Lettere
Sdegnato dalla giunta PD di Firenze che ha negato al PMLI l’affissione dei manifesti sulla Liberazione
Cari compagni,
leggo sdegnato il comunicato di oggi, 2 agosto, del Comitato provinciale di Firenze del PMLI: nulla mi stupisce del PD.
Ai miei bei tempi tumultuosi, quando non vi era possibilità di propagandare per le vie legali, provvedevamo nottetempo con i necessari strumenti, ad affiggere i nostri
messaggi alla cittadinanza.
Fraterni saluti marxisti-leninisti.
Antonio - Sassari
Il PD si comporta come le destra
Compagni,
come ho sempre affermato, il PD e la destra sono uguali, condividono tutto e quindi sono come quel detto sui pisani e sui lucchesi che di giorno litigano e la sera vanno a rubare insieme.
Antonio Banchi, PRC - Borgo San Lorenzo (Firenze)
Il governo Meloni ripropone il fascismo
Il governo Meloni è la riproposizione del fascismo, la continuazione del programma politico piduista portato avanti da Berlusconi.
Domenico - Napoli
Un crimine storico incancellabile dell'imperialismo statunitense
79 anni fa, il 6 agosto del 1945, i terroristi yankee sganciarono la prima bomba atomica della storia (battezzata con il nome in codice "Little Boy", secondo la curiosa balordaggine militaristica ed infantile tipica degli USA), sulla popolosa città nipponica di Hiroshima, che fu rasa al suolo in un solo istante, sterminando 100mila persone al primo impatto. Tre giorni dopo, il 9 agosto, quei "bravi ragazzi" replicarono il loro crimine su Nagasaki.
Le atroci e indescrivibili sofferenze cagionate dai terribili effetti radioattivi, che contaminarono in maniera irrimediabile l'atmosfera e l'ambiente circostanti in virtù degli ordigni nucleari impiegati per la prima (ed unica!) volta verso le popolazioni civili per vincere la guerra e trasmettere un segnale intimidatorio all'intero pianeta, in primo luogo ai nemici sul fronte della "guerra fredda", l'URSS (messaggio da tradurre in tal guisa: "siamo i padroni dell'atomica, pertanto siamo i nuovi padroni del mondo"), furono patite da intere generazioni in un modo tragico. Si trattò di un abominevole crimine di guerra perpetrato nei riguardi dell'intero genere umano a tutti gli effetti, di un misfatto commesso senza precedenti storici. Alla pari degli orrori e dei delitti compiuti dai feroci criminali nazisti durante il secondo conflitto mondiale.
Lucio Garofalo - Lioni (Avellino)
Firmare per dare le case a chi ha bisogno e non per il profitto
L'Alleanza Internazionale degli abitanti - IAI – impegnata da anni per il diritto alla casa senza frontiere, in particolare a livello europeo, sostiene con convinzione la petizione WemoveEurope
e lancia un appello per un'Assemblea europea degli Abitanti di seguito alle giornate mondiali Sfratto Zero di ottobre per rilanciare la mobilitazione nei confronti dell'Unione Europea, in particolare per l'attuazione della risoluzione del parlamento europeo del 21/10/2021 “Accesso a un alloggio dignitoso e a prezzi abbordabili per tutti”.
Primi passi: Direttive europee per “Sfratti Zero”, norme a tetto massimo per gli affitti e finanziamenti UE per l'edilizia sociale pubblica nella legge di bilancio UE 2025.
Alleanza Internazionale degli Abitanti - IAI
Ministero e risposte Valditara tagliano fuori i piccoli comuni sugli asili nido
Sul bando nazionale asili nido, che ha escluso i Comuni montani e i centri più piccoli, come denunciato da Uncem a fine giugno 2024, una interrogazione parlamentare ha permesso al ministro Valditara di ribadire un punto politico grave, che già intuivamo. Da lui confermato: il bando ha escluso i piccoli Comuni mettendo dei parametri fuori scala per i nostri territori e per i paesi con minor popolazione. Dunque, niente asili e niente finanziamenti.
Anche prevedendo aggregazioni di Comuni, come detto dal ministro a Uncem, e come Uncem da sempre sostiene, nonostante difficoltà per via della mancanza in Italia di strutturate aggregazioni quali Unioni montane e Comunità montane, non si sarebbero raggiunti i parametri del bando, quindi ad appannaggio solo delle aree urbane, grandi e medie città. Fortunate loro. Noi nei territori montani di asili nido abbiamo bisogno e il Piano di finanziamenti con bando nazionale, 735 milioni di euro per 1.900 interventi in Italia a valere sul PNRR, non può essere solo per chi già ha asili, per i Comuni più strutturati e dimenticare le realtà rurali con meno di 5mila o 3mila abitanti.
Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani - Roma
Paesaggio rurale: un patrimonio da tutelare per la cultura e per la sostenibilità
Il paesaggio rurale italiano è frutto di un rapporto simbiotico tra uomo e ambiente da millenni, ma è soprattutto custode di pratiche agricole e conoscenze tradizionali che necessitano di essere salvaguardate. L’importanza di tutelarlo e valorizzarlo è al centro del recente accordo triennale siglato tra l’Associazione PRIS e ASSO.IMPRE.DI.A.
“L’Associazione dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico (PRIS) vuole dare voce e forza a quell’agricoltura espressione delle radici culturali intrinsecamente legate al territorio e all’opera dell’uomo che può guidare la transizione glocale sostenibile a livello ambientale, economico e sociale. L’associazione unisce i paesaggi rurali storici iscritti al Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali del Masaf ed opera con l’intento di rappresentare tali territori a livello nazionale e regionale. Lavoreremo anche con Slow Food per il mantenimento, la tutela e la promozione del patrimonio agricolo tradizionale storico proponendo il connubio fra qualità del paesaggio e qualità dei prodotti come valore aggiunto non riproducibile per il nostro sistema rurale. L’incontro con Slow Food è per noi occasione di crescita, sviluppo e ricerca su temi coerenti con la nostra mission”, dichiara Patrizia C. Lusi, presidente dell’Associazione PRIS.
Alberto Patruno, Direttore generale - Roma
Ho scritto al governatore toscano Giani sulle nuove regole politico/sindacali per chi cerca lavoro
Vorrei mettere alla vostra attenzione la comunicazione inviata al governatore della Toscana Eugenio Giani.
“Le invio questa mia per mettere in luce la società crudele e ingiusta che ai nostri giorni si è consolidata.
Ho apprezzato molto la sua presenza alla celebrazione per il 23 agosto 1944 a Fucecchio. Però vorrei comunicare e mettere sotto i riflettori che nonostante le belle parole oggi il diritto al lavoro sancito dalla Costituzione la quale è stata pagata con fiumi di sangue versato da innocenti è praticamente nullo! Come esempio cito il mio caso anche se certamente non è l'unico.
Ho 64 anni e operavo nel settore della vigilanza non armata per conto di una importante azienda con sede a Firenze, ebbene dopo un anno di servizio ininterrotto senza motivo non mi è stato rinnovato il contratto.
Quindi da quasi un anno non ho trovato altra alternativa professionale e per alcune aziende contattate non mi vogliono per l'età non proprio giovanissima e quindi si metta nei miei panni, cosa debbo fare cessare di vivere? Forse queste nuove regole politiche/sindacali che gestiscono il mondo del lavoro non sono simili ai comportamenti nazifascisti?
Se un tempo questi crimini erano identificati con il colore nero oggi posso affermare che anche il rosso tenue detiene le sue incongruenze”.
Paolo Fedi - Toscana
Il premio “Testimoni della storia 2024” va alla giornalista Botteri
Va alla nota giornalista e corrispondente Rai Giovanna Botteri la 13^ edizione del Premio Crédit Agricole Testimoni della Storia,
promosso da Link Media festival
su impulso di Crédit Agricole Italia che riconosce ogni anno figure che hanno saputo raccontare la storia contemporanea con autorevolezza, rigore e sensibilità. L’anno scorso premiato era il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, fra i nomi premiati negli ultimi anni anche quelli di Aldo Cazzullo e Maurizio Molinari.
La cerimonia di consegna avverrà il prossimo venerdì 6 settembre alle ore 18 in Piazza Unità d'Italia a Trieste, in occasione dell’evento di apertura del Link Media Festival.
Link Media Festival
Raccolta firme contro il “Rosatellum”
Oggi i "nominati" si fanno ancora eleggere con una legge elettorale ingiusta, erede diretta dell'imbroglio Calderoli. E' il famigerato Rosatellum: voto congiunto, liste bloccate, meccanismi che impediscono candidature indipendenti. Nessuno di noi sa più chi ha eletto, con il proprio voto.
Grazie alla nuova piattaforma pubblica, i cittadini possono firmare contro il Rosatellum (e per il ritorno della scelta diretta del proprio rappresentante), grazie alla campagna promossa dal comitato unitario, plurale e trasversale Io Voglio Scegliere.
Fra i molti referendum previsti per l'anno prossimo, quelli contro il Rosatellum sono cruciali per mettere fine al ventennio dei nominati e per fermare la deriva dell'elezione diretta del "podestà" d'Italia.
Firmate contro il Rosatellum!
Mauro Vaiani, Comitato referendario per la rappresentanza e Vicepresidente di Autonomie e Ambiente - Prato
4 settembre 2024