I marxisti-leninisti milanesi studiano, discutono e sostengono l’Editoriale di Scuderi “La via maestra per cambiare l'Italia”
Dal corrispondente della Cellula “Mao” di Milano del PMLI
Militanti della Cellula “Mao” di Milano del PMLI si sono riuniti sabato 13 aprile presso la Sede milanese del Partito per studiare l’Editoriale del compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale e Maestro del PMLI, “La via maestra per cambiare l'Italia” pubblicato in occasione del 47° Anniversario della fondazione del Partito.
Lo studio ha innanzitutto permesso di capire perché le masse sfruttate e oppresse del nostro Paese debbano abbandonare ogni illusione costituzionale ed elettorale, affinché, innanzitutto, il governo neofascista Meloni possa essere buttato giù con una estesa e continua mobilitazione nazionale di lotta e di piazza - che sia frutto di un vasto fronte antifascista - impedendogli così di arrecare ulteriori gravi e irreparabili danni al popolo italiano.
Dopo aver letto l’Editoriale i compagni hanno espresso gratitudine al compagno Scuderi che ancora una volta insegna a noi marxisti-leninisti come smascherare l’ipocrisia della Costituzione borghese italiana senza però rinunciare a utilizzare quegli articoli che possono essere usati come armi politiche tattiche contro la borghesia per condurre lotte legali quando è possibile. Ma in ultima analisi tali articoli - dei quali Scuderi elenca e smaschera i più significativi - risultano composti da frasi altisonanti che non hanno alcuna attinenza con la realtà passata e presente del nostro Paese stante il capitalismo che è legittimato all’art. 42 della medesima costituzione, laddove prevede che “la proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge” a cominciare, perciò, dalla proprietà privata della borghesia monopolista interessata esclusivamente a massimizzare i suoi profitti. In virtù di questo articolo, la vigente Costituzione italiana soddisfa gli interessi dei capitalisti monopolisti, poiché la loro proprietà privata è resa sacra e inviolabile. Interessi capitalistici dominanti, quindi, che sono per loro stessa natura antagonistici a quelli del proletariato.
Nel dibattito tra i compagni partecipanti alla riunione si è riflettuto su come il proletariato inevitabilmente lotta per soddisfare i propri bisogni a medio e breve termine, e che necessariamente deve contrapporsi al capitale altrimenti in breve tempo sarebbe di nuovo ridotto alla schiavitù più bestiale; ma la “via maestra” per l'emancipazione sua e degli altri sfruttati e oppressi non è certo quella dell'attuazione della costituzione borghese. A maggior ragione oggi che la Costituzione del 1948 non esiste più perché è stata manomessa più volte da destra con la complicità e il concorso della “sinistra” borghese, e sarà interamente distrutta se passeranno il presidenzialismo e l’autonomia differenziata regionale. Comunque né la costituzione originale né quella manomessa, nelle quali si riconosce apertamente il partito neofascista Fratelli d’Italia della Meloni, potranno mai dare al proletariato il potere politico, la madre di tutte le questioni, e di conseguenza il socialismo.
Purtroppo - hanno amaramente constatato i partecipanti allo studio - ancora oggi partiti e organizzazioni di sinistra, persino alcuni che si dichiarano comunisti, sono appiattiti sulla democrazia borghese e hanno assunto come loro programma la Costituzione borghese.
Il compagno Angelo Urgo, Segretario della Cellula “Mao” di Milano ha ricordato che il compagno Scuderi ebbe a dire (in una conversazione con la Direttrice responsabile de “Il Bolscevico”, compagna Monica Martenghi, in preparazione della scorsa Commemorazione di Mao) che “La Costituzione è la grande montagna che devono scalare i democratici e i progressisti guardando verso il socialismo e il PMLI, se vogliono davvero cambiare l’Italia
”, intendendo che se si rimane ancorati alla Costituzione non vedremo mai all'orizzonte il socialismo. Non è la Costituzione che assicura il progresso sociale (cioè l'emancipazione delle classi un tempo sfruttate), ma è merito dei conflitti sociali, della lotta di classe e delle rivoluzioni. “La via maestra resta quella della lotta di classe e dell’Ottobre, ossia del potere politico del proletariato e del socialismo!”, ha quindi sottolineato Urgo.
“Dobbiamo apprendere bene quanto con estrema semplicità, ma altrettanta profondità, ci ha spiegato il compagno Scuderi con questo Editoriale, perché sarà compito nostro spiegare e argomentare questi fondamentali concetti alle masse in occasione della manifestazione nazionale del 25 Aprile qui a Milano, del corteo del 1° Maggio (considerando che sia Pagliarulo che Landini sostengono la 'Via maestra della Costituzione') e della campagna astensionista per le prossime elezioni al parlamento della UE imperialista”, ha infine affermato il compagno Urgo concludendo con successo la riunione di studio.
Abbandonare le illusioni costituzionali, riformiste, elettorali, parlamentari, governative, pacifiste e legalitarie!
Affossare la controriforma piduista e neofascista del premierato e l'autonomia regionale differenziata!
Abbattere il governo neofascista Meloni!
La via maestra è il potere politico del proletariato e il socialismo!
Al servizio del Partito!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
24 aprile 2024