Organizzato dall'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università
Partecipato e combattivo presidio a Catania
Grande solidarietà alla lotta del popolo palestinese nel corso dell'assemblea in piazza. Accolto positivamente l'intervento di Schembri a nome del PMLI
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Sabato 4 novembre si è svolto nella storica Piazza Università di Catania un presidio molto combattivo e partecipato con assemblea a microfono aperto, indetto dall'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università.
I promotori hanno stilato un documento di convocazione (vi hanno aderito Cobas, USB, Comitato No Muos/No Sigonella e varie associazioni e partiti) in cui toccano vari temi tra cui la critica al governo Meloni che vorrebbe che il 4 novembre ritornasse a essere una festa nazionale. Vi si legge tra l'altro: “Attraverso la retorica del compimento dell'unita nazionale, si vuole fare accettare alle giovani generazioni, e a tutte/i le/i cittadine/i, l'inevitabilità delle guerre, negando ogni forma di riflessione critica sul tema… Noi rifiutiamo questa retorica bellicista, che è in linea con il processo di militarizzazione, già molto avanzato, nelle scuole e nelle università”.
Tanti gli interventi in assemblea dov’è stata affrontata con particolare trasporto la drammatica questione palestinese. Tutti hanno messo sotto accusa il governo di Netanyahu denunciando il genocidio del popolo palestinese. Critiche all'imperialismo Usa, all'Europa imperialista e al governo neofascista Meloni che coprono i crimini di guerra di Israele. Interventi anche contro la militarizzazione della Sicilia con la denuncia delle servitù militari al servizio dell'imperialismo americano, a partire da Sigonella e il Muos, contro la didattica militare nelle scuole e nelle università.
È in questo clima di unità e di lotta che il PMLI ha partecipato con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania, distribuendo diversi volantini con la posizione del PMLI sulla Palestina, quello con l’Editoriale del Segretario generale del PMLI Giovanni Scuderi sulla questione del potere politico e il comunicato in cui si riporta il commento di un buddista americano maoista ai discorsi di Scuderi che invita i buddisti, i cattolici e i comunisti atei a unirsi e a lottare insieme per la rivoluzione e il socialismo. Volantini accettati con interesse e che ci hanno permesso di sviluppare tanti dialoghi con i manifestanti.
I compagni portavano la bandiera rossa del Partito e i manifesti inneggianti alla resistenza palestinese.
Il compagno Sesto Schembri, a nome della Cellula etnea del PMLI, ha preso la parola smascherando la cosiddetta “democrazia” israeliana appoggiata dall'occidente imperialista. La resistenza palestinese lotta per il diritto ad avere il suo territorio usurpato dallo Stato sionista. La Palestina sta conducendo una guerra contro l'invasore, come l'Ucraina combatte contro l'invasione russa del nuovo zar Putin, due guerre di aggressione da condannare e due guerre giuste contro gli aggressori. Per la pace vera occorre rimuovere le cause che determinano le guerre, lottare per cambiare e abbattere il sistema economico e politico capitalista fondato sul profitto e lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, le disuguaglianze sociali e le guerre imperialiste. Occorre lottare per il socialismo in transizione verso il comunismo, dove non ci saranno più confini, armi, guerre, sfruttamento dell'uomo sull'uomo.
L'intervento è stato accolto positivamente dai manifestanti.
8 novembre 2023