Un lungo e combattivo corteo sfila per Novara. Manifestanti dalle province di Biella, Vercelli e VCO. Il PMLI sfila con il cartello “Lavoro, salari e pensioni più alti. Socialismo e proletariato al potere. Buttiamo giù il governo neofascista Meloni” e diffonde l'Editoriale di Scuderi
Dal corrispondente dell'Organizzazione di Biella del PMLI
Ancora a Novara si è svolto il corteo per il secondo giorno dello sciopero nazionale organizzato da CGIL e UIL contro le politiche antipopolari, antisindacali e filo padronali del governo Meloni. Venerdì 24 novembre da piazza Cavour si è snodato il lungo corteo con lo striscione d’apertura che recitava “Donne, Diritti e Dignità” seguito da migliaia di lavoratrici e lavoratori appartenenti a diverse categorie professionali e da numerosi pensionati. Tra cartelli e slogan si è sentita forte la richiesta di maggiori diritti e tutele relative alla sicurezza sul lavoro, occupazione, contributi, contratti e pensioni.
Durante il percorso fino a piazza Duomo, dove i manifestanti si sono radunati per ascoltare i comizi finali, il corteo ha fatto una breve sosta di fronte a Palazzo Cabrino, sede del comune di Novara, intonando il canto partigiano “Bella Ciao”. Successivamente dal palco è stato osservato un "minuto di rumore" in memoria di Giulia Cecchettin e per condannare tutte le tipologie di violenza contro le donne, sia quelle fisiche che psicologiche. È stata avanzata la richiesta alle istituzioni di promuovere nelle scuole, fin dalle elementari, un'educazione all'affettività e al rispetto tra persone di uguale o differente sesso.
Marco Marceddu, Segretario generale di Fiom Novara-Verbano-Cusio-Ossola, ha accusato con fermezza il governatore della regione Piemonte, il forzista Alberto Cirio, che, insieme al suo camerata Ignazio La Russa, presidente del Senato e altri alti papaveri delle istituzioni borghesi, si sono ritrovati a Baveno al “Forum internazionale del turismo”. Il sindacalista ha polemizzato con i politicanti borghesi: “Mentre i lavoratori sono oggi in piazza a difendere i propri diritti i ministri si fanno il weekend lungo al lago a fare gli splendidi! Chissà se sono a conoscenza del fatto che il 25% dei dipendenti nel settore turistico del Vco sono con il contratto scaduto da quattro anni o che si registrano alte percentuali di situazioni irregolari sul lavoro. Ma a loro di questo non frega nulla: pensano a farsi la vacanzina di fine novembre, mentre qui c’è gente che vive con 800 euro al mese lavorando 12 ore al giorno!”. La piazza è esplosa con fragorosi applausi di approvazione.
Ha poi preso la parola il giovane lavoratore precario Davide Tonolli, rappresentante del settore alimentare ma inquadrato come “lavoro somministrato”, che ha dichiarato: “Persistono disparità nei nostri diritti, mentre continuiamo a essere soggetti a pressioni e ricatti psicologici. Chiediamo il diritto di lavorare dignitosamente e con un contratto a tempo indeterminato e di avere la possibilità di costruire nuove famiglie".
Anche in questa seconda occasione di sciopero sono confluiti a Novara i territori di Verbania, Biella e Vercelli mentre un’altra importante manifestazione di parte del Piemonte si è svolta a Torino. Ha viaggiato, su uno dei quattro pullman messi a disposizione dalla CGIL, il compagno Gabriele Urban, delegato sindacale CGIL dell’Impresa sociale Anteo di Biella e Responsabile dell’Organizzazione di Biella del PMLI che ha sfilato insieme ai pensionati biellesi dello SPI-CGIL dietro il lungimirante striscione che recitava “Quando tutto sarà privato… saremo privati di tutto”.
Urban ha riproposto il cartello di Partito “Lavoro, salari e pensioni più alti. Socialismo e proletariato al potere. Buttiamo giù il governo neofascista Meloni”. Giunti in piazza del Duomo sono state diffuse decine di copie del volantino “La questione del potere politico”, Editoriale del Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, scritto in occasione del 46° della fondazione del Partito, e accolto con favore e interesse dalle lavoratrici e lavoratori in sciopero.
29 novembre 2023