Presenti e letti durante la Commemorazione di Mao
Interventi di Istanze di base e di simpatizzanti del PMLI
Pubblichiamo gli interventi nell'ordine con il quale sono stati pronunciati
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Compagno cinese residente temporaneamente in Italia
(Intervento letto da Denis Branzanti)
Oggi ricorre il 48º anniversario della scomparsa del compagno Mao Tse-tung, il grande leader del proletariato internazionale e dei popoli oppressi. Piangiamo il nostro grande leader e ricordiamo il suo straordinario spirito.
La vita del Presidente Mao è stata una vita di lotta. Dalla Rivolta del Raccolto d'Autunno alle battaglie nel Jinggangshan, la Lunga Marcia, la resistenza anti-giapponese a Yan'an e la Guerra di Liberazione della Cina, queste esperienze belliche mostrano la sua straordinaria saggezza militare e politica. Tuttavia, l'eredità più preziosa che ci ha lasciato è stata creata durante il periodo di pace: la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria, che racchiude l'essenza e la sintesi di tutti i suoi pensieri. Nella continua rivoluzione contro il revisionismo sia all'interno che all'esterno del Partito, egli ha insegnato al proletariato mondiale che la lotta sarebbe continuata anche dopo la vittoria della rivoluzione. Nella lotta contro i diritti borghesi e la via del revisionismo, la chiave della vittoria era fidarsi delle masse e mobilitarle. Egli disse: "L'essenza del marxismo è solo questa: la rivoluzione è giustificata, è giusto per ribellarsi."
Una teoria grande portò alla prima vera pratica di democrazia proletaria al mondo.
La vita del Presidente Mao è stata una vita di unità. Durante tutta la sua carriera politica e militare, "unità" è sempre stata la sua priorità. Per coloro che avevano linee o opinioni diverse dalle sue, sia all'interno o all'esterno del Partito, non ha mai ricorso alla repressione sanguinosa contro nessuno. Sia che si trattasse dei "compagni" del partito che tentarono di ucciderlo negli anni '20 e '30, o dei seguaci della via capitalista come Liu Shaoqi, Deng Xiaoping e i loro associati che perseguitarono innumerevoli persone negli anni '60, Mao si è sempre avvicinato a loro con un atteggiamento di "salvataggio": educandoli correttamente e dando loro la possibilità di redimersi. Così, vediamo che coloro che tentarono di ucciderlo finirono per rimanere membri del Comitato Centrale, Deng Xiaoping e i suoi associati furono infine riammessi al lavoro. Questo approccio è estremamente raro tra le figure politiche della sua statura in tutta la storia umana.
La vita del Presidente Mao è stata anche una vita di umiltà. Nonostante i numerosi atti di culto della personalità rivolti verso di lui, siano essi genuini o con secondi fini, egli ha ripetutamente rifiutato queste lodi e tentativi di divinizzarlo. Egli disse: "I titoli di Grande Maestro, Grande Leader, Grande Comandante e Grande Timoniere sono troppo fastidiosi; una sola parola inglese 'teacher' sarà sufficiente."
Si oppose al Libretto Rosso di Lin Biao e rifiutò fermamente di essere chiamato "il più grande marxista del nostro tempo." L'amore e l'ammirazione del popolo per lui erano così profondi che molti di noi non si rendono conto che Mao era in realtà l'uomo più umile. Ma, anche osservando la sua vita oggettivamente da una prospettiva materialista marxista, possiamo comunque affermare che merita qualsiasi di questi titoli.
Mao Tse-tung, con la sua brillante saggezza politica e il suo straordinario talento militare, ha liberato un quarto della popolazione mondiale. In questa lotta contro i nemici interni ed esterni, ha fornito una direzione al proletariato mondiale. Il 9 settembre segna sia l'anniversario della scomparsa del Presidente Mao sia l'anniversario della Rivolta del Raccolto d'Autunno, la sua prima rivoluzione. Questa è la fine di una storia e l'inizio di una nuova. Come marxisti-leninisti-maoisti contemporanei, dobbiamo portare avanti la sua eredità e continuare la lotta contro l'imperialismo, il revisionismo e il capitalismo fino alla fine. Come disse Mao una volta, "La strada è tortuosa, ma il futuro è luminoso."
Gioele a nome dell'Organizzazione della provincia di Genova
Compagni e compagne,
Oggi ci riuniamo per commemorare come di consueto il presidente Mao Zedong, un grande rivoluzionario come ben sapete che ha segnato la storia con la sua dedizione instancabile alla causa del proletariato e alla lotta di classe. Ricordiamo il suo insegnamento, che ci guida ancora oggi nella nostra lotta quotidiana. La storia della vita di Mao è piena zeppa di impervie, drammi e difficoltà; Mao ha sempre saputo resistere alle difficoltà della vita, del lavoro politico e alle pallottole di zucchero della borghesia.
Una delle chiavi dei successi politici di Mao sta proprio qui, nella resistenza: perché essa è indispensabile per far si che non si venga abbattuti dalle difficoltà o dalle sconfitte, ma che anzi si possa crescere ed imparare dialetticamente dagli errori.
Qui a Genova, il lavoro politico della nostra organizzazione provinciale ha affrontato molte sfide. La crisi economica, la disoccupazione, le disuguaglianze crescenti, tutto ciò ha reso ancora più difficile portare avanti il nostro impegno per la causa dell'emancipazione del proletariato. Eppure, nonostante le difficoltà, abbiamo continuato a lottare. Abbiamo saputo resistere, come Mao ci ha insegnato, mantenendo alta la bandiera della rivoluzione.
La nostra forza risiede nella nostra unità ideologica, nella nostra capacità di restare fedeli ai principi del marxismo-leninismo-pensiero di Mao. Sappiamo che la lotta di classe non è mai stata facile, ma sappiamo anche che solo attraverso la resistenza, la determinazione e l'organizzazione possiamo sperare di trasformare la società.
Compagni e compagne, il lavoro che facciamo qui a Genova è parte di una lotta più ampia, una lotta globale contro il capitalismo e l'imperialismo per il socialismo. Continuiamo a ispirarci all'esempio di Mao e a lavorare insieme per costruire un futuro di giustizia e uguaglianza. Lavoriamo affinché possiamo far prendere il volo al nostro Partito.
Avanti, compagni! La vittoria sarà nostra!
Ugo, simpatizzante di Genova
Compagne e compagni, come ogni anno il PMLI commemora la scomparsa del grande Maestro del proletariato internazionale il compagno Mao Zedong. Un appuntamento importante che non è nostalgia, e non è neppure solo il ricordare il ruolo che Mao ha avuto nello sviluppo del marxismo-leninismo; questa celebrazione è soprattutto occasione per rilanciare il progetto rivoluzionario socialista. È suo insegnamento e patrimonio presente nello Statuto del PMLI, l’invito allo studio del marxismo-leninismo-pensiero di Mao. Tuttavia, questa indicazione, poiché volontaria, rischia di rimanere un appello raccolto solo in parte. Ciò che propongo è un piano di studio. Un programma che organizzato con competenza, abbia la capacità di stimolare la voglia di crescita per chi si sta avvicinando al Partito, e per quei compagni che ne fanno da tempo parte e che “non devono essere sazi d’imparare”. Penso a brani selezionati di filosofia. Di economia politica. Penso a una pagina de Il Bolscevico
dedicata e intera. Compagni dobbiamo avere la consapevolezza che la forza e il peso politico che un Partito Comunista può avere nella società non è, anche se sarebbe auspicabile averlo, riconducibile al numero dei propri iscritti, ma dalla loro qualità, dalla loro rettitudine morale. Ecco che allora la continua formazione politica dei suoi militanti diventa un passo strategico. Studiare non è fare la Rivoluzione, ma una necessità. Perché ci prepara ad affrontare la lotta di classe con competenza. Perché ci presenta alle masse con la dovuta autorevolezza. I marxisti-leninisti, afferma il compagno Scuderi, in particolare gli operai marxisti-leninisti, devono essere in grado di contendere tutti gli spazi, anche culturali, alla borghesia, e hanno il dovere di essere ben armati sul piano culturale, non solo per difendersi ma soprattutto per attaccare la borghesia e il revisionismo. La nostra è e deve essere una lotta rivoluzionaria di attacco e non di difesa.
Con Mao per sempre.
Margherita a nome Cellula “F. Engels” della Valdisieve (Firenze)
Care compagne e cari compagni,
la Cellula “F. Engels” della Valdisieve vi saluta con un rosso e fraterno abbraccio.
Siamo contenti di poter ascoltare il valoroso compagno Franco Panzarella che da questo palco ci parlerà del maestro Mao e del socialismo in Italia.
Una via che pare lontana, ma che in ogni caso rappresenta l’unica strada possibile da percorrere se davvero si vuole realizzare una società giusta, senza sfruttamento e di pace lunga e duratura.
Il nostro impegno e la nostra dedizione alla causa non dipendono dal fatto se vedremo o meno nella nostra vita questa nuova società realizzata; noi dobbiamo svolgere ora il nostro compito affinché il PMLI si faccia trovare forte e pronto quando sarà il momento, per svolgere il ruolo per il quale è nato, che è quello di guidare il proletariato italiano alla rivoluzione socialista.
I comuni della Valdisieve hanno “nuovi” sindaci, che sono nuovi solo per una questione di nome. Politicamente percorreranno la stessa strada antipopolare tracciata dalle amministrazioni precedenti.
Dalle elezioni ad ora sono già emerse nuove ed importanti contraddizioni all’insegna dell’opportunismo tra di essi. Sono ancora una volta le promesse già tradite e gretti populismi a contraddistinguere questo squallido teatrino istituzionale che marcia su basi sempre meno solide, che noi cercheremo in ogni modo di rendere sempre più fragili fino a farle sgretolare.
Il denominatore comune a tutte le liste locali è il numero sempre più ristretto di consensi che hanno ottenuto, e proprio i tanti astensionisti di sinistra, antifascisti ed anticapitalisti, continuano ad essere i nostri primi interlocutori ai quali presentare un modello di lavoro locale che possa migliorare effettivamente le condizioni delle masse popolari, senza dimenticare di dare loro anche un orizzonte socialista.
Ringraziamo infine il compagno Massimo per il suo costante e qualificato contributo, l’Organizzazione di Vicchio per la collaborazione locale, il Comitato Centrale del Partito ed in particolare il compagno Scuderi che continua a guidarci con il suo solito entusiasmo, con forza e con lungimiranza.
Buon lavoro a tutte ed a tutti.
Viva Mao!
Viva il PMLI!
Franco Dreoni a nome dell'Organizzazione di Vicchio del Mugello (Firenze)
Buongiorno,
la vita e l'opera di Mao sono un modello vista la situazione in cui ci sta conducendo il capitalismo, con i lavoratori sempre più sfruttati, i pericoli di 3° guerra mondiale imperialista sempre più incombenti, con la devastazione ambientale del pianeta e con il governo neofascista Meloni che mira a realizzare il premierato e l'autonomia differenziata, deleterie per il popolo italiano.
Mao può dare un contributo importantissimo per la ricostruzione di una coscienza di classe tra le masse di sinistra, comprese quelle astensioniste che sono in continuo aumento. Aumento che ha riguardato anche il Mugello dove però forti rimangono le influenze elettoralistiche e costituzionaliste che ultimamente stanno ricevendo nuova linfa con le elezioni amministrative di giugno con l'entrata delle forze a sinistra del PD nelle giunte comunali.
Niente è cambiato nell'operato delle nuove giunte non ci sono segnali di discontinuità col passato, continua lo scempio ambientale dell'impianto eolico a Vicchio e Dicomano, di cui vi sono in corso i lavori propedeutici, la sanità pubblica è in condizioni pessime, il trasporto ferroviario è sempre più dissestato nei nostri comuni.
Come marxisti-leninisti mugellani abbiamo da combattere anche queste ulteriori illusioni sparse dalle nuove giunte comunali, però abbiamo dalla nostra l'opera di quel gigante che è Mao, che insieme al marxismo-leninismo sono dirimenti perché il proletariato capisca che la via maestra è la conquista del socialismo e del potere politico del proletariato.
Viva i Maestri. Viva Mao!
Nicola a nome della Cellula “Vesuvio Rosso” di Napoli
Care compagne e cari compagni,
sono il compagno Nicola, nuovo militante della Cellula “Vesuvio Rosso” e a nome dei marxisti-leninisti napoletani e della Redazione di Napoli de “Il Bolscevico” vi porto i nostri saluti militanti nel giorno della Commemorazione di Mao scomparso 48 anni fa.
Un abbraccio, in particolar modo, al compagno Franco Panzarella che terrà il discorso commemorativo a nome del CC del PMLI sull’importante tema “La vita e l’opera di Mao, la lotta per il socialismo in Italia”. Mao ha difeso, applicato, sviluppato e arricchito il marxismo-leninismo, e solo attingendo dal suo pensiero e da quello degli altri quattro Maestri, possiamo lottare con successo contro il governo neofascista della ducessa Giorgia Meloni e contro le giunte antipopolari regionale di De Luca e quella comunale di Manfredi, quest'ultima responsabile politico del tragico crollo del ballatoio di Scampia che ha causato 2 morti e 13 feriti, come ha denunciato la nostra Cellula nel tempestivo comunicato stampa distribuito poi tra gli abitanti di Scampia nel corteo del 30 luglio scorso. Non daremo tregua alla giunta PD-M5S che non ha risolto alcun problema a Napoli e, soprattutto, su lavoro, casa, periferie urbane, quartieri popolari, trasporti e ambiente, nonché sulla camorra, dedicandosi soltanto a far arricchire ristoratori e albergatori, sfruttando gli operai del commercio, in particolare gli stagionali, grazie al turismo che non ha prodotto un lavoro stabile e a salario pieno, a tempo pieno e sindacalmente tutelato.
È necessario profondere le nostre forze per buttare giù sia le giunte antipopolari De Luca e Manfredi, sia il governo neofascista della ducessa Giorgia Meloni.
Gloria eterna al grande maestro del proletariato internazionale Mao Zedong!
Coi Maestri e con il PMLI vinceremo!
Gianni Vuoso a nome della Cellula “Il Sol dell'avvenire” Isola d'Ischia (Napoli)
I compagni della cellula “il Sol dell’Avvenir” del PMLI isola d’Ischia augurano buon lavoro ed il migliore svolgimento di questa giornata.
Comunicano inoltre, che hanno letto con grande interesse gli interventi del compagno Scuderi, puntuali, attente lezioni di marxismo-leninismo pensiero di Mao, inconfutabili insegnamenti di lotta politica e di coerenza.
Particolarmente atteso l’appuntamento di oggi che ci permette di conoscere meglio l’opera del grande timoniere ed anche il suo contributo dedicato alla politica italiana.
Noi continuiamo ad Ischia, il nostro percorso per tenere alta la bandiera del Partito e del Fronte Unito che riunisce, su nostra proposta, varie forze politiche a difesa dell’ambientalismo.
Poi, la diffusione mediatica, sulla stampa isolana, delle nostre iniziative e degli interventi de “il bolscevico” è un’altra buona occasione per diffondere il lavoro del PMLI.
Ci prefiggiamo di incentivare l’attività di proselitismo, ma in un posto come il nostro, non è delle più semplici anche se le difficoltà non ci fanno demordere.
Attualmente il PMLI ad Ischia ha proposto un comitato unitario ed ha promosso la raccolta di firme contro l’autonomia differenziata che prosegue con successo, mentre non mancano le nostre denunce contro l’immobilismo amministrativo ed il clientelismo diffuso.
Ci piace anche ricordare il magistrale intervento che fece il compagno Scuderi per la commemorazione di Mao nel 1981 quando alcune sue affermazioni furono scolpite per costruire un vero monumento al marxismo-leninismo pensiero di Mao in Italia: con parole che distrussero i vagheggiamenti di Togliatti e poi di Berlinguer, che sancirono basi incrollabili per realizzare i socialismo non certo attraverso la via parlamentare, ma attraverso l’unica via possibile, quella rivoluzionaria.
Siamo infine, in attesa di una risposta dal comune di Lacco Ameno dove la cellula ha chiesto di installare una lapide a ricordo dell’arrivo ad Ischia nel luglio del 1910, del compagno Lenin, come attestano alcune pubblicazioni.
Ci fermiamo qui.
Viva il PMLI,
Viva Mao, Viva Lenin, Viva Stalin!
Francesco Monti a nome dell'Organizzazione della provincia di Reggio Calabria
Care compagne e cari compagni, amiche e amici del PMLI vi porto il saluto militante e rivoluzionario dell’Organizzazione della provincia di Reggio Calabria.
Anche quest’anno rinnoviamo il nostro impegno politico marxista-leninista Commemorando il presidente Mao nel 48° Anniversario della scomparsa, per ricordarne la vita e la grandiosa opera rivoluzionaria, per tenerne vivi gli insegnamenti, utili a disintossicarci e non farci cadere vittime delle cosiddette pallottole “zuccherate” che la classe dominante borghese ci spara quotidianamente addosso attraverso la sua potente macchina propagandistica.
Il Pensiero di Mao è sempre, vivo, attuale, immortale e fondamentale per non perdere mai di vista l’obiettivo principale del nostro amato Partito che è quello di fare la rivoluzione, abbattere il capitalismo, instaurare il socialismo e sradicare così per sempre lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Come ci insegna Mao: “In una società in cui vi è lotta di classe, se le classi sfruttatrici hanno la libertà di sfruttare i lavoratori, i lavoratori non hanno la libertà di non subire lo sfruttamento. Se vi è democrazia per la borghesia non vi è democrazia per il proletariato e i lavoratori”
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Considerando la grave situazione internazionale, ormai non è da escludere l’ipotesi di una terza guerra mondiale imperialista che coinvolga direttamente l’Italia, e con il perdurare delle politiche liberticide, repressive, anticomuniste e antipopolari del governo neofascista Meloni che stanno affossando il Paese, l’azione politica e rivoluzionaria di noi marxisti-leninisti italiani resta più che mai in salita.
Tuttavia questo non deve scoraggiarci se saremo in grado di estendere e radicare il Partito nelle città e nelle regioni dove siamo già presenti.
Non è compito facile, perché secondo Mao: “Fin dai tempi antichi nessuna cosa avanzata è stata ben accolta sin dall’inizio: tutte si sono attirate ingiurie. Così è stato fin dall’inizio per il marxismo e i partiti comunisti. Anche tra dieci mila le cose avanzate all’inizio attireranno ingiurie su di sé”
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Noi militanti fedeli alla nobile causa del socialismo abbiamo il dovere provarci, studiando e mettendo in pratica gli insegnamenti dei grandi Maestri del proletariato internazionale: Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao.
Noi preoccupiamoci di quando arriverà il socialismo e la svolta della lotta di classe, o quando il proletariato ci darà tutta la sua forza rivoluzionaria schierandosi con noi.
Preoccupiamoci invece di dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso, è quello che ci chiede il Partito nel medio termine. Certi che chi ci succederà porterà avanti il nostro lavoro e non vanificherà i nostri sforzi.
Viva il PMLI!
Con Mao per sempre!
Coi Maestri vinceremo!
Francesco Mandarano, amico di Prato
Ringrazio i Compagni del Partito marxista leninista che mi hanno consentito di parlare alla grande iniziativa della commemorazione del compagno Mao, il più grande Rivoluzionario di tutti i tempi, sotto la cui Guida il popolo cinese ha compiuto progressi enormi in campo economico-sociale.
Nel frattempo chiedo al Partito Marxista Leninista di organizzare a Firenze una manifestazione antifascista contro la santificazione di Giovanni Gentile che è stato un nazista e un nazifascista. Questo sarà il mio intervento.
Avverto i Compagni presenti che tutte le iniziative prese dalle nostre autorità politiche neofasciste, in omaggio al filosofo Giovanni Gentile, sono contrarie alla nostra Costituzione, che è Antifascista, mentre Giovanni Gentile, il 15 aprile 1944, è morto a Firenze da nazifascista, nemico dell’Italia, seguace di Hitler e Mussolini.
Per di più il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano ha nascosto agli italiani che G.G. nel “Discorso” di commemorazione di Gianbattista Vico del 19 marzo 1944, all’Accademia d’Italia di Firenze ha esaltato Hitler e Mussolini “come grandi condottieri”.
Inoltre, già il 28 dicembre 1943 Giovanni Gentile nell’articolo “ricostruire”, apparso sul “Corriere della sera”, aveva parlato dei Partigiani come “Sobillatori e traditori ebbri di sterminio”.
Nel contempo chiedo che questa assemblea voti la sfiducia del ministro della cultura Sangiuliano per indegnità politica e morale. E mandi tale documento al Presidente della Repubblica Italiana, corredato degli ultimi scritti di Giovanni Gentile.
Infatti la cosa ancor più grave è che Gennaro Sangiuliano nel libro “Una repubblica senza patria” parla di Gentile con questa frase:
“bisogno di concordia degli animi, rinvio di tutto quello che può divenire, cessazione delle lotte”.
In realtà nell’articolo originale “ricostruire”, redatto da Giovanni Gentile, lo scritto prosegue con queste parole: “Tranne quella vitale contro i sobillatori, i traditori, venduti o in buona fede, ma sadisticamente ebbri di sterminio”.
Come si vede, con tale “TAGLIO”, cioè omissione, tutto il senso del ragionamento viene falsato: infatti, continuando,Gentile voleva la “PACIFICAZIONE” tra tutte le anime del fascismo non assolutamente la “pacificazione” tra tutti gli italiani, compresi gli antifascisti!
In base a questo ragionamento il Partito marxista leninista deve mettersi alla testa di un Movimento che chieda le dimissioni di Gennaro Sangiuliano da ministro della cultura per “indennità politica e morale” avendo falsato lo scritto di Gentile e messo in cattiva luce i Partigiani. Per di più è da sottolineare che gli scritti degli Autori del passato non possono essere “tagliati”, o manipolati, ma devono rimanere intatti.
Il commento è libero.
Chi arriva a fare manipolazione, come quelle del ministro Sangiuliano è un falsificatore della Storia e non piò continuare a svolgere le funzioni di ministro della cultura italiana.
SALVIAMO L’ANTIFASCISMO.
SALVIAMO LA NOSTRA COSTITUZIONE.
VIVA IL MARXISMO LENINISMO.
Gabriele Urban a nome dell'Organizzazione di Biella
Care compagne e cari compagni,
è con immenso piacere che porto i saluti dell'Organizzazione di Biella del PMLI. Desidero innanzitutto ringraziare, anche in questa importante occasione, il compagno Segretario generale Giovanni Scuderi per la magistrale lezione di marxismo-leninismo che ho avuto l'onore di ascoltare lo scorso 30 giugno, durante la Settima sessione plenaria del 5° Comitato Centrale del PMLI. È stato un bagno politico rigenerante, che ci permette di intravedere il luminoso futuro rosso che ci attende, se sapremo applicare con dedizione gli insegnamenti politici del compagno Scuderi. Passando al tema politico scelto quest'anno per ricordare e commemorare il Presidente Mao, "La vita e l'opera di Mao, la lotta per il socialismo in Italia", posso affermare con certezza che la sua vita e la sua opera continuano a vivere nei documenti e nell'azione politica del nostro amato Partito. Ogni volta che noi, militanti marxisti-leninisti, scendiamo in piazza con la nostra divisa da combattimento e le nostre parole d’ordine, siamo certi di suscitare nelle masse popolari in lotta lo stesso impatto che ebbero le Guardie Rosse cinesi durante la Grande Rivoluzione Culturale. Diffondiamo spirito rivoluzionario e alimentiamo la lotta contro la marcia società capitalistica italiana. La lotta per il socialismo in Italia passa attraverso le indicazioni del PMLI, che, in quanto avanguardia cosciente e organizzata del proletariato, definisce gli obiettivi tattici e strategici necessari per l'emancipazione definitiva dalla schiavitù salariata. Solo così il proletariato potrà trasformarsi da classe in sé a classe per sé. Infine, di fronte alla sempre più concreta possibilità dello scoppio di una Terza guerra mondiale, ritengo fondamentale ribadire la lungimirante parola d'ordine recentemente lanciata dal Partito: "Bisogna essere chiari fin da ora. Noi chiameremo il proletariato e l'intero popolo italiano alla guerra civile se l'Italia imperialista parteciperà alla nuova guerra mondiale imperialista".
Viva Mao!
Viva il PMLI!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
Marcello, sostenitore del PMLI - Francia
ll mio più caloroso saluto marxista-leninista pensiero di Mao e qualche frase
Sulla contraddizione
La legge della contraddizione inerente alle cose, ossia la legge dell’unita degli opposti, è la legge fondamentale della dialettica materialistica. Lenin ha detto:“Nel senso proprio della parola la dialettica è lo studio delle contraddizioni nell’essenza stessa degli oggetti ….” Lenin ha affermato più volte che questa legge è l’essenza della dialettica; ha anche detto che essa costituisce il nocciolo della dialettica. Perciò, studiando questa legge, non possiamo non toccare una vasta cerchia di problemi, non possiamo non toccare molte questioni filosofiche. Se riusciremo a chiarire tutti questi problemi, comprenderemo le basi stesse della dialettica materialistica. E si tratta dei problemi seguenti: le due concezioni del mondo, l’universalità della contraddizione la particolarità della contraddizione, la contraddizione principale e l’aspetto principale della contraddizione, l’identità e la lotta degli aspetti della contraddizione, il posto dell’antagonismo nella contraddizione.
Le due concezioni del mondo
Nella storia della conoscenza umana sono sempre esistite due concezioni delle leggi di sviluppo del mondo: una metafisica, l’altra dialettica; esse danno vita a due concezioni del mondo opposte fra loro. Lenin dice: “Le due concezioni fondamentali (o le due possibili? o le due osservate nella storia?) dello sviluppo (evoluzione) sono: lo sviluppo come diminuzione e aumento, come ripetizione, e lo sviluppo come unità degli opposti (sdoppiamento dell’uno in opposti che si escludono reciprocamente, e loro rapporto reciproco)”. Lenin si riferisce qui appunto a queste due diverse concezioni del mondo.
“Supponiamo che il nostro compito sia di attraversare un fiume; non lo realizzeremo senza ponti né barche; fino a quando la questione del ponte o delle barche non sia risolta, a cosa serve parlare di attraversare il fiume?”
Il marxismo-leninismo è la verità più giusta, più scientifica e più rivoluzionaria, generata dalla realtà oggettiva e confermata da questa stessa realtà. Tuttavia molti tra coloro che studiano il marxismo-leninismo lo considerano un dogma, e in tal modo sono di ostacolo allo sviluppo della teoria e arrecano danno sia a se stessi che ai compagni’’.
David a nome della Cellula “Vincenzo Falzarano” di Fucecchio
La prima cosa che voglio fare è salutare calorosamente tutti presenti. Passiamo tutto l'anno controcorrente, a lottare contro la borghesia e contro i falsi amici del proletariato, e adesso è una vera gioia essere qua in mezzo alle compagne e ai compagni e ai simpatizzanti del PMLI.
Noi qui commemoriamo Mao, ma i marxisti-leninisti ogni giorno si sforzano di mettere in pratica i suoi insegnamenti. Quella di Mao è una figura che nel nostro Paese non è ben conosciuta, nemmeno da chi si professa comunista. Eppure la sua opera è ancora attuale e, se sappiamo calarla nella realtà in cui viviamo e lavoriamo, risulta efficace e ricca di suggerimenti anche per i nostri giorni. E' sopratutto una potente arma contro il revisionismo e i falsi comunisti.
Sicuramente l'opera di Mao ha ispirato anche il nostro segretario generale, compagno Giovanni Scuderi, nella scrittura del suo discorso alla settima sessione plenaria del 5° CC del PMLI. In quel discorso si denuncia con forza e lucidità la matrice neofascista del governo Meloni e si riafferma la linea realmente antimperialista del nostro Partito, chiarendo le principali questioni internazionali. Inoltre ci invita a costruire un grande partito marxista-leninista, senza nascondere le difficoltà, ma incitandoci alla lotta e ad avere fiducia nel partito e nelle masse.
La cellula Falzarano di Fucecchio l'ha letta e studiata, occorre però metterla in pratica, e questo vale non solo per noi ma per tutto il partito. Dobbiamo non solo agire, ma anche studiare, perché se non abbiamo le idee chiare noi militanti, non potremo certo svolgere un ruolo rivoluzionario e d'avanguardia. Sappiamo benissimo che è un lavoro difficile. Dobbiamo impegnarci sulle questioni locali, ma allo stesso tempo dovremo convincere chi ci troviamo di fronte della necessita di conquistare il socialismo attraverso la via maestra rivoluzionaria, altrimenti non si cambieranno mai le cose.
Nella nostra zona, un tempo feudo del PCI revisionista, è oramai caduto il mito della “buona amministrazione di sinistra”. Crisi economica, lavoro nero, inquinamento, sanità allo sbando, scandali, collusioni con la malavita organizzata da parte di padroni e politici, un tempo rappresentavano l'eccezione, adesso sono all'ordine del giorno.
La nostra cellula dovrà mettere nel mirino la nuova amministrazione PD, questo dovrà essere il nostro obiettivo principale. Nel frattempo continueremo a tenere alta la bandiera del socialismo, dell'antifascismo e dell'antimperialismo. e a dare una mano agli altri compagni della provincia di Firenze, come abbiamo fatto con la lunga lotta degli operai ex GKN.
Viva Mao!
Viva i 5 Maestri!
Viva il PMLI!
Cinzia Giaccherini a nome della Cellula “Nerina ‘Lucia’ Paoletti” di Firenze
La Cellula “Nerina ‘Lucia’ Paoletti” di Firenze è onorata di portare il suo saluto al Segretario generale e Maestro del PMLI Giovanni Scuderi, a tutti i dirigenti, ai partecipanti e all’oratore della Commemorazione che ascolteremo come spugne pronte per assorbire tutti i passaggi salienti e sicuramente fonte di indicazioni da seguire nel lavoro futuro.
Mao, attraverso la sua straordinaria opera e i suoi fondamentali scritti, ha aperto la strada vincente ai marxisti-leninisti e ai popoli di tutto il mondo, come lo fece Lenin (e Stalin), di cui ricorre il Centenario della scomparsa.
La recente 7a Sessione plenaria del 5° CC del PMLI, i cui contenuti e risultati sosteniamo e facciamo nostri convintamente, ha messo il Partito tutto in condizione di affrontare al meglio le battaglie immediate e a lungo termine nella lotta contro l’imperialismo e il capitalismo, contro il governo neofascista Meloni e le amministrazioni borghesi locali. Lo spirito e lo slancio giusti ci sono, Mao è lì a soffiare sulle nostre rosse bandiere.
L’Istanza si impegnerà per portare avanti la linea del PMLI, partendo dal criticare, attaccare e smascherare la nuova giunta fiorentina della piddina Sara Funaro,
che ha impedito l’affissione dei manifesti del PMLI per la Liberazione di Firenze dal nazifascismo, attuando non solo un’intollerabile censura e prevaricazione verso il nostro Partito ma anche una profonda offesa alla memoria dei partigiani fiorentini, che lottarono per abbattere il fascismo a costo della propria vita. Un atto infame della prima donna sindaco a Palazzo Vecchio, come la ducessa Meloni a Palazzo Chigi. Donne di una classe borghese che non potranno mai rappresentare le masse femminili sfruttate e oppresse.
Gloria eterna a Mao!
Viva il PMLI!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
Giada a nome della Cellula “Stalin” di Forlì
Care compagne e cari compagni,
la Cellula Stalin di Forlì partecipa alla Commemorazione di Mao, come ogni anno dalla sua fondazione avvenuta ben 29 anni fa, a parte una sola occasione per una inderogabile incombenza, con entusiasmo e determinazione, consapevole del duro lavoro politico che ci aspetta in questa nuova stagione di lotte ma anche del luminoso futuro che attende il nostro Partito e la nostra causa proletaria rivoluzionaria.
Un rosso saluto lo rivolgiamo a tutto il Partito, e un ringraziamento particolare al compagno Franco Panzarella che a nome del CC del PMLI relazionerà su “La vita e l’opera di Mao, la lotta per il socialismo in Italia”, e le cui qualità abbiamo potuto verificare, tra l’altro, in occasione della sua partecipazione, assieme al PMLI Emilia-Romagna, alla manifestazione che si è tenuta a Bologna il 22 ottobre 2022 contro il Passante di mezzo, l’ennesimo scempio ambientale voluto tra gli altri anche dal dimissionario Presidente regionale Bonaccini, neoeletto al Parlamento europeo, dove il precedente encomiabile lavoro politico del compagno Franco tra i lavoratori dell’ex Gkn di Firenze ha consentito al Partito di sfilare proprio con il collettivo di fabbrica Gkn in un clima fraterno e combattivo, dove il compagno era conosciuto e stimato.
Una riprova di quanto il duro lavoro politico sia utile alla causa del Partito, se sapremo seguire tra l’altro le lungimiranti indicazioni che ci ha dato il compagno Giovanni Scuderi alla recente 7ª Sessione plenaria del 5° CC del PMLI affinché il nostro amato Partito acquisisca un corpo da Gigante Rosso e possa finalmente conquistare lo spazio che storicamente e politicamente si merita e si è guadagnato per guidare le masse popolari e lavoratrici del nostro Paese all’abbattimento del capitalismo e dell’imperialismo e alla conquista dell’Italia unita rossa e socialista!
Viva Mao!
Viva i 5 Maestri!
Viva il PMLI!
Angelo Urgo a nome della Cellula “Mao” di Milano
Care compagne e cari compagni, amiche e amici,
anche quest’anno la Cellula “Mao” di Milano del PMLI è onorata di commemorare insieme a voi, in questa sala, il grande Maestro di cui porta il orgogliosamente nome, scomparso 48 anni fa.
Il suo pensiero, unitamente al marxismo-leninismo, più che mai giusto, attuale ed immortale, ci conduce nel far bene la lotta di classe in tutte le sue forme, ci sottrae dall’influenza della borghesia e di tutti i falsi comunisti, ci guida come una stella polare contro il capitalismo e l'ormai neofascista dittatura della borghesia italiana, contro ogni imperialismo, per la conquista del potere politico del proletariato e del socialismo, verso la più alta aspirazione dell'umanità progressiva: il comunismo!
Per trasformare il mondo e al contempo noi stessi, occorre una ferrea e disciplinata coscienza proletaria rivoluzionaria basata sullo studio e sulla pratica del marxismo-leninismo-pensiero di Mao che non bisogna mai abbandonare se non si vuole cadere subito nel campo della controrivoluzione, come la storia del nostro amato Partito purtroppo insegna.
Perciò ringraziamo di cuore il compagno Scuderi per la sua forte e magistrale relazione all’ultima plenaria del Comitato Centrale del PMLI: una magistrale lezione di marxismo-leninismo-pensiero di Mao, di respiro e valore congressuale, che mettere a fuoco i principali temi di attualità politica interna ed internazionale rafforzando il Partito, sia all’interno che nelle battaglie della lotta di classe, in primis contro il governo neofascista della ducessa Meloni.
A tale scopo occorrerà anche studiare il discorso integrale che terrà oggi il compagno Panzarella, un valoroso compagno, fulgido esempio per tutti noi militanti del PMLI.
Al Servizio del Partito!
Viva l’invincibile marxismo-leninismo-pensiero di Mao Zedong!
Tutto per il PMLI, il proletariato e il socialismo!
Antonio, simpatizzante di Sassari
Buongiorno Compagne e Compagni e bentrovati.
Ringrazio il Partito per l’invito alla Commemorazione del Presidente Mao.
Non ci conosciamo ma siamo uniti nell’esperienza di applicare il marxismo-leninismo-pensiero di Mao alla realtà italiana.
Da giovane ho militato, per 8 anni, nell’Organizzazione Comunista marxista-leninista, meglio nota col nome del suo periodico, “Fronte Unito”.
Sono nato piccolo-borghese ma studiando il materialismo scientifico e storico , praticando la lotta di classe, sono diventato antiborghese.
La regola vale anche per la società, la lotta può determinare il cambiamento.
Mao insegnò “osare volare alto nel cielo e osare dare l’assalto al cielo”
.
E allora, compagne e compagni, diamo l’assalto al cielo degli imperialismi, dei capitalismi, delle borghesie, dei revisionismi, senza tregua e organizzati nel Partito marxista-leninista Italiano, per la Rivoluzione Proletaria e per l’Italia unita, rossa e socialista.
Grazie.
11 settembre 2024