostra posizione al fianco della resistenza palestinese e di Hamas. In molti casi sono venuti a prendere il volantino spontaneamente.
Va detto che due degli organizzatori, appena abbiamo innalzato il cartello, hanno contestato la presenza del PMLI giustificandosi che l'iniziativa non era aperta alle forze politiche e chiedendoci di riporre il cartello perché Hamas è divisivo e non rappresenta il popolo palestinese. Da notare che dopo pochi minuti sarebbero arrivate le succitate altre forze politiche.
Dopo poco sono tornati alla carica altri organizzatori sostenendo che se noi tenevamo il cartello le televisioni avrebbero ripreso solo il PMLI e avrebbero detto che era un presidio organizzato dai sostenitori di Hamas. Su questo li abbiamo zittiti in quanto noi eravamo lì per difendere il popolo palestinese e non per sfilare davanti alle televisioni.
In seguito con fare estremamente intimidatorio e minacciando addirittura di richiedere l'intervento della polizia, hanno chiesto urlando di mettere via il cartello, arrivando quasi a sfilarlo di mano al compagno che lo portava. Dopo pochi minuti hanno fatto dire dal microfono che prendevano le distanze dal cartello esposto dal Partito marxista-leninista che inneggia ad Hamas.
Nel frattempo, anche animati da spirito unitario, abbiamo riposto il cartello ma siamo rimasti al presidio con sempre issata la bandiera del Partito insieme a quella palestinese e continuando la diffusione.
Da notare che in tutto questo gli organizzatori non hanno raccolto il minimo sostegno della piazza, cioè dopo l'annuncio dal microfono neanche uno straccio di applauso e nessuno dei manifestanti ha avuto da ridire del cartello. Era palese che non era condiviso l'annuncio antiPMLI degli organizzatori. Al contrario, una giovane manifestante libanese ci ha espresso solidarietà e ci ha detto che gli organizzatori si erano comportati male; secondo lei il cartello in appoggio ad Hamas andava benissimo. Altri manifestanti ci hanno chiesto cos’era successo con gli organizzatori e in diversi hanno affermato che così non andava bene e anche per loro gli organizzatori si erano comportati male.
Come abbiamo fatto in piazza, contestiamo agli organizzatori una questione di metodo in quanto che in nessuna parte dell'invito al presidio era scritto che questo non era aperto alle forze politiche, cosa su cui hanno infine dovuto darci ragione; anzi, si invitava a “portare bandiere, kefia, cartelloni, striscioni e quant'altro”. Poi una questione di merito in quanto Hamas è il principale gruppo della resistenza palestinese e non è una realtà staccata dal popolo come vogliono far credere gli imperialisti e i loro lacchè ma lo rappresenta.
Poteva la stampa del regime neofascista farsi sfuggire una simile “volata” tirata dagli organizzatori per attaccare il PMLI e il suo antimperialismo? Infatti la Repubblica
in cronaca di Firenze di domenica 22 dedica al PMLI addirittura il sottotitolo nell'articolo a firma Azzurra Giorgi scrivendo la falsità che i compagni erano stati allontanati dal presidio. Costei li ha sprezzantemente definito “tre individui”, come se i nostri compagni nascondessero qualche mistero e il Partito ordisse chissà quale oscura trama. Stessa solfa riguarda il Corriere Fiorentino
che rilancia la falsa notizia dell'allontanamento dei compagni. A tale riguardo rimandiamo il lettore all'articolo a parte.
Comunque questi nemici della causa palestinese se ne facciano una ragione: i marxisti-leninisti, schiena dritta e avanti, rimarranno nelle piazze a sostenere lo Stato palestinese e nessuno potrà mai fermarli.
Con molto piacere i compagni impegnati al presidio hanno accolto il ringraziamento, arrivato tramite SMS del compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, per “Aver difeso il manifesto del Partito”.
25 ottobre 2023