Intervista del 21 ottobre 2023 a Khaled Meshal, uno dei leader di Hamas, da parte della giornalista Kasha Nabil dell'emittente tv degli Emirati arabi uniti Al Arabya che ha sede a Dubai
“Quella di Hamas è legittima resistenza. Nessun popolo e nazione si sono liberati senza sacrifici”
Data la sua estrema importanza, riproponiamo ai nostri lettori il testo integrale dell'intervista a Khaled Meshal pubblicata in sintesi sul numero scorso. Invece di entrare in merito ai contenuti e alle interessanti argomentazioni esposte da questo leader di Hamas, i mass media filosionisti occidentali hanno preferito inventare le supposte difficoltà in cui si sarebbe trovato l'intervistato di fronte all'incalzante intervistatrice. Quando non riescono a dipingere i combattenti antimperialisti come “tagliagole”, allora la ragionevolezza delle loro argomentazioni diventa ai loro occhi imbarazzo e incapacità di rispondere alle domande scomode. Eppure il testo dell'intervista è illuminante sulle ragioni della lotta per la liberazione della Palestina
Domanda
Il tipo di attacco effettuato da Hamas non è un'operazione regolare, è più una dichiarazione di guerra, motivo per cui alcune persone si chiedono come vi aspettavate che avrebbe reagito Israele? Stiamo osservando la grande tragedia umana che si sta svolgendo nella striscia di Gaza e la gente di Gaza si sveglia dovendo fronteggiare tutto ciò. Le altre fazioni, l'autorità palestinese e il popolo di Gaza, non sono stati consultati al riguardo, avete preso questa decisione da soli?
Risposta
Il momento geniale, quando le brigate Al-Qassam sono riuscite a sorprendere il nemico e le agenzie di intelligence nel mondo, doveva rimanere un segreto conosciuto solo da un piccolo gruppo di persone. Non abbiamo avviato una nuova impresa di resistenza, è tutto nell'ambito della resistenza quando viene adottata una determinata misura, questa fa parte della legittima resistenza su cui il nostro popolo è d'accordo.
Ok, lei ha espresso alcuni punti importanti, dice che questa è una resistenza legittima secondo il vostro punto di vista ma quello che gli occidentali hanno visto sui loro schermi tv è stata la violenza di Hamas contro i civili israeliani, siete responsabili dell'immagine di Hamas all'estero che ora è paragonato all'Isis
Questa è un'accusa fabbricata da Netanyahu e purtroppo l'occidente sta collaborando con lui. Cara sorella, le nazioni non si liberano facilmente.
I russi sacrificarono 30 milioni di persone nella seconda guerra mondale per liberarle dall'attacco di Hitler, i vietnamiti sacrificarono 3,5 milioni di persone per sconfiggere gli americani, l'Afghanistan ha sacrificato milioni di martiri per sconfiggere l'Urss prima e gli Usa poi, il popolo algerino ha sacrificato sei milioni di martiri in 130 anni. Il popolo palestinese è come qualsiasi altra nazione, nessuna nazione viene liberata senza sacrifici.
Come potete chiedere che l'occidente e il mondo in generale, sostengano la causa palestinese quando sono evidenti le azioni perpetrate da Hamas contro i civili israeliani? Sa che Israele ha ottenuto molto supporto grazie a queste scene? Trattare i civili in questo modo fa parte dell'ideologia di Hamas?
Sorella, ti ho detto che Hamas, le brigate Al-Qassam e le nostre organizzazioni militari sono concentrate sulle proprie forze di resistenza, sulle proprie forze di occupazione e i propri soldati, ma in tutte le guerre ci sono delle vittime civili, non ne siamo responsabili.
Vi scuserete per quello che è stato fatto ai civili israeliani il 7 ottobre?
Con tutto il rispetto per le tue domande, e perdonami se dico questo, le scuse dovrebbero essere chieste a Israele. Mi fai una domanda e io ti rispondo con chiarezza, Hamas non uccide di proposito i civili, si concentra sui soldati.
Lei dice che quello che Hezbollah sta facendo è positivo, ma non raggiunge il livello richiesto, quindi possiamo capire che Hezbollah e l'asse della resistenza hanno, di fatto, deluso le vostre aspettative riguardo le loro reazioni?
Noi in Palestina stiamo lottando, questa è la nostra posizione e decisione. Fuori dalla Palestina siamo grati a chi ci sta al fianco, Hezbollah e il Fronte libanese che ora si infiamma e noi siamo grati per questo, sia che sia opera dei libanesi, dei palestinesi o di chiunque altro, Hezbollah ha un ruolo attivo questi scontri nel sud del Libano vanno bene e sostengono la nostra causa ma la portata della battaglia, quando c'è la marea di Al-Aqsa e quando un crimine di tale efferatezza viene perpetrato contro Gaza,vi è la necessità di azioni più grandi. Ma non dobbiamo parlare solo del Libano o di Hezbollah, parliamo dei paesi confinanti con Israele, come il grande Egitto che ha fatto guerre di vasta portata, oggi gli egiziani bollono di rabbia, noi salutiamo il popolo egiziano e vogliamo di più, chiediamo una posizione più dura da parte dei leader egiziani.
Cosa si intende per più dura? Per quanto riguarda il Libano, questo lo sa e lo può vedere sui social, la situazione è molto complessa, l'ultima cosa di cui hanno bisogno è un'altra guerra che arrivi con un altro conto da pagare. Dicono che Khaked Sashal è seduto in una stanza con aria condizionata e parla di guerra, Jihad e bombardamenti.
Siamo in mezzo al campo di battaglia, nessuno sta fuori da questa situazione, i leader di Hamas a Gaza e all'estero stanno conducendo questa guerra insieme.
Avete deciso di lanciare l'attacco del 7 ottobre ed ora chiedete ai paesi arabi di unirsi a voi, gli arabi però non hanno preso parte a questa decisione.
Nessuno nel mondo arabo ha detto all'Egitto: perché ci avete sorpreso con la guerra del 1973? Questo perché la terra egiziana nel Sinai era sotto occupazione. Le persone potrebbero opporsi al fatto che un paese arabo decida da solo di lanciare un'offensiva contro un vicino o un altro partito, ma quando le persone sono sotto occupazione, hanno il diritto naturale di farlo e nessuno ha il diritto di chiederci perché lo abbiamo fatto e se abbiamo consultato o no qualcuno.
L'Iran ha soddisfatto le vostre aspettative finora? L'Iran ha parlato della distruzione di Israele.
Il nostro compito è fare richieste e ricordare alle persone le loro promesse, poi ognuno è responsabile delle proprie decisioni.
Cosa pensate di fare con gli ostaggi? Cosa volete in cambio?
Come ho detto, questi sono prigionieri. Prima di parlare dei prigionieri detenuti da noi, ci sono prigionieri detenuti dal nemico, erano circa 5.500 e ora sono 10.000, ogni giorno Israele arresta 100, 200 o 1.000 persone della Cisgiordana. La regola che seguiamo è che i detenuti vengono scambiati con prigionieri. Abbiamo recuperato oltre 1.000 prigionieri in cambio di Gilad Shalit.
Oggi abbiamo tra le mani decine di soldati e ufficiali, li useremo per svuotare le carceri israeliane e tutti i nostri figli e figlie delle varie fazioni saranno liberati.
Inshallah (Sia fatta la volontà di dio)
1 novembre 2023