Appoggio e solidarietà alla Resistenza e al popolo palestinese
Centinaia in piazza per la Palestina a Firenze
Il PMLI unico partito presente ufficialmente
Redazione di Firenze
Oltre 500 manifestanti, in gran parte ragazze e ragazzi palestinesi e giovani di altre comunità arabe del nostro territorio, hanno dato vita il 16 dicembre a Firenze a un combattivo corteo di appoggio e solidarietà con la Resistenza e il popolo palestinese.
La manifestazione è stata organizzata dalla Comunità palestinese di Firenze e della Toscana. In testa al corteo una grande bandiera palestinese e lo striscione dell'dall'API (Associazione dei palestinesi in Italia) con su scritto “Fermiamo il genocidio a Gaza salviamo Gaza”.
Lungo il percorso, da Piazza S. M. Novella a Piazza Ognissanti, i manifestanti sono sfilati fra un nugolo di bandiere palestinesi al grido di “Palestina libera” e intonando slogan fra cui “Israele nazista stato terrorista”, “Intifada vincerà”, “Netanyhau criminale”.
Tanti anche i cartelli e gli striscioni di appoggio alla Resistenza palestinese e di condanna dell'aggressore sionista israeliano con su scritto “A fianco della Resistenza palestinese”, “Palestina libera”, “Contro Israele boicottaggio, disivestimenti, sanzioni per i diritti del popolo palestinese”, a firma di bdsItalia.org.
Gli studenti medi e universitari sono sfilati dietro uno striscione con su scritto "Fuori Israele da Unifi" per chiedere la rottura dei rapporti di collaborazione e ricerca fra l'ateneo fiorentino e le istituzioni israeliane e per denunciare pubblicamente la complicità del Senato accademico che nei giorni scorsi ha dichiarato inammissibile una mozione di condanna di Israele in cui fra l'altro si chiedeva “all’organo di governo universitario di riconoscere e condannare la condotta di Israele nell'attuale situazione di conflitto”.
Il corteo si è fermato per diversi minuti all'imbocco di Ponte Vespucci, il punto più vicino al Consolato Usa, sigillato e difeso da un cordone di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa. Dai parapetti del ponte i manifestanti hanno esposto striscioni e cartelli contro gli imperialisti Usa e urlato slogan di condanna verso Biden e tutta l'amministrazione americana schierata al fianco degli aggressori sionisti.
Al termine del corteo, sul selciato di Piazza Ognissanti, gli organizzatori hanno allineato alcuni fantocci avvolti in lenzuola bianche a simboleggiare i bambini morti sotto i bombardamenti mentre su un maxischermo scorrevano le foto e i video dei crimini e delle atrocità perpetrati quotidianamente dall'aviazione e dall'esercito israeliano.
Alla manifestazione hanno preso parte alcuni compagni di Firenze, Prato e Vicchio del Mugello del PMLI che hanno diffuso il volantino sul tema e sono sfilati in corteo con le bandiere del Partito e della Palestina e il cartello con la parola d'ordine: “Con il popolo palestinese e con chi guida la sua Resistenza, per la liberazione della Palestina”.
A differenza delle precedenti manifestazioni, in questa occasione nessun altro partito o organizzazione politica ha preso ufficialmente parte al corteo. Segno evidente che la coscienza antimperialista delle masse che da mesi scendono settimanalmente in piazza contro l'invasore nazisionista e per l'autodeterminazione della Palestina è in crescita. Mentre le posizioni opportuniste espresse dai partiti e dalle organizzazioni di certa “sinistra” del regime neofascista appaiono sempre più per quello che sono, ossia delle pietose rivendicazioni umanitarie e interclassiste rilanciate non caso anche dalla chiesa cattolica e da papa Francesco perché in definitiva non torcono un capello agli aggressori nazisionisti e gettano solo altro fumo negli occhi delle masse e del popolo palestinese.
Non a caso nel corso degli interventi finali diversi manifestanti hanno preso la parola sia per denunciare i crimini di Israele che, come ha sottolineato una giovane studentessa palestinese: “non sono iniziati il 7 ottobre ma dal 1947”, ma soprattutto “per esprimere pieno appoggio alla Resistenza palestinese che come la Resistenza italiana nel 1945 lotta per liberare tutta la Palestina dagli aggressori sionisti”.
20 dicembre 2023