Dopo l’arbitrario sgombero della struttura occupata nel 2018
Grande e partecipato corteo a Catania in difesa dello Studentato 95100 e del Consultorio “Mi cuerpo es mio”
Denunciati 11 giovani per occupazione abusiva. Partecipazione solidale e volantinaggio del PMLI
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
A Catania il 7 dicembre si è svolto un corteo di protesta indetto dal movimento Non una di meno.
La mattina del 5 dicembre, infatti, in via Gallo (nei pressi della facoltà di Giurisprudenza) viene sgomberato dalla polizia, senza alcun preavviso, lo studentato 95100 di Catania, sede anche del Consultorio “Mi cuerpo es mio”, autogestito da una serie di associazioni tra cui Non una di meno, dove si svolgevano servizi sociali non di poco conto come un consultorio che aiutava tante donne in difficoltà di vario tipo. 50 agenti in tenuta antisommossa, senza preavviso e senza esibire alcun mandato, sfondano una porta e sequestrano in maniera illegittima per ore delle ragazze e dei ragazzi. La struttura occupata dal febbraio 2018 dal Centro sociale Liotru/spazi sociali è di proprietà dell'Ente biblioteche riunite civica Ursino Recupero dell'Università di Catania.
Parte immediatamente la mobilitazione con l'arrivo di tanti giovani e meno giovani a portare la solidarietà alle compagne/i sgomberati. Si presenta anche la stampa. La zona è presieduta da ingenti “forze dell'ordine”. 11 i giovani denunciati per occupazione di struttura pubblica. Le manifestazioni si susseguono con presidio permanente, assemblee e altre iniziative per preparare il corteo unitario del 7 dicembre con appuntamento in via Etnea.
A guidare il corteo a grande partecipazione popolare, oltre tremila manifestanti, lo striscione dei promotori con la parola d'ordine "Consultorio e studentato non si toccano, difendiamo gli spazi sociali e transfemministi autogestiti della città". Su un altro si leggeva “Il vero degrado sono le istituzioni basate sul profitto" e poi tanti gli slogan contro il sindaco Enrico Trantino di Fratelli d'Italia, sostenitore e corresponsabile dello sgombero chiesto dalla Procura catanese. La protesta si ferma in piazza Duomo sotto il palazzo comunale al grido “Trantino vergogna”, “Fascisti fascisti”. Qui si conclude la giornata di lotta antifascista.
Impossibile menzionare le organizzazioni, associazioni e partiti che hanno partecipato al corteo talmente grande è stata la mobilitazione in difesa dello Studentato e del Consultorio. Soprattutto c'erano tanti giovani e meno giovani.
I promotori hanno invitato i manifestanti a non portare bandiere di partito, sindacali e altro. Non per questo il PMLI ha rinunciato a partecipare, attraverso compagni della Cellula “Stalin” della provincia di Catania, per esprimere solidarietà militante agli sgomberati per il vergognoso attacco ad uno spazio pubblico dismesso che veniva utilizzato al servizio della popolazione. I compagni indossavano il “corpetto” con la riproduzione degli ultimi due numeri de “Il Bolscevico”. Distribuiti i volantini del PMLI "Respingere il piano di Valditara su 'educare alle relazioni'” e “Fermare il femminicidio” col QR code.
13 dicembre 2023