Alla Sessione plenaria del Comitato centrale del PCC
Il nuovo imperatore Xi detta le nuove misure per completare il sistema capitalistico cinese
Totale via libera al mercato, più spazio alle aziende private, “più voce in capitolo ai datori di lavoro”, aumento dell'età pensionabile

Si è tenuta dal 15 al 18 luglio a Pechino la terza sessione plenaria del XX Comitato centrale del Partito Comunista Cinese. Nel corso della plenaria è stato ascoltato e discusso il rapporto di lavoro presentato da Xi Jinping a nome dell'Ufficio Politico, ed è stato approvato il documento contenente le nuove misure per completare il sistema capitalistico cinese dall’esplicativo titolo "Decisione del Comitato Centrale del PCC sull'ulteriore espansione delle riforme e sulla promozione della modernizzazione in stile cinese". Un passaggio importante che dovrebbe aiutare tutti coloro, in particolare i giovani rivoluzionari e fautori del socialismo che in buona fede continuano a credere al “socialismo con caratteristiche cinesi” spacciato per “socialismo reale”, se non addirittura per “comunismo”, “marxismo-leninismo”, dai partiti nominalmente comunisti anche in Italia, a capire la vera natura della Cina di oggi. All'evento erano presenti 199 membri e 165 membri supplenti del CC del PCC. I membri del Comitato Permanente della Commissione Centrale per l'Ispezione Disciplinare del PCC, alcuni rappresentanti di base, esperti e studiosi del 20esimo Congresso Nazionale del PCC hanno partecipato alla plenaria senza diritto di voto.

Obiettivo 2035 per completare il capitalismo
Nella conferenza stampa del giorno successivo le autorità cinesi hanno dato molta enfasi al proposito della “creazione di un mercato unificato” e, più in generale, a un’”armonizzazione del sistema”, sancendo che la strada capitalista è tracciata e che non si torna indietro.
La Plenaria ha invitato il popolo cinese a stringersi intorno al partito comunista “che è sopra all’esercito” e a unirsi al nuovo imperatore Xi Jinping che è “al centro” del Partito “per raggiungere l’obiettivo del secondo centenario e promuovere in modo globale il grande ringiovanimento della nazione cinese”. Dalla Sessione Xi ne esce chiaramente come il dominatore assoluto della politica cinese, presentandosi nella scia del rinnegato Deng Xiaoping. Il “grande riformatore”Xi Jinping è l’autore delle oltre duemila decisioni dell’ultimo decennio così lo descrivono i media ufficiali. Al Comitato centrale in plenaria ha chiesto compattezza e fedeltà all’opera di riforme capitalistiche avviate nell’ultimo decennio. L’agenzia statale “Xinhua” ha addirittura rivelato che “Xi ha esaminato meticolosamente ogni bozza dei principali piani di riforma, apportando modifiche parola per parola”.
I nuovi obiettivi temporali affiancano quelli del 2049 quando il “Sogno cinese” dovrà essere pronto, così come la “piena modernizzazione” della Cina, e del 2035, data entro la quale dovrà essere completata la costruzione di una “economia socialista di mercato con alti standard”. Il nuovo obiettivo è fissato al 2029, ottantesimo anniversario della fondazione della Repubblica popolare cinese, entro cui le riforme capitalistiche trattate dal documento dovranno essere pronte.
Entro il 2035 quindi, il “sistema economico di mercato socialista di alto livello sarà pienamente instaurato”, precisa il report. Il “sistema socialista con caratteristiche cinesi” sarà ulteriormente migliorato, la modernizzazione del sistema di governance nazionale e della capacità di governance sarà sostanzialmente realizzata, per costruire un “moderno potere socialista a tutto tondo entro la metà di questo secolo”.
La sessione ha sottolineato che è necessario coordinare sviluppo e sicurezza, attuare varie misure per prevenire e risolvere i rischi in settori chiave come quello immobiliare, del debito pubblico locale e delle istituzioni finanziarie di piccole e medie dimensioni, attuare rigorosamente le responsabilità di produzione di sicurezza, migliorare il monitoraggio delle catastrofi naturali e le misure di prevenzione, in particolare le inondazioni, tessere una stretta rete di prevenzione e controllo dei rischi della previdenza sociale e mantenimento efficace della stabilità sociale.
“La costruzione di un sistema economico di mercato socialista di alto livello si basa sulla promozione di uno sviluppo economico di alta qualità - si legge altresì nel documento - , costruendo un sistema e un meccanismo per sostenere innovazione globale, con miglioramento del sistema di governance macroeconomica, del meccanismo per lo sviluppo urbano e rurale integrato, miglioramento del sistema e del meccanismo per l’apertura ad alto livello, miglioramento del sistema di democrazia popolare durante tutto il processo, miglioramento del sistema giuridico socialista con i cinesi caratteristiche, approfondire la riforma del sistema e del meccanismo culturale, migliorare il sistema per la salvaguardia e il miglioramento della vita delle persone, approfondire la riforma del sistema di civiltà ecologica, promuovere la modernizzazione del sistema e delle capacità di sicurezza nazionale, approfondire continuamente la riforma della difesa nazionale e l’esercito e il miglioramento della leadership del Partito per approfondire ulteriormente le riforme a tutto tondo e promuovere la modernizzazione in stile cinese”.
La sessione plenaria “ha analizzato la situazione attuale e i compiti, e ha sottolineato la ferma realizzazione degli obiettivi annuali di sviluppo economico e sociale. Dobbiamo attuare politiche macroeconomiche in conformità con le decisioni e gli accordi del Comitato Centrale del Partito sul lavoro economico, espandere attivamente la domanda interna, sviluppare una nuova produttività di qualità in base alle condizioni locali, accelerare la coltivazione di un nuovo slancio per il commercio estero, promuovere fermamente uno sviluppo verde e consolidare i risultati della riduzione della povertà”. La Cina deve “attuare profondamente la strategia di ringiovanimento del Paese attraverso la scienza e l’istruzione, la strategia di rafforzamento del Paese attraverso i talenti e la strategia di sviluppo guidato dall’innovazione, coordinare e promuovere la riforma del sistema e del meccanismo dell’istruzione, della scienza e della tecnologia, migliorare il nuovo sistema nazionale e migliorare l’efficienza complessiva del sistema nazionale di innovazione. Dobbiamo approfondire la riforma globale dell’istruzione - hanno concordato i delegati - , approfondire la riforma del sistema scientifico e tecnologico e approfondire la riforma del sistema e del meccanismo di sviluppo dei talenti. La sessione plenaria ha proposto che il macrocontrollo scientifico e un’efficace governance governativa siano i requisiti intrinseci per dare pieno spazio al vantaggi del sistema socialista dell’economia di mercato. Dobbiamo espandere costantemente l’apertura istituzionale, approfondire la riforma del sistema del commercio estero, approfondire la riforma degli investimenti esteri e del sistema di gestione degli investimenti in uscita, ottimizzare il layout dell’apertura regionale e migliorare il meccanismo per promuovere la costruzione congiunta di alta qualità dell’iniziativa “Belt and Road”, la “Nuova via della seta”.
Nel comunicato ci sono anche diversi riferimenti che fanno intendere qualche possibile azione sul fronte dello hukou, l’iniquo certificato di residenza che limita la mobilità interna garantendo servizi sociali solo ai titolari di certificato nella città in cui risiedono. Allo stesso modo, è più volte evocata – ma citata una volta sola – la “prosperità comune”, il concetto rilanciato da Xi nel 2021 che punterebbe a reclamare a parole equità sociale ed economica.
Quindi ridurre la burocrazia, facilitare il settore privato e ad aprire più settori agli investimenti stranieri, tradotto totale via libera al mercato, più spazio alle aziende private, “più voce in capitolo ai datori di lavoro”, aumento dell'età pensionabile. Questi i cavalli di battaglia dell’azione “riformista” della cricca di Xi Jinping che si è guardato bene dall’affrontare il gravissimo problema della disoccupazione giovanile, che ha ormai superato la soglia critica del 20%.

Il posto del socialimperialismo cinese nel mondo
La quota del volume economico della Cina nell'economia mondiale è aumentata dal 12,3% a oltre il 18%. Il contributo della Cina alla crescita economica mondiale è rimasto intorno al 30% ed è ormai un importante motore dello sviluppo globale capitalista e imperialista. Dall’inizio di quest’anno, l’economia cinese continua a mostrare una buona tendenza al rialzo. Istituzioni internazionali come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale hanno recentemente alzato le loro previsioni sulla crescita economica della Cina per quest’anno.
Sullo sfondo della tendenza della cosiddetta “de-globalizzazione”, altro inganno perorato dal socialimperialismo cinese soprattutto con l’esperienza dei Brics, le porte della Cina verso l'apertura non si chiuderanno, ma si apriranno sempre di più. Nel comunicato della sessione si sottolinea che “l’apertura rappresenta un segnale chiaro della modernizzazione in stile cinese”. In effetti, negli ultimi anni, il ritmo di approfondimento delle riforme e dell'apertura della Cina ha subito un’accelerazione, e l’elevato livello di apertura sta attirando una maggiore attenzione a livello globale: la Cina ha mantenuto il suo status come il più grande Paese al mondo nel commercio di beni per sette anni consecutivi. Nella prima metà del 2024, il valore delle esportazioni di automobili, navi, circuiti integrati e altri prodotti è aumentato rispettivamente del 22,2%, 91,1% e 25,6% su base annua. La Cina ha attivamente ampliato la sua “cerchia di amici” per la cooperazione economica e commerciale mondiale. Nella prima metà dell’anno, il valore totale dell’import-export verso i paesi co-costruttori della “Belt and Road” è aumentato del 7,2% su base annua. Il numero cumulativo di treni merci tra la Cina e l’Europa ha superato i 10 mila treni in anticipo di 19 giorni rispetto all’anno precedente, con un aumento dell’11% del volume cumulativo delle merci. Allo stesso tempo, la Cina ha continuamente ampliato i Paesi di esenzione dal visto. Nella prima metà del 2024, più di 14 milioni di stranieri sono entrati nel Paese da vari porti, di cui il numero di stranieri che entrano senza visto è quasi triplicato su base annua. Con l’attuazione accelerata di una serie di misure di apertura, la Cina si sta aprendo sempre di più, offrendo maggiori opportunità di investimento.
Come sottolinea il comunicato della sessione, la modernizzazione in stile cinese progredisce continuamente nelle riforme e nell'apertura, tracciando al contempo ampie prospettive in questi ambiti. La Cina continua ad approfondire fermamente le riforme in modo completo e ad ampliare l’apertura di alto livello verso l’estero, portando al mondo opportunità, fiducia e vantaggio reciproco.
La sessione plenaria ha sottolineato che la modernizzazione in stile cinese è la modernizzazione “sulla via dello sviluppo pacifico”. Dobbiamo perseguire con fermezza una politica estera indipendente e pacifica, promuovere la costruzione di una comunità con un futuro condiviso per l’umanità, mettere in pratica i valori comuni di tutta l’umanità, attuare iniziative di sviluppo globale, iniziative di sicurezza globale e iniziative di civiltà globale, sostenere un’uguaglianza e la multipolarizzazione ordinata del mondo e la globalizzazione economica inclusiva, approfondire la riforma del meccanismo di lavoro degli affari esteri, partecipare alla guida della riforma e della costruzione del sistema di governance globale e salvaguardare fermamente la sovranità nazionale, la sicurezza e gli interessi di sviluppo. Ossia una superpotenza imperialista destinata a contendere agli USA il futuro dominio del mondo.

4 settembre 2024