Comunicato del Comitato provinciale di Firenze del PMLI
Abolire il giorno del ricordo
Sciogliere subito Casaggì, Casapound e tutti i gruppi neofascisti

È sufficiente avvicinarsi al 10 febbraio e a Firenze, nei comuni limitrofi, come d'altronde nel resto d'Italia, si accende la menzognera campagna che porta al “Giorno del ricordo”. Una celebrazione in chiave revisionista e anticomunista delle cosiddette “foibe” e dell'esodo degli italiani di Istria e Dalmazia alla fine della 2ª guerra mondiale. Per motivi di spazio, rimandiamo una più approfondita analisi dei fatti relativi alle vicende del “Confine orientale”, dell'esodo degli italiani giuliano-dalmati e dello stesso “Giorno del ricordo” agli articoli scaricabili ai link che seguono:
http://www.pmli.it/questionefoibe.htm; http://www.pmli.it/esodogiulianodalmati.htm; http://www.pmli.it/giornoricordooltraggioresistenza.htm
A nostro avviso quella che viene definita “una solennità civile nazionale italiana” istituita dalla legge votata in modo bipartisan dalla destra e dalla “sinistra” di regime del 2004, è una colossale mistificazione dei fatti che distorce e ribalta completamente la realtà dei fatti, sia nei numeri che nel merito. La sua collocazione temporale fra l'altro evidenzia il ruolo di contrapposizione al “Giorno della Memoria”, affinché anche gli aguzzini abbiano “i loro martiri”.
Per noi, e per le fonti storiche attendibili, il “Giorno del ricordo” è un chiaro “cavallo di Troia” del revisionismo che di fatto riabilita il fascismo e riscrive la storia ad uso e consumo del regime neofascista imperante nel nostro Paese, a maggior ragione oggi con la salita al potere del governo Meloni che affonda le sue radici nella fiamma tricolore del MSI del fucilatore di partigiani e direttore della rivista “La razza”, il fascista e repubblichino Giorgio Almirante. L'attuale escalation di fascistizzazione istituzionale e culturale del nostro Paese per mano dei neofascisti è sotto gli occhi di tutti. Basti vedere con quale insistenza la Rai, ormai sotto pieno controllo governativo, sta facendo una propaganda senza precedenti con notizie, filmati, ecc., dall'ovvio tono di rivalutazione del fascismo in generale, e in questo momento della “tragedia delle foibe” in particolare.
Nei fatti, è questa riscrittura della storia che ha portato ad esempio alla risoluzione dell'europarlamento del 2019 che accomuna il comunismo al nazismo mettendo sullo stesso piano i fascisti con coloro che hanno dato un contributo determinante alla Liberazione del continente dal mostro nazifascista.
Per tutti questi motivi invitiamo la popolazione, a partire da quella democratica e antifascista, a non abboccare a questa subdola campagna anticomunista e bugiarda. I consiglieri comunali antifascisti dei comuni dei nostri territori hanno il dovere morale di bocciare e non avallare questa operazione di revisionismo storico imbastita dai fascisti di ieri e di oggi, anche solo nel rispetto della memoria e dell'azione della Resistenza; chiediamo loro di non votare né oggi né mai le iniziative che la riguardano, così come di opporsi quando si troveranno di fronte a pressioni per celebrare il “Giorno del ricordo” anche all'interno delle scuole, come accade già in altri territori (vedi articolo al link PMLI - È già partita l'operazione del governo per screditare la Resistenza dietro la commemorazione delle foibe http://www.pmli.it/articoli/2023/20231101_39d_Foibe.html). Nelle scuole invece, si deve continuare a insegnare la Resistenza, i suoi protagonisti, le sue lezioni e i suoi insegnamenti, magari intensificando le collaborazioni con le ANPI e con le altre associazioni antifasciste. Oggi, forse come non mai in passato, ce n'è un grande bisogno.
Intanto il governo Meloni non ha perso tempo, approvando un disegno di legge che da il via alla creazione di un “Museo del ricordo” delle foibe e dell’esodo. Sarà costruito in tre anni, al costo di 8 milioni di euro, realizzato e gestito da una Fondazione alla quale potranno aderire “soggetti pubblici e privati”, e quindi con tutta probabilità quelle stesse associazioni degli esuli che da tempo sono monopolizzate dall’estrema destra governativa o extraparlamentare. Sicuramente un ulteriore tassello sulla strada della costruzione di una “verità di Stato” sul tema.
Noi continuiamo a chiedere a gran voce una immediata applicazione della XII disposizione finale e transitoria della Costituzione borghese del '48 e della legge Scelba, e la conseguente chiusura immediata di ogni sede illegalmente concessa e usata dai neofascisti di ogni sorta, da Casaggì a Casapound, passando per Forza Nuova, che sono invece pienamente legittimati istituzionalmente a promuovere - fra le altre - iniziative antistoriche come quella in calendario il 9 febbraio a Firenze, promossa dal “Comitato Dieci Febbraio”, composto da Casaggì e da altri organismi reazionari e neofascisti.
Che un grande fronte unito antifascista si mobiliti affinché certi gruppi, assieme a tutti quelli che compongono la “galassia nera” denunciata anche dall'ANPI, siano definitivamente sciolti.
Il “Giorno del ricordo” va abolito!
Abbasso il fascismo! Viva la Resistenza! Viva il socialismo!

 

Comitato provinciale di Firenze del PMLI
Firenze, 8 febbraio 2024