“Passeggiata arraggiata” a Catania contro lo sgombero dello Studentato 95100 e del Consultorio e contro il femminicidio
Partecipazione militante del PMLI che diffonde il volantino del Partito contro il femminicidio
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Sabato 16 dicembre nei pressi di Via Gallo e Via Sant'Elena a Catania, da dove sono stati sgomberati i locali occupati dello Studentato 95100 e il consultorio “Mi Cuerpo Es Mio”, si sono dati appuntamento diverse centinaia di donne e uomini, di giovani e meno giovani invitati dal Collettivo Non una di meno-Catania per una "Passeggiata arraggiata" (quest'ultimo termine siciliano che vuol dire “arrabbiata”).
Si legge nell'appello delle organizzatrici: “ancora una giornata di lotta nel corso di una mobilitazione nazionale per essere nuovamente in piazza e nelle strade, tutte insieme per Giulia e per tutte le altre donne, trans, lesbiche, froce, sex workers, uccise e suicidate. Facciamo rumore e urliamo la nostra rabbia… vogliamo costruire un mondo diverso, contrario alla logica patriarcale e capitalista del conquista e distruggi. Questa spasmodica ricerca di dominio per darsi l'illusione di essere forti. Dominare corpi. Dominare terre. Ed è per questo che la lotta transfemminista intersezionale si intreccia con la lotta ecologica, con la difesa dei territori".
La passeggiata combattiva rumorosa si snoda in un percorso inedito per via Santa Maddalena, attraversando piazza San Domenico, via Etnea, piazza Duomo, e parte del centro storico affollato di catanesi a passeggio. Tanti i comizi sintetici volanti che informavano dei motivi di questa passeggiata di protesta "arraggiata", denunciando le istituzioni responsabili dello sgombero dello Studentato e del Consultorio individuando come uno dei principali responsabili il sindaco Trantino (neofascista fratelli d'Italia). E continuando a denunciare il femminicidio di Giulia che ha innescato tanta rabbia contro la cultura patriarcale, con accuse verso lo Stato con le sue istituzioni, che non previene la violenza sulle donne, rivendicando la libertà di essere libere senza essere molestate e altro. Tanti i consensi e la solidarietà riscosse al passaggio del corteo soprattutto delle ragazze e ragazzi.
Un'altra giornata di lotta per rivendicare spazi pubblici per continuare con l'esperienza dello Studentato 95100 e il consultorio "Mi Cuerpo Es Mio" e altri servizi culturali, aperti alla collettività e gestiti unitariamente attraverso la democrazia diretta.
Il PMLI ha partecipato al corteo con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania. I compagni, animati da spirito unitario, indossavano il “corpetto” con il manifesto prodotto dal Partito contro il femminicidio, ripreso e fotografato. I compagni hanno distribuito anche il volantino con l'articolo de Il Bolscevico
“Fermare il femminicidio”, col QR Code, un articolo completo e attuale con cui i marxisti-leninisti vogliono dare un contributo dialettico al movimento femminista, in un rapporto unitario e dialettico e di confronto delle rispettive posizioni.
20 dicembre 2023