Indetta dalla CGIL e appoggiata dalla Rete di associazioni e partiti
Catania in piazza contro l'autonomia differenziata
Tenuto alto il cartello del PMLI, diffusi il volantino ad hoc e quello contro il genocidio del popolo palestinese
Dal corrispondente della Cellula “Stalin” della provincia di Catania
Il 2 marzo Catania è scesa in piazza contro l'autonomia regionale differenziata. Diverse migliaia i manifestanti che si sono ritrovati in via Etnea ingresso Villa Bellini. Alla manifestazione indetta dalla CGIL hanno aderito una moltitudine di associazioni e partiti uniti nella “Rete contro l'autonomia differenziata”.
Un lungo corteo di lavoratrici, lavoratori, di studentesse e studenti e con pensionate e pensionati è stato aperto dallo striscione "Basta manganellate sulla Costituzione, No autonomia differenziata". Su striscioni e cartelli si leggeva anche: "No all'autonomia differenziata, Sì al diritto di libera manifestazione". Lanciati slogan come “Siamo tutti antifascisti” e “Governo Meloni servo dei padroni". Nel loro spezzone gli studenti al megafono hanno ricordato le manganellate di Milano, Pisa, Firenze e Catania, dove nel corteo del 24 febbraio un gruppo di dimostranti ha tentato di proseguire fino a piazza Duomo ma è stato bloccato da un cordone delle “forze dell'ordine” che hanno spintonato e minacciato i giovanissimi scesi in piazza.
L’iniziativa si concludeva sotto il palazzo della prefettura col canto corale di “Bella ciao”. Una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dalla prefetta Librizzi a cui è stato consegnato un documento con un appello della “Rete catanese contro l'autonomia differenziata".
Il PMLI ha partecipato con la Cellula “Stalin” della provincia di Catania con spirito unitario. Da tempo il nostro Partito ha denunciato l’autonomia differenziata come un piano di "secessione” delle regioni ricche a discapito di quelle povere e ha attaccato il governo neofascista Meloni che intende assumersi la responsabilità storica di approfondire i disastri già provocati dalla prima regionalizzazione risalente al 2001, proposta e attuata dal “centro-sinistra".
I nostri compagni portavano la rossa bandiera del Partito e il manifesto "Affossare l'autonomia regionale differenziata. No alla secessione delle regione più ricche, appoggiare la proposta di legge di iniziativa popolare di modifica parziale del titolo V della Costituzione". Manifesto che ha attirato l'attenzione oltre che dei manifestanti, di fotografi e video operatori. Distribuito il volantino "Lottiamo contro l'autonomia regionale differenziata” e quello contro il genocidio palestinese da parte dei nazisionisti di Netanyahu. Molte le discussioni con i manifestanti su temi di attualità, a cui è stata spiegata con dialettica la posizione del PMLI.
6 marzo 2024