Documento comune della Cellula della Valdisieve e dell’Organizzazione di Vicchio del Mugello del PMLI
Perché i marxisti-leninisti del Mugello e della Valdisieve sono in piazza per la difesa della sanità pubblica
La Cellula “F. Engels” della Valdisieve e l'Organizzazione di Vicchio del Partito marxista-leninista italiano danno il proprio sostegno e invitano la popolazione a partecipare alla manifestazione in difesa della sanità pubblica organizzata dal “Comitato in difesa dell'ospedale del Mugello e della sanità pubblica territoriale” e da “Non Una di Meno Mugello”.
La sanità pubblica in Mugello e Valdisieve ha il suo riferimento e perno nell'ospedale di Borgo San Lorenzo; nonostante ciò i lavori di ristrutturazione, nonostante anni di promesse secondo le quali avrebbero dovuto già essere giunti al termine, non sono mai iniziati, complice un quadro generale che ormai da decenni vede tagli, esternalizzazioni, compreso il servizio prelievi ematici, carenza cronica del personale ad iniziare dallo stesso ospedale con servizi spostati negli altri nosocomi fiorentini che costringono la popolazione a percorrenze di 70 chilometri e oltre. I medici di base sono insufficienti, per cui ognuno deve far fronte ad un gran numero di pazienti che supera addirittura il tetto massimo di 1800 pazienti residenti assistiti, oltre a 500 domiciliati. I medici che vanno in pensione, nei vari comuni del territorio, il più delle volte non vengono sostituiti e i loro pazienti suddivisi fra gli altri medici in servizio che li aggiungono ai loro tanti assistiti. Quelle poche volte che i medici pensionati vengono sostituiti fa addirittura notizia sui giornali. Il risultato di questo andazzo è che per avere una visita anche dal medico di base servono settimane, da qui il ricorso spesso al pronto soccorso per situazioni che non lo richiederebbero; per una visita specialistica con le liste infinite del SSN, servono anche mesi e anni, motivo per cui chi se lo può permettere ricorre al privato. Una situazione destinata ad aggravarsi a causa del taglio degli assegni pensionistici dei lavoratori della sanità previsto dal governo, perché chi ne avrà i requisiti fuggirà in pensione prima delle nuove norme.
La responsabilità generali di questa tragica situazione ricadono a livello nazionale sui governi di tutti i colori che si sono succeduti in questi decenni fino all'attuale governo neofascista Meloni, che sbandiera i 3 miliardi nominali stanziati in più alla sanità nella legge di bilancio 2024, che però non recuperano neanche l'inflazione e costituiscono pertanto una diminuzione di fatto della spesa sanitaria. Inoltre, rispetto al rapporto sul PIL, la spesa sanitaria verrà ancora diminuita a percentuali, collocandosi agli ultimi posti della media europea, mentre sarà aumentato il tetto spesa per visite, esami e ricoveri acquistati dalla sanità privata. Senza contare lo scellerato progetto di autonomia differenziata che il governo sta portando avanti, e che se passasse darebbe un’ulteriore accelerata alla privatizzazione della sanità pubblica assestando un colpo mortale al SSN. In questo quadro, è ovvio che le responsabilità dello sfascio della sanità pubblica e della sua privatizzazione a livello locale ricadono invece sulla giunta regionale di “centro-sinistra” guidata dal piddino Eugenio Giani e sulle varie amministrazioni comunali che in Mugello e Valdisieve in gran parte sono a trazione PD, dalle quali tra l'altro dipendono le “Società della salute” direttamente interessate.
Ecco perché è estremamente importante la mobilitazione della popolazione mugellana in difesa della sanità pubblica, contro la sua privatizzazione, per la difesa e il potenziamento “dell'ospedale del Mugello”, al fine di incrementare la sanità territoriale, della cui importanza - se non bastasse osservare la quotidianità - chiunque se ne potrà esser reso conto durante la pandemia. Allarmi, denunce e carenze strutturali e di personale che nessuno si è degnato di colmare, malgrado le belle parole degli anni scorsi. Pretendiamo inoltre che sia rispettata la promessa, fatta a luglio scorso dal governatore Giani, secondo la quale i lavori di ristrutturazione dell'ospedale del Mugello sarebbero iniziati non più tardi di gennaio 2024.
Noi marxisti-leninisti appoggiamo e condividiamo questa battaglia e vi partecipiamo con la convinzione che la sanità debba essere pubblica, universale e gratuita, che disponga di strutture capillari di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione e sia finanziata tramite la fiscalità generale.
Tutti in piazza il 23 novembre a difendere la sanità pubblica!
PARTITO MARXISTA-LENINISTA ITALIANO
Cellula “F. Engels” della Valdisieve e Organizzazione di Vicchio del Mugello
22 novembre 2023