Muore una contadina, ancora disperso suo figlio
Violento nubifragio tra Caserta e Avellino
Aperta un'inchiesta per disastro colposo in ordine a mancata manutenzione ambientale
Redazione di Napoli
Sembra essere un bollettino di guerra quello che è stato consegnato dalle autorità locali in ordine al violento nubifragio che ha colpito la zona di provincia tra Caserta ed Avellino, in particolar modo i comuni San Felice a Cancello, Baiano, Mugnano del Cardinale, Sirignano.
Questo è quanto accaduto nelle notti tra lunedì 26 e martedì 27 agosto dove l’improvviso cambio di tempo che lasciava definitivamente l’afa agostana travolgeva irrimediabilmente questa parte della Campania creando numerosi danni alle popolazioni locali. Frane, esondazioni, smottamenti, case allegate, dispersi, il tutto reso più difficile dalle raffiche di vento che spingevano forte e si portavano tutto ciò che incontravano.
Si è parlato di nubifragio con la formazione di un fiume di fango e detriti che ha travolto i comuni limitrofi al casertano e all’avellinese. Risulta morta la contadina Agnese Minieri mentre è ancora disperso suo figlio Giuseppe Guadagnino. Erano usciti per la quotidiana raccolta delle nocciole e non sono più rientrati a San Felice a Cancello.
Nella provincia avellinese gravissimo è stata l’esondazione del regio lagno nel comune di Sirignano che ha bloccato per ore la Statale 7 coinvolgendo decine e decine di automobilisti. A questa situazione si aggiungeva quella degli sfollati che dovevano abbandonare le case allagate, distrutte o ormai inutilizzabili, in cerca di un ricovero alternativo.
I danni, soprattutto nella località Talanico di San Felice a Cancello, sono ingenti e sembrerebbero dovuti a ritardi e inefficienze da parte delle istituzioni nazionali e locali. Queste si sono rifugiate dietro agli “eventi naturali” per coprire i loro gravissimi errori sui quali la Procura di Santa Maria Capua Vetere sta indagando per verificare se vi sono gli estremi dei reati ambientali, cominciando dal disastro colposo.
4 settembre 2024