Forlì: tra le rivendicazioni i rimborsi al 100% promessi dal Governo per gli alluvionati
Dal corrispondente della Cellula "Stalin" di Forli
Venerdì 17 novembre anche a Forlì manifestazione sindacale in occasione dello sciopero generale proclamato da Cgil e UIL contro la manovra finanziaria del governo neofascista Meloni, svoltosi con molte diversificazioni tra regioni e regioni, e anche per settori all'interno della stessa regione, uno sciopero quindi un po' "confusionario" invece di una risposta unica e dura con la proclamazione di uno sciopero generale nazionale valevole per tutti e con manifestazione a Roma.
In 500, tra lavoratrici e lavoratori, pensionati e studenti, hanno sfilato per le vie del centro fino ad arrivare in piazza Cavour, sede della prefettura.
Gli interventi dal palco hanno messo in evidenza la precarietà dei rapporti di lavoro
e l'emergenza salariale nonché la sicurezza sul lavoro anche per i numerosi incidenti, anche mortali, verificatisi negli ultimi mesi nella provincia di Forlì-Cesena. Non è mancata la richiesta al governo di mantenere la promessa dei ristori al 100% per i danni subiti dalla popolazione con l'alluvione del maggio scorso e la critica per la precettazione imposta dal ministro fascio-leghista Salvini.
Forti anche le rivendicazioni degli studenti che hanno denunciato in particolare i costi troppo alti per l'accesso allo studio e degli affitti per gli studenti universitari fuori sede.
L'adesione dei lavoratori allo sciopero è stata molto alta, in particolare nelle grandi aziende, il 100% nel servizio di appalto pulizia in Poste Italiane e della mensa aziendale Camst Trasmital, il 90% alla Celli, l'80% Autogrill, Bonfiglioli, Afv, tra il 60% e il 70% Sacmi, Marcegaglia, Celanese, Alpi e Ferretti, il 55% Electrolux e il 50% alla Fiorini, Avicoop Pollo del Campo e Caviro.
22 novembre 2023