Circolare alle scuole e ai comuni per promuovere iniziative per commemorare le foibe
È già partita l'operazione del governo per screditare la Resistenza
Continua la nefasta opera di revisionismo storico da parte dei fascisti in doppiopetto al governo e in particolare nell'ambito della scuola, con l'obiettivo di inculcare nelle giovani generazioni la falsa e infame lettura della storia neofascista, anticomunista e antiResistenziale, funzionale al regime neofascista.
Le prefetture stanno sollecitando scuole e sindaci a promuovere iniziative per commemorare i “martiri delle foibe", con tanto di concorsi, nella prospettiva di mobilitare fin da ora i giovani (che il governo e il ministro Valditara vorrebbero trasformare in nuovi Balilla) nell'ambito della “Giornata del ricordo" (dei martiri delle foibe) istituita sciaguratamente nel 2004 e che viene celebrata ogni 10 febbraio, fra l'altro in palese contrapposizione con il 27 gennaio, la Giornata della Memoria delle vittime della Shoah, in cui si ricordano i milioni di morti ammazzati dal nazifascismo e la Liberazione del campo di concentramento e sterminio di Auschwitz da parte della gloriosa Armata Rossa di Stalin.
L'obiettivo è una celebrazione capillare, una circolare della prefettura di Potenza ha sottolineato l’importanza di promuovere immonde iniziative “presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado”
ai fini di “voler favorire iniziative celebrative di approfondimento e di studio, finalizzate a dare particolare e significativo rilievo alla ricorrenza”
, per “sensibilizzare le nuove generazioni e diffondere la conoscenza di quei momenti dolorosi”
conservando “la memoria storica di una pagina altamente tragica per l’umanità, rendendo doveroso omaggio alle vittime e un riconoscimento ai superstiti”.
Le foibe vengono spacciate per “rappresaglie di vera e propria pulizia etnica su molti italiani”
, sulle quali occorre “fornire con immediatezza il quadro complessivo delle iniziative”
.
Cosa ancor più inquietante poi è che dall’entourage del ministero dell’Istruzione, come si legge sul Sole 24 Ore
, si fa sapere che l’iniziativa non è dovuta a decisioni prese dal Ministero dell'Istruzione e del "merito" (neofascista) retto dal leghista Valditara ma dal Ministero dell'Interno del prefetto neofascista Piantedosi.
Importanti le prese di posizione della CGIL e dell'Anpi contro le circolari inviate dai prefetti alle scuole di ogni ordine e grado, per la CGIL: “È francamente sconcertante, una cosa del genere non era mai accaduta. Non si comprende il perché si danno indicazioni e direttive alle scuole autonome e si omette completamente il 27 gennaio, la Giornata della memoria”
.
Mentre l'Associazione dei Partigiani chiede “di ritirare la circolare e recedere da questa pratica faziosa e pericolosa. Non è certo in discussione la condanna e la giusta memoria delle foibe, ovvero della tragedia dell’esodo, di cui alla legge sul Giorno del ricordo. Ma non è vero che le foibe riguardarono solo gli italiani, che pure furono i più colpiti, e non è vero che si trattò di pulizia etnica. È poi sconcertante che si invitino le scuole alla conoscenza e all’approfondimento di questi temi che riguardano il Giorno del Ricordo, cioè il 10 febbraio, e non ci sia analogo invito per la Giornata della Memoria, istituita per ricordare la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico e le leggi razziali. Il silenzio su questa giornata, che peraltro avviene il 27 gennaio, cioè prima del Giorno del Ricordo, a fronte dell’invito a ricordare le sole Foibe, rivela la natura faziosa e strumentale dell’operazione didattica”
.
Tuttavia né l'una né l'altra colgono la questione politica di fondo che si cela dietro questo ennesimo e vergognoso atto di riscrittura neofascista della storia portato avanti dal nero governo Meloni con il sostegno del sempre più screditato presidente della Repubblica Mattarella.
Non è solo questione di ridimensionare la "Giornata della memoria" cosa peraltro gravissima, che in effetti avviene dal 2004, cioè da quando fu istituita per volere della destra e della "sinistra" del regime la "Giornata del ricordo" con l'obiettivo di riscrivere la storia in chiave antiResistenziale e anticomunista, raccontando in maniera completamente falsata e infame la verità storica di quegli anni, in questo quadro noi marxisti-leninisti ci siamo sempre battuti contro la sua istituzione, vero oltraggio alla Resistenza e al socialismo e continueremo a farlo.
Il punto è da parte dei neofascisti andare oltre e proseguire nella definitiva riscrittura della storia da destra, arrivando a mettere sullo stesso piano vittime e carnefici, partigiani e boia nazifascisti e quindi comunismo e nazifascismo, come ha già fatto l'europarlamento dell'infame UE imperialista, arrivando a porre la questione della messa fuorilegge dei partiti comunisti, a cominciare dal PMLI che poi è il vero nemico e l'ossessione dei borghesi e dei fascisti loro servi e di criminalizzare l'antifascismo e quindi ogni forma di dissenso e di conflitto sociale, nel tentativo violento e sistematico, quanto inutile, di mantenere al potere il più a lungo possibile la classe dominante borghese italiana, appagando i suoi appetiti di profitto tanto all'interno del Paese quanto all'esterno nell'ambito delle direttrici dell'imperialismo nostrano, parte dell'imperialismo dell'Ovest.
Per fare questo è strategico da parte del regime tentare di cancellare dalla testa delle masse giovanili il socialismo, la Resistenza, i crimini dei nazifascisti, reprimendo duramente gli studenti non allineati antifascisti, combattivi e fautori del socialismo.
Non ci stupiamo certo che i neofascisti cerchino di portare a compimento i loro sporchi disegni al guinzaglio dei padroni e dell'imperialismo in chiave anticomunista, anzitutto questo semmai è la prova provata che il PMLI aveva visto giusto nel dichiarare guerra alla seconda repubblica capitalista, neofascista, presidenzialista, federalista e interventista, divenuta poi parte integrante della UE imperialista (che per noi è irriformabile e va distrutta, cominciando a tirarne fuori il nostro Paese) fin dal suo avvento e dalla sua progettazione, purtroppo poi realizzata, complice l'imbelle e opportunista "sinistra" borghese politica e sindacale, avvenuta a partire dalla fine degli anni '70 del secolo scorso per volere della P2 e dei golpisti, che infatti misero nel loro mirino giudiziario e poliziesco il PMLI, il suo organo di stampa e il suo massimo dirigente, il compagno cofondatore, maestro e Segretario generale del Partito, Giovanni Scuderi.
Oggi, compiuta la marcia su Roma elettorale da parte degli eredi del Msi del fucilatore di partigiani Almirante la restaurazione del fascismo sotto nuovi vessilli (e neanche tanto nuovi) è purtroppo compiuta, ragion per cui, come abbiamo detto nello strategico Documento del CC del PMLI contro il governo Meloni dell'ottobre 2022, non è più davvero possibile pensare di combattere questo governo e questo regime sul piano riformista, costituzionale, interclassista e pacificamente, anzi urge un forte e articolato Fronte unito di tutti gli antifascisti coerenti e conseguenti che accumuli progressivamente la forza per abbattere da sinistra e dalla piazza questo nero governo e questo regime, respingendo nelle fogne i neofascisti di oggi, come i gloriosi partigiani, specie comunisti, fecero nel 1945 con i loro avi, insieme alla loro immonda, menzognera, razzista, sessista, guerrafondaia e maschilista propaganda e concezione mussoliniana del mondo, funzionale al dominio del capitalismo italiano assassino, affamatore e imperialista.
In questo quadro invitiamo con forza gli studenti delle scuole e università di ogni ordine e grado a respingere con la forza i piani neofascisti e revisionisti del governo Meloni, lottando risolutamente per la scuola e le università pubbliche gratuite e governate in maggioranza dalle studentesse e dagli studenti.
Come abbiamo detto nel suddetto Documento del CC del PMLI contro il governo "In questo fronte unito il proletariato - la classe delle operaie e degli operai che producono tutta la ricchezza del Paese ma ne ricevono solo le briciole - deve assumere un ruolo dirigente appropriandosi della sua cultura storica, che è il marxismo-leninismo-pensiero di Mao e non quella dell'operaismo, dell'anarco-sindacalismo e del riformismo.
Finché non si riuscirà ad abbattere il governo neofascista Meloni bisogna rimanere uniti, poi ognuno andrà per la propria strada. Il PMLI andrà fino in fondo sulla via dell'Ottobre verso l'Italia unita, rossa e socialista.
Che gli autentici fautori del socialismo - donne, uomini, Lgbtqia+ - capiscano che il loro dovere rivoluzionario è di dare tutta la propria forza intellettuale, morale, politica, organizzativa e fisica al PMLI per il trionfo del socialismo in Italia".
Sulla questione delle foibe, dell'occupazione nazifascista della Jugoslavia, sui cosiddetti esuli giuliano-dalmati, invitiamo tutti i sinceri democratici e antifascisti a studiare e se possibile diffondere massicciamente, specie tra i più giovani, i fondamentali scritti, articoli e Documenti del nostro Partito su quegli eventi, inquadrati da un punto di vista di classe, scientifico e antifascista, per far conoscere la verità storica che il regime neofascista imperante e il nero governo Meloni vorrebbero riscrivere totalmente a loro uso e consumo.
Per approfondire gli argomenti qui trattati pubblichiamo qui di seguito alcuni link di articoli apparsi su Il Bolscevico
:
Sulla questione delle foibe
Sull'"esodo" degli italiani giuliano-dalmati:
Sul "giorno del ricordo":
1 novembre 2023